telecamere semafori di Andria
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Cronaca

Sicurezza urbana: più telecamere e videosorveglianza in città

Raggi infrarossi e le "dome", ormai sempre più presenti ad Andria

In maniera silenziosa, Andria è ormai sempre più al centro di un radicale intervento di ampliamento, modernizzazione e razionalizzazione del sistema di video-sorveglianza cittadino. Siamo ormai, come numero, a circa una settantina di telecamere che sorvegliano, a vari livelli, la nostra città.
Innanzitutto va evidenziato, come, grazie sia all'intervento del Ministero dell'Interno sia del Comune di Andria, la dotazione di telecamere in città è andata via via aumentando, non solo nel numero ma anche nella qualità.

Si comincia dai 14 incroci semaforizzati cittadini che sono costantemente tenuti sotto controllo da telecamere che oltre a dare la percezione esatta del livello di traffico veicolare, monitorano costantemente, h24 quindi anche nel corso della notte grazie ai raggi infrarossi, le infrazioni che vengono compiute da chi non rispetta il "rosso semaforico".
Poi ci sono le telecamere sparse in tutta la città, da San Valentino a piazza Porta la Barra, a corso Cavour ed altre vie e piazze cittadine, sia del centro come anche della periferia. Ebbene ormai tutte queste postazione stanno ricevendo, in maniera progressiva degli "occhi" sempre più tecnologici, capaci non solo di guardare durante le ore notturne ma anche di leggere targhe e delineare i contorni ed i volti delle persone, in maniera sempre più precisa.

Ed a proposito di sistemi altamente tecnologici Andria è tra le città che il Ministero dell'Interno ha inserito tra quelle dotate di sistemi di rilevazione costante e permanente dei numeri di targa dei veicoli. Cosa significa? E' presto detto.
Tutte le targhe di autovetture, camion ma anche ciclomotori vengono lette da dei sofisticati sistemi, inseriti nelle telecamere che vediamo all'entrata ed all'uscita delle strade di collegamento (via Trani, via Barletta, via Corato etc.) ed inviati ad un server in uso direttamente presso il Viminale, a Roma. Quindi in tempo reale è possibile sapere se una autovettura con un certo colore, corrispondente ad una determinata targa è transitata da quella strada, in un determinato giorno e ad una particolare ora. Una sorta del sistema Tutor che è in uso sulla rete di "Autostrade d'Italia".
Questo sistema, è attualmente in uso ad Andria solo a Polizia di Stato e Polizia Municipale, che non possono da remoto alterare o modificare alcun tipo di immagine o filmato. Ebbene la novità per il 2018 e che, tra qualche mesetto, tale sistema sarà a disposizione anche dell'Arma dei Carabinieri. Il Comando generale dell'Arma ha infatti concesso il relativo nulla osta e a breve il Servizio CED del Comune di Andria, procederà al relativo collegamento con la Caserma di viale Gramsci.

Ma è proprio nel centro storico e nella villa comunale che il sistema di videosorveglianza sta dando i suoi frutti. In maniera silenziosa e senza clamori, vengono monitorati i movimenti di autoveicoli e di persone, utili ai fini di indagini di polizia giudiziaria o per predisporre servizi di polizia di prevenzione.
Va dato atto che dei due sistemi in uso, uno basato su tecnologia analogica e l'altro su tecnologia digitale, il secondo sta soppiantando lentamente il primo. Su questo ambito, come dicevamo notevoli sono gli sforzi economici che stanno compiendo sia l'Amministrazione comunale che il Ministero dell'Interno.
Va aggiunto anche, che alcune postazioni di ripresa con telecamera fissa saranno a breve sostituite da postazioni di ripresa con telecamera "dome", dotate di sistemi di registrazione, collegate a concentratori di segnale, a loro volta connessi ai punti di controllo presidiati dalla Polizia municipale, Polizia di Stato e a breve dai Carabinieri.
Tutte queste telecamere, quando Andria diverrà sede della Questura della provincia Barletta Andria Trani, saranno non solo aumentate di numero ma addirittura convergeranno delle telecamere dei siti più sensibili delle altre città della Bat, come ad esempio Barletta e Trani. Sala operativa che ricordiamo, dovrebbe essere tra quelle che in Italia utilizzeranno per prima, il numero unico di emergenza, il "112".
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