Politica
Sanità, Fucci: «Necessario costituire un polo di emergenza al "Bonomo"»
La nota del deputato dei Conservatori e Riformisti
Andria - giovedì 5 maggio 2016
13.10
«La sanità della provincia di Barletta-Andria-Trani ha necessità di potenziamento e migliori servizi alla cittadinanza ormai note da anni. Ogni proposta utile a migliorare la situazione è benvenuta e va nella giusta direzione. Per questo apprezzo le parole dei consiglieri regionali del PD, Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea, in merito alla necessità di accelerare sul progetto di costituire presso l'Ospedale di Barletta il polo oncologico al servizio dell'intera provincia. Ma, al tempo stesso, richiamo la necessità di impegnarsi perché divenga realtà anche il secondo "pilastro" (di cui in realtà si parla da anni) della riorganizzazione dell'offerta sanitaria nella Bat, ovvero la costituzione ad Andria del polo dell'emergenza anch'esso al servizio del territorio provinciale». Inizia così in un comunicato l'On. Benedetto Fucci, deputato dei Conservatori e Riformisti, sottolineando la necessità di proseguire velocemente verso la realizzazione del polo dell'emergenza presso l'Ospedale "Bonomo" di Andria.
«Già due anni fa – continua l'On. Benedetto Fucci – l'allora direttore generale della ASL Bat, Giovanni Gorgoni, dichiarò che l'Ospedale Bonomo di Andria rappresenta il polo di urgenza dell'intero territorio e questi lavori non potevano più essere procastinati nel tempo. Da allora troppo tempo è passato e quindi rimangono senza risposte le molte e logiche richieste di interventi, a partire da quella relativa all'Unità di terapia intensiva neonatale, che siano finalmente reali e tangibili.
Queste parole, e lo dico a scanso di qualsiasi equivoco, non hanno niente di campanilistico o di polemico. Credo davvero che bisogna proseguire il percorso, pur già in parte intrapreso, della riorganizzazione sanitaria in una provincia che ha bisogno più che mai di una rete di strutture e servizi di eccellenza all'insegna della specializzazione e di un alto livello di dotazioni strumentali e tecnologiche. Barletta e Andria, con le rispettive strutture ospedaliere, hanno l'opportunità di integrarsi a vicenda. Non devono esserci "figli e figliastri", bensì bisogna perseguire una grande opportunità da non sprecare per l'intera provincia e per tutti i cittadini della Bat.
E' evidente – conclude l'On. Benedetto Fucci – che ciò non possa essere perseguito attraverso l'imposizione, come delineato dal recente piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia, di tagli ai posti letti e di chiusure di unità senza che sia chiaro con quale progetto. Non abbiamo bisogno di tagli ma di una costruttiva azione che metta in sinergia, anche grazie all'impegno dei rappresentanti della Bat nelle Istituzioni, le risorse e le strutture sanitarie».
«Già due anni fa – continua l'On. Benedetto Fucci – l'allora direttore generale della ASL Bat, Giovanni Gorgoni, dichiarò che l'Ospedale Bonomo di Andria rappresenta il polo di urgenza dell'intero territorio e questi lavori non potevano più essere procastinati nel tempo. Da allora troppo tempo è passato e quindi rimangono senza risposte le molte e logiche richieste di interventi, a partire da quella relativa all'Unità di terapia intensiva neonatale, che siano finalmente reali e tangibili.
Queste parole, e lo dico a scanso di qualsiasi equivoco, non hanno niente di campanilistico o di polemico. Credo davvero che bisogna proseguire il percorso, pur già in parte intrapreso, della riorganizzazione sanitaria in una provincia che ha bisogno più che mai di una rete di strutture e servizi di eccellenza all'insegna della specializzazione e di un alto livello di dotazioni strumentali e tecnologiche. Barletta e Andria, con le rispettive strutture ospedaliere, hanno l'opportunità di integrarsi a vicenda. Non devono esserci "figli e figliastri", bensì bisogna perseguire una grande opportunità da non sprecare per l'intera provincia e per tutti i cittadini della Bat.
E' evidente – conclude l'On. Benedetto Fucci – che ciò non possa essere perseguito attraverso l'imposizione, come delineato dal recente piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia, di tagli ai posti letti e di chiusure di unità senza che sia chiaro con quale progetto. Non abbiamo bisogno di tagli ma di una costruttiva azione che metta in sinergia, anche grazie all'impegno dei rappresentanti della Bat nelle Istituzioni, le risorse e le strutture sanitarie».