Cronaca
Sequestro di beni da un milione di euro per un 41enne andriese
Capacità reddituale stimata di 345 euro al mese. Intervento dei Carabinieri
Andria - sabato 4 luglio 2015
12.10
Un nucleo familiare che, a fronte di una capacità reddituale pari a circa 345 euro al mese calcolata negli ultimi 15 anni, aveva accumulato un patrimonio da circa un milione di euro. E' quanto scoperto ad Andria dai Carabinieri che hanno eseguito un'ordinanza di sequestro preventivo, finalizzata alla successiva confisca "per equivalente", emessa dall'Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari nei confronti del 41enne andriese Di Bari Alberto, sposato e padre di tre figli, il quale è stato coinvolto in un procedimento penale per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l'aggravante del metodo mafioso.
Le indagini patrimoniali hanno avuto inizio dopo che il 18 marzo 2015 l'uomo è stato tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito di un'attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bari. Benché il Tribunale del Riesame abbia successivamente annullato la misura, le accuse formulate hanno consentito di avviare la proposta di sequestro preventivo, alla luce della sproporzione tra i beni posseduti ed un tenore di vita notevolmente superiori al reddito dichiarato in relazione alle reali possibilità economico – finanziarie. L'uomo, negli ultimi 15 anni, ha acquistato beni immobili per un valore di circa 145 mila euro oltre ad aver comprato e rivenduto numerosi auto/motoveicoli per un valore di circa 167 mila euro. Durante una conferenza stampa tenutasi stamane nella caserma dei Carabinieri di Andria, il Maggiore Massimiliano Occhiogrosso ha spiegato che il 41enne ha dichiarato un reddito di 62000 euro dal 1999 ad oggi, mentre secondo i dati Istat sarebbero stati necessari almeno 412000 euro affinché la famiglia in questione potesse avere il tenore di vita di una normale famiglia italiana composta da 5 persone.
Il provvedimento eseguito nella mattinata di ieri riguarda una villa di lusso in via Vecchia Spinazzola, completa di piscina, arredi, impianti tecnologici, videosorveglianza e suppellettili di pregio, con annesso appezzamento di terreno, oltre ad una Ford Focus Cmax e un motoveicolo. L'intero patrimonio, del valore di circa 1 milione di euro, è stato sottoposto a sequestro ed affidato al custode giudiziario nominato dal G.I.P. non essendo prevista la facoltà sia per i familiari sia per il proposto. Fino ad oggi il nucleo operativo dei Carabinieri di Andria ha portato a termine, nei confronti di alcune famiglie locali, 12 misure patrimoniali, di cui tre si sono già risolte nella confisca definitiva dei beni.
Le indagini patrimoniali hanno avuto inizio dopo che il 18 marzo 2015 l'uomo è stato tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito di un'attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bari. Benché il Tribunale del Riesame abbia successivamente annullato la misura, le accuse formulate hanno consentito di avviare la proposta di sequestro preventivo, alla luce della sproporzione tra i beni posseduti ed un tenore di vita notevolmente superiori al reddito dichiarato in relazione alle reali possibilità economico – finanziarie. L'uomo, negli ultimi 15 anni, ha acquistato beni immobili per un valore di circa 145 mila euro oltre ad aver comprato e rivenduto numerosi auto/motoveicoli per un valore di circa 167 mila euro. Durante una conferenza stampa tenutasi stamane nella caserma dei Carabinieri di Andria, il Maggiore Massimiliano Occhiogrosso ha spiegato che il 41enne ha dichiarato un reddito di 62000 euro dal 1999 ad oggi, mentre secondo i dati Istat sarebbero stati necessari almeno 412000 euro affinché la famiglia in questione potesse avere il tenore di vita di una normale famiglia italiana composta da 5 persone.
Il provvedimento eseguito nella mattinata di ieri riguarda una villa di lusso in via Vecchia Spinazzola, completa di piscina, arredi, impianti tecnologici, videosorveglianza e suppellettili di pregio, con annesso appezzamento di terreno, oltre ad una Ford Focus Cmax e un motoveicolo. L'intero patrimonio, del valore di circa 1 milione di euro, è stato sottoposto a sequestro ed affidato al custode giudiziario nominato dal G.I.P. non essendo prevista la facoltà sia per i familiari sia per il proposto. Fino ad oggi il nucleo operativo dei Carabinieri di Andria ha portato a termine, nei confronti di alcune famiglie locali, 12 misure patrimoniali, di cui tre si sono già risolte nella confisca definitiva dei beni.