Politica
Sanità nella BAT: Ventola e Marmo duri contro la Gentile
Sotto accusa il ‘Piano emergenza estiva 2014’ della ASL tra vincoli e stop regionali
Andria - sabato 7 giugno 2014
L'estate galoppa a grandi falcate e la ASL BT ha predisposto il proprio 'Piano emergenza estiva 2014', un piano dettato soprattutto dalle ristrettezze di personale ed i pochi posti letto assegnati alla sesta provincia pugliese. In particolare l'attività chirurgica di urgenza nei Presidi di Barletta, Andria e Bisceglie, dovrebbe esser assicurata dall'assunzione di tre nuovi anestesisti in sostituzione però di altri 4 che verranno meno e per i quali non è stata prevista alcuna deroga dall'Assessorato regionale. Per Bisceglie, inoltre, si potrà garantire solo l'urgenza ostetrico-ginecologica e quella chirurgica indifferibile, poichè le sale operatorie sono in fase di ristrutturazione.
«L'Azienda Sanitaria della BAT cammina a motori spenti per i vincoli del piano di rientro - dice il Vice-Presidente del Consiglio Regionale, Nicola Marmo - l'Assessorato regionale alla Sanità non fa sconti né propone soluzioni concrete e realistiche. Tanto per iniziare, aspettiamo l'eliminazione delle continue sperequazioni tra cui l'ingiusta assegnazione del numero dei posti letto, di gran lunga inferiore allo standard applicato nelle altre Asl, la mancata autorizzazione a compiere nuove assunzioni, il Presidio dell'Ospedale 'Bonomo' senza primari e la mancata realizzazione del nuovo ospedale che potrebbe riequilibrare il numero dei posti letto e la qualità dei servizi». L'attacco è diretto all'Assessore alla Sanità, Elena Gentile, che dopo l'elezione all'Euro Parlamento si prepara a lasciare la sua carica: «Sembra che la Gentile abbia deciso di punire i cittadini della Provincia di Barletta-Andria-Trani non riconoscendogli il diritto, costituzionalmente garantito, ad usufruire di Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria - ha concluso Marmo - A questo punto, perché lei e Vendola non si adoperano per chiudere definitivamente l'Azienda Sanitaria locale?».
Del tema Sanità della BAT, inoltre, si registra un nuovo intervento anche del Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani che ha scritto una nota allo stesso assessore alla Sanità: «E' consapevolezza diffusa, specie da parte dei concittadini di questa Provincia, quella relativa alla complessa situazione del sistema sanitario della Puglia - si legge nella nota trasmessa dal Presidente Ventola -. Crescenti sono le difficoltà riferitemi da pazienti ed operatori che personalmente sono costretto a registrare tra reparti al collasso, liste di attesa e "pellegrinaggi". Unanime è stato il voto espresso dall'intero Consiglio provinciale di Barletta - Andria - Trani sia contro i ridimensionamenti previsti dal Piano di Riordino della Regione Puglia, sia a sostegno della realizzazione del nuovo Ospedale di Andria, sulla direttrice Andria-Canosa, di cui non si ha alcuna notizia di conforto. La Asl Bat, sconta anche la mancanza di posti letto per abitante che sono tra i più deficitari ponendola molto al di sotto dei limiti minimi stabiliti».
Poi l'affondo sul periodo estivo: «Tanto premesso, in previsione della stagione estiva, fondate sono le perplessità che il sistema possa reggere se non in grave e colpevole danno a carico di chi è in trincea e soprattutto dei poveri malcapitati - prosegue Ventola - In tale periodo, se accresce la domanda assistenziale, più ridotta è la disponibilità di personale se non si sono preventivamente adottate le misure necessarie. Alla continua perplessità sul rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza nel nostro territorio, ora si aggiunge il forte timore per quanto si sta palesando in sede di graduale attuazione del Piano di riordino: inaccettabile sarebbe scoprire l'inadeguatezza delle misure tese a far fronte agli effetti concreti più volte temuti e denunciati ufficiosamente e pubblicamente. La Regione Puglia certifichi l'osservanza del costituzionale diritto alla tutela della salute».
«L'Azienda Sanitaria della BAT cammina a motori spenti per i vincoli del piano di rientro - dice il Vice-Presidente del Consiglio Regionale, Nicola Marmo - l'Assessorato regionale alla Sanità non fa sconti né propone soluzioni concrete e realistiche. Tanto per iniziare, aspettiamo l'eliminazione delle continue sperequazioni tra cui l'ingiusta assegnazione del numero dei posti letto, di gran lunga inferiore allo standard applicato nelle altre Asl, la mancata autorizzazione a compiere nuove assunzioni, il Presidio dell'Ospedale 'Bonomo' senza primari e la mancata realizzazione del nuovo ospedale che potrebbe riequilibrare il numero dei posti letto e la qualità dei servizi». L'attacco è diretto all'Assessore alla Sanità, Elena Gentile, che dopo l'elezione all'Euro Parlamento si prepara a lasciare la sua carica: «Sembra che la Gentile abbia deciso di punire i cittadini della Provincia di Barletta-Andria-Trani non riconoscendogli il diritto, costituzionalmente garantito, ad usufruire di Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria - ha concluso Marmo - A questo punto, perché lei e Vendola non si adoperano per chiudere definitivamente l'Azienda Sanitaria locale?».
Del tema Sanità della BAT, inoltre, si registra un nuovo intervento anche del Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani che ha scritto una nota allo stesso assessore alla Sanità: «E' consapevolezza diffusa, specie da parte dei concittadini di questa Provincia, quella relativa alla complessa situazione del sistema sanitario della Puglia - si legge nella nota trasmessa dal Presidente Ventola -. Crescenti sono le difficoltà riferitemi da pazienti ed operatori che personalmente sono costretto a registrare tra reparti al collasso, liste di attesa e "pellegrinaggi". Unanime è stato il voto espresso dall'intero Consiglio provinciale di Barletta - Andria - Trani sia contro i ridimensionamenti previsti dal Piano di Riordino della Regione Puglia, sia a sostegno della realizzazione del nuovo Ospedale di Andria, sulla direttrice Andria-Canosa, di cui non si ha alcuna notizia di conforto. La Asl Bat, sconta anche la mancanza di posti letto per abitante che sono tra i più deficitari ponendola molto al di sotto dei limiti minimi stabiliti».
Poi l'affondo sul periodo estivo: «Tanto premesso, in previsione della stagione estiva, fondate sono le perplessità che il sistema possa reggere se non in grave e colpevole danno a carico di chi è in trincea e soprattutto dei poveri malcapitati - prosegue Ventola - In tale periodo, se accresce la domanda assistenziale, più ridotta è la disponibilità di personale se non si sono preventivamente adottate le misure necessarie. Alla continua perplessità sul rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza nel nostro territorio, ora si aggiunge il forte timore per quanto si sta palesando in sede di graduale attuazione del Piano di riordino: inaccettabile sarebbe scoprire l'inadeguatezza delle misure tese a far fronte agli effetti concreti più volte temuti e denunciati ufficiosamente e pubblicamente. La Regione Puglia certifichi l'osservanza del costituzionale diritto alla tutela della salute».