Attualità
Sicurezza ed ordine pubblico nella Bat, Sap: "Rischio chiusura Commissariato P.S. di Canosa di Puglia"
"Un'area dove vive un incrocio di criminalità proveniente dalla vicina Cerignola e dalla confinante area campana"
Andria - giovedì 5 ottobre 2023
8.59
Una indiscrezione che se fosse confermata sarebbe un "colpo diretto" alla sicurezza ed all'ordine pubblico del nord barese. Il Commissariato di P.S. di Canosa di Puglia, situato in una delicata "terra di mezzo", rischierebbe di chiudere. A lanciare questo accorato grido di allarme è il Segretario provinciale del SAP -Sindacato Autonomo di Polizia- Vito Giordano.
«Non vogliamo essere tacciati come gli allarmisti del momento. Ma, qualcosa accade. È da tempo che GRIDIAMO, dicendo della situazione del personale e della struttura del Commissariato di P.S. di Canosa di Puglia, che LI', non va più nulla e che il personale tira a "campare", sacrificandosi in doppi turni (in parte in ufficio, e la stragrande maggioranza per strada), a utilizzare anche i propri mezzi per sveltire attività di Polizia e, perché no, anche di "controllo del territorio" (e fermiamoci qui!). E con che risultati! Operazioni di Polizia ne vengono effettuate con enormi sacrifici. Avevamo registrato e pensavamo si fosse fermato, ma accade che, in sordina, personale in servizio al Commissariato, venga "prelevato" e "portato" (utilizzando le forme di aggregazione e/o assegnazione) alla Questura di Andria. In barba alla reale carente situazione di personale operante in Canosa. Con circa 25 uomini (e nessuna garanzia di reintegro di personale nel prossimo breve futuro), non è possibile garantire la presenza di una volante, tanto apprezzata dalla gente per bene di Canosa. Basti pensare che tra la gente la presenza della Polizia di Stato è considerata positivamente, esprimendo un grado di soddisfazione altissimo. Ma, di questo, a qualcuno non importa! ""Sarete bravi, ci sapete fare, ma a me non importa, devo pensare ai fatti miei!!"". Non vogliamo credere che si pensi così, ma gli atteggiamenti ne comprovano la volontà di chi gestisce Andria, di voler proseguire su questa strada. E, allora, non sarà che si stia pensando a chiudere il Commissariato di Canosa di Puglia?»
«Molte volte a pensar male -prosegue Vito Giordano- ci si "azzecca"! Se fosse così, lo si dica, apertamente, e non aspettare che, quando null'altro si potrà fare, la frase sarà: "ci dispiace, ma non ci sono più le condizioni per poter mantenere un Ufficio di Polizia in quell'area, siamo costretti a prendere un provvedimento di chiusura". Vogliamo ricordare a tutti, che la zona del canosino è un'area dove vive un incrocio di criminalità proveniente dalla vicina Cerignola e dalla confinante area campana, senza escludere influssi foggiani. Criminalità che non tanto tempo orsono ha voluto dimostrare la propria presenza facendo esplodere una bomba sotto l'auto di un poliziotto all'interno del Commissariato. Ma, forse questo non interessa più??? Ancora una volta, ai posteri l'ardua sentenza. Nel replicare che non volgiamo essere tacciati di incitatori allarmistici, ci siamo sentiti in dovere di informare tutti cittadini di qualcosa che abbiamo subodorato, dopo averci pensato da tanto tempo. Se dobbiamo prepararci al peggio, noi siamo pronti a ostacolare questa intenzione con tutte le forze che abbiamo, avvisando i nostri vertici che non ci si venga a dire che non ne sapevano niente, noi, in tempi non sospetti lo abbiamo gridato».
«Non vogliamo essere tacciati come gli allarmisti del momento. Ma, qualcosa accade. È da tempo che GRIDIAMO, dicendo della situazione del personale e della struttura del Commissariato di P.S. di Canosa di Puglia, che LI', non va più nulla e che il personale tira a "campare", sacrificandosi in doppi turni (in parte in ufficio, e la stragrande maggioranza per strada), a utilizzare anche i propri mezzi per sveltire attività di Polizia e, perché no, anche di "controllo del territorio" (e fermiamoci qui!). E con che risultati! Operazioni di Polizia ne vengono effettuate con enormi sacrifici. Avevamo registrato e pensavamo si fosse fermato, ma accade che, in sordina, personale in servizio al Commissariato, venga "prelevato" e "portato" (utilizzando le forme di aggregazione e/o assegnazione) alla Questura di Andria. In barba alla reale carente situazione di personale operante in Canosa. Con circa 25 uomini (e nessuna garanzia di reintegro di personale nel prossimo breve futuro), non è possibile garantire la presenza di una volante, tanto apprezzata dalla gente per bene di Canosa. Basti pensare che tra la gente la presenza della Polizia di Stato è considerata positivamente, esprimendo un grado di soddisfazione altissimo. Ma, di questo, a qualcuno non importa! ""Sarete bravi, ci sapete fare, ma a me non importa, devo pensare ai fatti miei!!"". Non vogliamo credere che si pensi così, ma gli atteggiamenti ne comprovano la volontà di chi gestisce Andria, di voler proseguire su questa strada. E, allora, non sarà che si stia pensando a chiudere il Commissariato di Canosa di Puglia?»
«Molte volte a pensar male -prosegue Vito Giordano- ci si "azzecca"! Se fosse così, lo si dica, apertamente, e non aspettare che, quando null'altro si potrà fare, la frase sarà: "ci dispiace, ma non ci sono più le condizioni per poter mantenere un Ufficio di Polizia in quell'area, siamo costretti a prendere un provvedimento di chiusura". Vogliamo ricordare a tutti, che la zona del canosino è un'area dove vive un incrocio di criminalità proveniente dalla vicina Cerignola e dalla confinante area campana, senza escludere influssi foggiani. Criminalità che non tanto tempo orsono ha voluto dimostrare la propria presenza facendo esplodere una bomba sotto l'auto di un poliziotto all'interno del Commissariato. Ma, forse questo non interessa più??? Ancora una volta, ai posteri l'ardua sentenza. Nel replicare che non volgiamo essere tacciati di incitatori allarmistici, ci siamo sentiti in dovere di informare tutti cittadini di qualcosa che abbiamo subodorato, dopo averci pensato da tanto tempo. Se dobbiamo prepararci al peggio, noi siamo pronti a ostacolare questa intenzione con tutte le forze che abbiamo, avvisando i nostri vertici che non ci si venga a dire che non ne sapevano niente, noi, in tempi non sospetti lo abbiamo gridato».