Associazioni
Si apre ad Andria il nuovo anno sociale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
Un momento di alta formazione tenutosi il 1° dicembre nella chiesa di Mater Gratiae
Andria - sabato 4 dicembre 2021
Il nuovo anno sociale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme della Sezione di Andria, è iniziato con un incontro formativo tenutosi il 1° dicembre nella sede di Mater Gratiae a cui ha preso parte il Luogotenente dell'Italia Meridionale Adriatica Cavaliere di Gran Croce Prof. Notaio Ferdinando Parente, alla presenza dell'Assistente Spirituale Mons. Don Nicola De Ruvo, del Preside di Sezione Grande Ufficiale Pasquale Sgaramella e di tutti i Cavalieri e Dame del Santo Sepolcro della Sezione di Andria. Il Prof. Parente ha illustrato ai presenti il nuovo Statuto dell'O.E.S.S.G., approvato da Papa Francesco nel maggio del 2020, e pubblicato sul sito ufficiale del Gran Magistero in data 12 aprile 2021. Lo Statuto dell'Ordine è un documento importantissimo, suddiviso in articoli, che necessita di attento approfondimento, soprattutto da parte dei Cavalieri e Dame iscritti all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro.
Approfondendo meglio in tal sede questo fondamentale documento, emerge come nel Preambolo – riportato qui di seguito - è specificato che "l'Ordine gode di una speciale e benevola protezione da parte della Santa Sede in virtù dei vincoli storici, giuridici e religiosi che lo legano ad essa. Sebbene l'appartenenza all'Ordine riguardi in primo luogo i fedeli laici, esso è aperto anche al clero, specialmente quello impegnato nel favorire la crescita ed il progresso spirituale di tutti i suoi membri. Inoltre, conferisce primaria importanza alla vocazione della santità di ogni Cristiano ed aspira ad essere uno strumento di sviluppo e approfondimento della santificazione personale, nonché un ambiente nel quale la fede è praticata e vissuta in tutti i suoi contenuti. L'Ordine, con la sua struttura e le sue attività, partecipa direttamente alla sollecitudine del Romano Pontefice in ciò che riguarda i Luoghi e le Istituzioni cattoliche in Terra Santa. Le sue finalità si collocano nel quadro generale dei fini di carità, di apostolato e di servizio alla dignità dell'essere umano, propri della Chiesa Cattolica. In particolare, il legame con Gerusalemme, specifico dell'Ordine, esige la responsabilità verso i Luoghi Santi."
Dalla lettura degli articoli iniziali invece si evince che la Missione specifica è quella di animare, nella comunità ecclesiale, lo zelo verso la Terra di Gesù, oltre che di sostenere la Chiesa Cattolica e la presenza cristiana. Lo Statuto poi si prefigge la pratica delle virtù evangeliche. Durante l'incontro è stata fornita una spiegazione in particolare dell'Articolo 2 dello Statuto, il quale stabilisce che l'Ordine opera come Ente Centrale della Chiesa Cattolica, le cui attività istituzionali devono essere improntate nel rispetto delle norme del Diritto canonico e della normativa della Santa Sede; l'Ordine, per la sua natura e per le sue finalità strettamente religiose e caritative, è estraneo a qualsiasi movimento o manifestazione di carattere politico; i membri dell'Ordine non possono prendere parte ad attività di Enti, Organizzazioni e Associazioni, il cui carattere e i cui scopi e programmi siano in contrasto con la dottrina e gli insegnamenti della Chiesa Cattolica o appartenere a pretesi Ordini e Istituzioni di asserito carattere cavalleresco, non riconosciuti dalla Santa Sede o non concessi da Stati Sovrani.
E' stato messo in luce che anche l'articolo 4 dello Statuto è meritevole di essere menzionato in quanto esso riporta gli impegni che devono assumere gli appartenenti all'Ordine, tra i quali: la solidarietà che si attua con il sostegno al Patriarcato Latino di Gerusalemme e contribuendo al sostentamento delle istituzioni religiose caritatevoli, educative, culturali, sociali, alle attività che sono proprie della Chiesa Cattolica in Terra Santa; il coinvolgimento che comporta l'obbligo di impegnarsi attivamente e di partecipare alle attività nel campo della carità, dell'evangelizzazione e dell'ecumenismo promosse dalle proprie Chiese particolari, ma anche con le loro Diocesi e parrocchie di appartenenza; la collaborazione volta alla promozione in Terra Santa dell'unione tra i Cristiani e sulla comprensione e collaborazione interreligiosa.
