Politica
Si presenta alla città il movimento "Andria Bene Comune"
Ieri una conferenza pubblica presso il bar Follow Me, nei pressi della stazione ferroviaria
Andria - giovedì 25 luglio 2019
9.36
Il movimento cittadino "Andria Bene Comune" si confedera a "Italia in Comune". Il partito fondato da Pizzarotti, Pascucci e Abbaticchio poco più di un anno fa estende dunque la sua presenza nella città di Andria, dopo aver fatto breccia anche a Trani e Barletta. Il gruppo andriese è stato presentato in una conferenza pubblica svoltasi ieri sera presso il bar "Follow Me", nei pressi della stazione ferroviaria. Ad ufficializzare la nuova presenza sono intervenuti i massimi esponenti di partito: Michele Abbaticchio, vicecoordinatore nazionale e sindaco di Bitonto; Antonio Nunziante, vicepresidente della Regione Puglia; il coordinatore Rosario Cusmai, consigliere comunale di Foggia e con Vincenzo Caldarone, già Primo cittadino di Andria. Presente anche il consigliere regionale Sabino Zinni che ha portato i saluti.
Una rete nazionale di sindaci e città che si costituisce per agire ad esclusivo interesse della comunità. Il movimento "Italia in Comune", al quale si confedera il gruppo andriese, è così presentato dall'ex sindaco di Andria, Vincenzo Caldarone: «Il gruppo "Andria Bene Comune" non si basa su schieramenti politici, non ci sono liste nè candidature: quello che presentiamo oggi è semplicemente l'inizio di un percorso. In politica, tutti dicono di volere il bene comune per le proprie città, ma è la saggezza della gente a decidere chi opera nell'interesse della comunità e chi invece agisce solo per il proprio tornaconto». In virtù dell'interesse generale, "Andria in Comune" fa della politica un impegno sociale e pone la figura del sindaco come principale riferimento per i cittadini, secondo quanto ha successivamente evidenziato il vice-presidente della Regione Puglia, Antonio Nunziante.
Il coordinatore Rosario Cusmai prosegue nella presentazione del gruppo descrivendolo come «un progetto inclusivo, aperto a tutti e desideroso di dare risposte alla gente. Vogliamo creare una nuova classe dirigente, che non "usa" i cittadini solo in campagna elettorale ma ci sta a contatto tutti i giorni. Il tesseramento al gruppo può essere effettuato sia online che tramite i coordinatori; non ci sarà una guerra delle tessere come avviene per i partiti politici, ma ci aspettiamo gente che vuole seriamente aderire e impegnarsi attivamente, non solo presenziando ai momenti di congresso». Un movimento che vorrebbe esprimersi anche in merito a tematiche sulle quali piomba da tempo il silenzio della politica: mafia, gioco d'azzardo, liberalizzazione delle droghe leggere. Lo sottolinea il vicecoordinatore nazionale, Michele Abbaticchio: «Non vogliamo essere la politica degli slogan, ma la politica del servizio: i cittadini vengono a trovarci a casa nostra e ci piace dire le cose come stanno, senza bluffare. Il nostro movimento conta 22 tra ex sindaci e Primi cittadini in carica: portiamo passione ed entusiasmo».
Una rete nazionale di sindaci e città che si costituisce per agire ad esclusivo interesse della comunità. Il movimento "Italia in Comune", al quale si confedera il gruppo andriese, è così presentato dall'ex sindaco di Andria, Vincenzo Caldarone: «Il gruppo "Andria Bene Comune" non si basa su schieramenti politici, non ci sono liste nè candidature: quello che presentiamo oggi è semplicemente l'inizio di un percorso. In politica, tutti dicono di volere il bene comune per le proprie città, ma è la saggezza della gente a decidere chi opera nell'interesse della comunità e chi invece agisce solo per il proprio tornaconto». In virtù dell'interesse generale, "Andria in Comune" fa della politica un impegno sociale e pone la figura del sindaco come principale riferimento per i cittadini, secondo quanto ha successivamente evidenziato il vice-presidente della Regione Puglia, Antonio Nunziante.
Il coordinatore Rosario Cusmai prosegue nella presentazione del gruppo descrivendolo come «un progetto inclusivo, aperto a tutti e desideroso di dare risposte alla gente. Vogliamo creare una nuova classe dirigente, che non "usa" i cittadini solo in campagna elettorale ma ci sta a contatto tutti i giorni. Il tesseramento al gruppo può essere effettuato sia online che tramite i coordinatori; non ci sarà una guerra delle tessere come avviene per i partiti politici, ma ci aspettiamo gente che vuole seriamente aderire e impegnarsi attivamente, non solo presenziando ai momenti di congresso». Un movimento che vorrebbe esprimersi anche in merito a tematiche sulle quali piomba da tempo il silenzio della politica: mafia, gioco d'azzardo, liberalizzazione delle droghe leggere. Lo sottolinea il vicecoordinatore nazionale, Michele Abbaticchio: «Non vogliamo essere la politica degli slogan, ma la politica del servizio: i cittadini vengono a trovarci a casa nostra e ci piace dire le cose come stanno, senza bluffare. Il nostro movimento conta 22 tra ex sindaci e Primi cittadini in carica: portiamo passione ed entusiasmo».