Cronaca
Sequestrata sull'Andria-Trani un'attività del settore lapideo
Polizia Locale in azione: riscontrate opere abusive. Materiali di risulta abbandonati all'interno dell'azienda
BAT - venerdì 7 dicembre 2012
19.06
Materiali di risulta abbandonati e opere abusive all'interno della Sd marmi, un'azienda per il commercio di materiali da costruzione lungo la strada provinciale che collega Trani ad Andria. Sono queste le ragioni all'origine del sequestro preventivo, eseguito questa mattina dalla Polizia Locale su disposizione del gip Francesco Zecchillo.
L'intera attività è stata sequestrata, mentre il proprietario deve rispondere di gestione non autorizzata di rifiuti e violazioni al testo unico dell'edilizia, accertate dalla polizia municipale nel corso di un sopralluogo eseguito una settimana fa. In pratica, l'imprenditore sarebbe responsabile del deposito incontrollato e senza alcuna autorizzazione di materiali di risulta (che sono rifiuti a tutti gli effetti) all'interno della stessa azienda. Non solo.
Nell'area utilizzata per la commercializzazione all'ingrosso di materiali per l'edilizia sono stati riscontrati diversi lavori abusivi, a cominciare dal livellamento del terreno eseguito proprio con i materiali di risulta. Realizzate anche una tettoia con pilastri in acciaio e copertura in lastre coibentate con al di sotto sistemati dei prefabbricati adibiti ad uffici, spogliatoio e bagni; e ancora una recinzione in cemento armato, una vasca imhoff e un'altra struttura in cemento armato per la movimentazione dei materiali, sempre in assenza di autorizzazione.
L'intera attività è stata sequestrata, mentre il proprietario deve rispondere di gestione non autorizzata di rifiuti e violazioni al testo unico dell'edilizia, accertate dalla polizia municipale nel corso di un sopralluogo eseguito una settimana fa. In pratica, l'imprenditore sarebbe responsabile del deposito incontrollato e senza alcuna autorizzazione di materiali di risulta (che sono rifiuti a tutti gli effetti) all'interno della stessa azienda. Non solo.
Nell'area utilizzata per la commercializzazione all'ingrosso di materiali per l'edilizia sono stati riscontrati diversi lavori abusivi, a cominciare dal livellamento del terreno eseguito proprio con i materiali di risulta. Realizzate anche una tettoia con pilastri in acciaio e copertura in lastre coibentate con al di sotto sistemati dei prefabbricati adibiti ad uffici, spogliatoio e bagni; e ancora una recinzione in cemento armato, una vasca imhoff e un'altra struttura in cemento armato per la movimentazione dei materiali, sempre in assenza di autorizzazione.