Territorio
"Senza Sbarre", un progetto per l'inclusione sociale
Merafina: «Un'antica masseria che tornerà a vivere»
Andria - martedì 17 febbraio 2015
10.30
Il progetto si chiama "Senza Sbarre", è stato presentato dall'associazione "Amici di San Vittore" ed ha trovato la piena condivisione da parte della Giunta Comunale di Andria che ne ha approvato i principi oltre ad aver appostato un contributo di 20mila euro per i primi interventi. Si tratta della riqualificazione della masseria che in passato ha ospitato la "Comunità incontro" in una zona rurale della Città di Andria, per un modulo residenziale ed un centro diurno con 8 ettari di terreno su cui potranno essere espletate diverse attività di inclusione sociale per detenuti o ex detenuti.
«E' un bellissimo esempio di integrazione ma anche di ristrutturazione e riqualificazione di un'area rimasta depressa - ha detto Magda Merafina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Andria - Una masseria che in passato ha già ospitato tanti problemi e tante fragilità ora potrà tornare nuovamente in vita grazie ad una nuova progettualità di inclusione sociale per popolazione detenuta ed ex detenuta. Difatto sarà importante per facilitare accesso alle misure alternative alla detenzione e per il riavvio in impieghi socialmente utili». Nel territorio mancano strutture di questo genere e la tenacia di Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli con l'associazione "Amici di San Vittore" punta proprio a trovare soluzioni alternative al carcere: «Intanto non abbiamo sezioni attenuate - ha detto ancora Magda Merafina - perchè si possano realmente reintrodurre nel mondo del lavoro e nella società i detenuti e gli ex detenuti, considerando anche che il costo per singolo detenuto è di circa 200 euro al giorno e l'ultima legislazione punta proprio verso le misure alternative per l'espletamento delle pene».
In realtà il primo passo del Comune di Andria, con l'approvazione del progetto e del primo contributo, è solo un passaggio di un progetto molto più ampio che vedrà coinvolti sia partner privati che altri enti con finanziamenti ad hoc: «Il comune di Andria ha potuto contribuire in maniera contenuta - ha concluso Merafina - è solo un passaggio iniziale per un riadeguamento della struttura. Poi bisognerà attingere a finanziamenti europei o di altri enti pubblici e privati. Un plauso va all'associazione Amici di San Vittore ed a due figure emblematiche che sono Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli».
«E' un bellissimo esempio di integrazione ma anche di ristrutturazione e riqualificazione di un'area rimasta depressa - ha detto Magda Merafina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Andria - Una masseria che in passato ha già ospitato tanti problemi e tante fragilità ora potrà tornare nuovamente in vita grazie ad una nuova progettualità di inclusione sociale per popolazione detenuta ed ex detenuta. Difatto sarà importante per facilitare accesso alle misure alternative alla detenzione e per il riavvio in impieghi socialmente utili». Nel territorio mancano strutture di questo genere e la tenacia di Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli con l'associazione "Amici di San Vittore" punta proprio a trovare soluzioni alternative al carcere: «Intanto non abbiamo sezioni attenuate - ha detto ancora Magda Merafina - perchè si possano realmente reintrodurre nel mondo del lavoro e nella società i detenuti e gli ex detenuti, considerando anche che il costo per singolo detenuto è di circa 200 euro al giorno e l'ultima legislazione punta proprio verso le misure alternative per l'espletamento delle pene».
In realtà il primo passo del Comune di Andria, con l'approvazione del progetto e del primo contributo, è solo un passaggio di un progetto molto più ampio che vedrà coinvolti sia partner privati che altri enti con finanziamenti ad hoc: «Il comune di Andria ha potuto contribuire in maniera contenuta - ha concluso Merafina - è solo un passaggio iniziale per un riadeguamento della struttura. Poi bisognerà attingere a finanziamenti europei o di altri enti pubblici e privati. Un plauso va all'associazione Amici di San Vittore ed a due figure emblematiche che sono Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli».