Territorio
Scontro treni, Boccia: «Dobbiamo mantenere i riflettori accesi»
«Onoriamo le vittime cambiando le regole delle reti regionali»
Andria - sabato 13 agosto 2016
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«Sulla tragedia ferroviaria Andria-Corato dobbiamo mantenere i riflettori sempre accesi, fino a quando sarà stabilita la verità. È nostro dovere onorare le vittime e le loro famiglie accertando la verità e cambiando per sempre le regole che disciplinano il funzionamento delle reti regionali». Lo scrive Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in un post su Facebook, ad un mese dalla tragedia ferroviaria avvenuta in Puglia lo scorso 12 luglio.
«Lo Stato, stanziando immediatamente, su mia proposta, nel Dl Enti locali 10 milioni alle famiglie delle vittime e ai feriti della strage dei treni, questa volta è stato celere come non mai. Anche se è evidente che, nonostante si chiami 'ristoro' o 'sollievo', nessuno potrà ridare alle famiglie delle vittime quello che hanno perso. Le risorse ora ci sono. I sindaci, in base al regolamento che fissa le modalità di calcolo per ogni famiglia, dovranno fornire i dati a Palazzo Chigi che poi provvederà all'erogazione. Bene fanno i parenti a costituirsi in associazione: è utile per sollecitare e seguire insieme le procedure».
«In attesa che la magistratura completi il suo lavoro - conclude Boccia - sarebbe opportuno che l'azienda ferroviaria, visto che la ricostruzione di quel che è accaduto è chiara, anticipasse l'ulteriore risarcimento dovuto. Ora è necessario essere conseguenti all'impegno preso nei giorni della tragedia per impedire che incidenti così si ripetano: non si può tollerare che esistano binari unici in cui la sicurezza è garantita ancora dal consenso telefonico e non dal sistema di controllo marcia treno. L'ho detto al ministro Delrio e mi aspetto che anche Regione e concessionari se ne facciano una ragione. La sicurezza viene prima del profitto».
«Lo Stato, stanziando immediatamente, su mia proposta, nel Dl Enti locali 10 milioni alle famiglie delle vittime e ai feriti della strage dei treni, questa volta è stato celere come non mai. Anche se è evidente che, nonostante si chiami 'ristoro' o 'sollievo', nessuno potrà ridare alle famiglie delle vittime quello che hanno perso. Le risorse ora ci sono. I sindaci, in base al regolamento che fissa le modalità di calcolo per ogni famiglia, dovranno fornire i dati a Palazzo Chigi che poi provvederà all'erogazione. Bene fanno i parenti a costituirsi in associazione: è utile per sollecitare e seguire insieme le procedure».
«In attesa che la magistratura completi il suo lavoro - conclude Boccia - sarebbe opportuno che l'azienda ferroviaria, visto che la ricostruzione di quel che è accaduto è chiara, anticipasse l'ulteriore risarcimento dovuto. Ora è necessario essere conseguenti all'impegno preso nei giorni della tragedia per impedire che incidenti così si ripetano: non si può tollerare che esistano binari unici in cui la sicurezza è garantita ancora dal consenso telefonico e non dal sistema di controllo marcia treno. L'ho detto al ministro Delrio e mi aspetto che anche Regione e concessionari se ne facciano una ragione. La sicurezza viene prima del profitto».