Politica
«Sanità»: fondi lontani per l'Ospedale di Andria e taglio UTIC a Barletta
Resta sempre più delicata la situazione dell'organizzazione sanitaria provinciale. Pastore «l'Ospedale di Andria è una necessità», Alfarano «solo 6 posti per l'UTIC nella BAT»
BAT - mercoledì 5 dicembre 2012
13.56
Urge la realizzazione del nuovo Ospedale di Andria, ma nel frattempo il diritto alla salute non deve esser messo a repentaglio nell'intera BAT. La questione Ospedale di Andria continua a tener banco in sede regionale dove appare più lontana la conclusione dell'iter procedurale per il finanziamento, poichè i fondi CIPE sbloccati dal ministero saranno utilizzati subito per la costruzione dei nosocomi di Taranto e Monopoli-Fasano: «In questa regione la sanità non deve più essere solo una questione di numeri, questo modo di fare è diventato intollerabile, soprattutto quando si concentra su un territorio come nel caso del nord barese - ha dichiarato questa mattina, Franco Pastore consigliere regionale di Barletta del PSI - Il nuovo ospedale di Andria è un'opera necessaria, importante e indispensabile per il territorio. Ricordiamo che ne abbiamo persi due di ospedali, a Minervino Murge e a Spinazzola, senza che ancora siano stati predisposti servizi alternativi, poliambulatori specialistici e di medicina territoriale di base, mentre tutti gli altri nostri ospedali sono stati duramente ridimensionati e, quando ci è andata bene, siamo arrivati a quote di posti letto con standard nettamente inferiori alle medie nazionale e regionale».
Le parole di Pastore sembrano un assist perfetto per un ordine del giorno che, un'altro consigliere regionale di Barletta Giovanni Alfarano del PDL, ha presentato questa mattina sulla possibile soppressione dell'«Unità Terapia Intensiva Coronarica» predisposta nell'Ospedale di Barletta. Difatto nell'intera BAT vi sarebbero, per questa delicata unità, solo i 6 posti letto all'interno dell'Ospedale «Bonomo» di Andria: «Nell'Ospedale di Barletta è prevista la soppressione dell'UTIC, storicamente la prima dell'intera Regione, così da ridurre la disponibilità di posti letto UTIC dell'intera BAT ai soli 6 dell'Ospedale di Andria - dice Alfarano - il rapporto tra posti letto e popolazione è di 1 ogni 65 mila abitanti; le linee guida delle Società scientifiche prevedono un rapporto di posti-letto UTIC abitanti di uno ogni 15-20 mila. Le UTIC non si limitano a coprire le sole Sindromi Coronariche Acute, ma sono necessarie per molte altre, gravi patologie quali l'embolia polmonare, gli shock cardiogeni, le aritmie ventricolari maligne, tutte con un alto tasso di mortalità».
Le parole di Pastore sembrano un assist perfetto per un ordine del giorno che, un'altro consigliere regionale di Barletta Giovanni Alfarano del PDL, ha presentato questa mattina sulla possibile soppressione dell'«Unità Terapia Intensiva Coronarica» predisposta nell'Ospedale di Barletta. Difatto nell'intera BAT vi sarebbero, per questa delicata unità, solo i 6 posti letto all'interno dell'Ospedale «Bonomo» di Andria: «Nell'Ospedale di Barletta è prevista la soppressione dell'UTIC, storicamente la prima dell'intera Regione, così da ridurre la disponibilità di posti letto UTIC dell'intera BAT ai soli 6 dell'Ospedale di Andria - dice Alfarano - il rapporto tra posti letto e popolazione è di 1 ogni 65 mila abitanti; le linee guida delle Società scientifiche prevedono un rapporto di posti-letto UTIC abitanti di uno ogni 15-20 mila. Le UTIC non si limitano a coprire le sole Sindromi Coronariche Acute, ma sono necessarie per molte altre, gravi patologie quali l'embolia polmonare, gli shock cardiogeni, le aritmie ventricolari maligne, tutte con un alto tasso di mortalità».