Cronaca
Scoperta a Trani una centrale di fatture false
Le Fiamme Gialle bloccano un colossale meccanismo evasivo
BAT - lunedì 23 dicembre 2013
17.20
Il fulcro del colossale meccanismo evasivo era costituito da aziende formalmente con sede a Trani ed operanti con imprese dislocate nel Nord Italia. Ad interrompere il collaudato meccanismo fraudolento sono state le Fiamme Gialle della Compagnia di Trani che hanno scoperto una società del luogo, "capofila" di altre aziende consorziate operanti nel settore dei trasporti e della movimentazione di merci in genere, la quale abbatteva drasticamente le tasse dovute all'erario, contabilizzando costi relativi a prestazioni di servizio, in realtà inesistenti.
In particolare, gli accertamenti ispettivi dei finanzieri, basati sull'esame dell'ingente mole di documentazione, nonché sull'esecuzione di numerosi controlli incrociati e l'invio di questionari, hanno accertato l'utilizzo, da parte dell'impresa tranese, di fatture false per 9 milioni di euro e l'emissione di altre fatture, anch'esse false, per oltre 11 milioni di euro, con una evasione all'iva per due milioni di euro.
Il disegno criminoso è stato attuato con la compiacenza di imprese satelliti che agivano da vere e proprie "cartiere", consentendo anche ad altri operatori economici, effettivamente operativi, per la maggior parte dislocati nel nord Italia, indebiti vantaggi fiscali derivanti dall'utilizzo delle fatture false. Oltre alla maxi evasione, il rappresentante legale della società dovrà rispondere all'autorità giudiziaria dei reati tributari previsti dal decreto legislativo 74/2000.
In particolare, gli accertamenti ispettivi dei finanzieri, basati sull'esame dell'ingente mole di documentazione, nonché sull'esecuzione di numerosi controlli incrociati e l'invio di questionari, hanno accertato l'utilizzo, da parte dell'impresa tranese, di fatture false per 9 milioni di euro e l'emissione di altre fatture, anch'esse false, per oltre 11 milioni di euro, con una evasione all'iva per due milioni di euro.
Il disegno criminoso è stato attuato con la compiacenza di imprese satelliti che agivano da vere e proprie "cartiere", consentendo anche ad altri operatori economici, effettivamente operativi, per la maggior parte dislocati nel nord Italia, indebiti vantaggi fiscali derivanti dall'utilizzo delle fatture false. Oltre alla maxi evasione, il rappresentante legale della società dovrà rispondere all'autorità giudiziaria dei reati tributari previsti dal decreto legislativo 74/2000.