Sit-in di protesta dei lavoratori delle Cooperative Sociali a Palazzo di Città

L'unica certezza è che ci sono pochi soldi e le proteste di questo pomeriggio davanti Palazzo di Città ad Andria, testimoniano di quanto si stia giungendo in una condizione sempre più complessa. Alle 18, infatti, più di un centinaio di lavoratori delle cooperative sociali della Città si sono radunati nell'atrio del Comune di Andria in concomitanza con la prima convocazione dell'Assise comunale prevista proprio per oggi pomeriggio. La rimostranza è semplice: a fronte di servizi essenziali erogati dalle diverse cooperative sociali come l'assistenza domiciliare educativa ad oltre 100 bambini, l'assistenza scolastica specialistica con oltre 200 bambini, assistenza domiciliare ad oltre 330 tra anziani e disabili, nonchè centri diurni per minori e centri famiglia, vi è un ritardo ingente di pagamento da parte dello stesso ente dal mese di agosto del 2012.

Di conseguenza lo stesso personale delle cooperative sociali non riceve le spettanze economiche proprio da quel mese per un debito che per l'ente, ad aprile, ammonta ad oltre un milione di euro nei confronti delle cooperative sociali stesse. Da oggi, quindi, parte uno stato di agitazione permanente dei lavoratori, circa 200, tutti a rischio licenziamento per via del perdurare della situazione. Accanto a loro anche molti dipendenti delle Scuole Paritarie del Comune di Andria, in una condizione molto simile di difficoltà per via del mancato pagamento delle spettanze dovute da diversi mesi.

I momenti di tensione sono stati diversi ed il passaggio di numerosi consiglieri comunali ed assessori ha animato più volte i tanti lavoratori presenti. Alla fine si è giunti alla presentazione di un ordine del giorno d'urgenza che ha scalato tutti gli altri ed alle 20, appena iniziato il Consiglio Comunale, è stato subito discusso questo primo odg presentato dal Partito Democratico e dagli altri partiti di minoranza. Nella sostanza si impegna l'amministrazione comunale a trovare delle soluzioni immediate alla situazione di stallo nella quale versa la problematica con la liquidazione in tempi rapidi almeno di una parte delle spettanze. L'ordine del giorno era, tuttavia, stato preparato essenzialmente per le Scuole Paritarie, così vi è stata una sospensione del Consiglio per permettere ai capigruppo di apportare delle modifiche sostanziali al testo ed approvarlo subito dopo per continuare la discussione.