L'articolo 43 dello Statuto, infine, riguardante il Regolamento generale, stabilisce che i Luogotenenti possono elaborare disposizioni specifiche (applicabili esclusivamente entro i confini territoriali delle loro Luogotenenze) purché siano in linea con le norme del Diritto canonico, dello Statuto e del Regolamento Generale dell'Ordine, previamente approvate per iscritto dalla Presidenza del Gran Magistero. Dopo aver posto l'accento, dunque, sugli articoli dello Statuto che appaiono essere tra i più rilevanti, il Luogotenente ha concluso l'incontro di formazione ringraziando tutti i presenti per la partecipazione e ribadendo che quelli da lui esposti in quella sede sono stati solo alcuni dei punti salienti dello Statuto, ricordando che anche gli altri sono altrettanto importanti e richiederebbero tutti un maggiore approfondimento.
Approfondendo meglio in tal sede questo fondamentale documento, emerge come nel Preambolo – riportato qui di seguito - è specificato che "l'Ordine gode di una speciale e benevola protezione da parte della Santa Sede in virtù dei vincoli storici, giuridici e religiosi che lo legano ad essa. Sebbene l'appartenenza all'Ordine riguardi in primo luogo i fedeli laici, esso è aperto anche al clero, specialmente quello impegnato nel favorire la crescita ed il progresso spirituale di tutti i suoi membri. Inoltre, conferisce primaria importanza alla vocazione della santità di ogni Cristiano ed aspira ad essere uno strumento di sviluppo e approfondimento della santificazione personale, nonché un ambiente nel quale la fede è praticata e vissuta in tutti i suoi contenuti. L'Ordine, con la sua struttura e le sue attività, partecipa direttamente alla sollecitudine del Romano Pontefice in ciò che riguarda i Luoghi e le Istituzioni cattoliche in Terra Santa. Le sue finalità si collocano nel quadro generale dei fini di carità, di apostolato e di servizio alla dignità dell'essere umano, propri della Chiesa Cattolica. In particolare, il legame con Gerusalemme, specifico dell'Ordine, esige la responsabilità verso i Luoghi Santi."
Dalla lettura degli articoli iniziali invece si evince che la Missione specifica è quella di animare, nella comunità ecclesiale, lo zelo verso la Terra di Gesù, oltre che di sostenere la Chiesa Cattolica e la presenza cristiana. Lo Statuto poi si prefigge la pratica delle virtù evangeliche. Durante l'incontro è stata fornita una spiegazione in particolare dell'Articolo 2 dello Statuto, il quale stabilisce che l'Ordine opera come Ente Centrale della Chiesa Cattolica, le cui attività istituzionali devono essere improntate nel rispetto delle norme del Diritto canonico e della normativa della Santa Sede; l'Ordine, per la sua natura e per le sue finalità strettamente religiose e caritative, è estraneo a qualsiasi movimento o manifestazione di carattere politico; i membri dell'Ordine non possono prendere parte ad attività di Enti, Organizzazioni e Associazioni, il cui carattere e i cui scopi e programmi siano in contrasto con la dottrina e gli insegnamenti della Chiesa Cattolica o appartenere a pretesi Ordini e Istituzioni di asserito carattere cavalleresco, non riconosciuti dalla Santa Sede o non concessi da Stati Sovrani.
E' stato messo in luce che anche l'articolo 4 dello Statuto è meritevole di essere menzionato in quanto esso riporta gli impegni che devono assumere gli appartenenti all'Ordine, tra i quali: la solidarietà che si attua con il sostegno al Patriarcato Latino di Gerusalemme e contribuendo al sostentamento delle istituzioni religiose caritatevoli, educative, culturali, sociali, alle attività che sono proprie della Chiesa Cattolica in Terra Santa; il coinvolgimento che comporta l'obbligo di impegnarsi attivamente e di partecipare alle attività nel campo della carità, dell'evangelizzazione e dell'ecumenismo promosse dalle proprie Chiese particolari, ma anche con le loro Diocesi e parrocchie di appartenenza; la collaborazione volta alla promozione in Terra Santa dell'unione tra i Cristiani e sulla comprensione e collaborazione interreligiosa.
L'articolo 43 dello Statuto, infine, riguardante il Regolamento generale, stabilisce che i Luogotenenti possono elaborare disposizioni specifiche (applicabili esclusivamente entro i confini territoriali delle loro Luogotenenze) purché siano in linea con le norme del Diritto canonico, dello Statuto e del Regolamento Generale dell'Ordine, previamente approvate per iscritto dalla Presidenza del Gran Magistero. Dopo aver posto l'accento, dunque, sugli articoli dello Statuto che appaiono essere tra i più rilevanti, il Luogotenente ha concluso l'incontro di formazione ringraziando tutti i presenti per la partecipazione e ribadendo che quelli da lui esposti in quella sede sono stati solo alcuni dei punti salienti dello Statuto, ricordando che anche gli altri sono altrettanto importanti e richiederebbero tutti un maggiore approfondimento.