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Sanità, FIALS Bat: "Il personale sanitario della Asl Bt è allo stremo"

Un'emergenza non nuova, dunque, denunciata dalla FIALS che invita ancora una volta i vertici Aziendali a rivedere l'assetto organizzativo

"La situazione è ormai drammatica nelle Unità Operative degli ospedali della Asl Bt, tanto da mettere a rischio i livelli essenziali di assistenza, dopo la improvvisa decisione da parte della Direzione Generale di mandare a casa in fretta e furia, tra l'altro in piena emergenza sanitaria i circa 170 Operatori Socio Sanitari precari assunti nella prima ondata covid con scadenza contratto 31 gennaio 2021".

A lanciare nuovamente l'allarme per la preoccupante situazione sono Angelo Somma e Sergio Di Liddo, rispettivamente Segretario e Vice Segretario della FIALS Asl Bt..

"Eppure il Capo Dipartimento della Salute della Regione Puglia Dott. Vito Montanaro era stato chiaro durante l'incontro tenutosi il 28 gennaio 2021 con i sindacati maggiormente rappresentativi, indicando che qualora le Asl della Regione non fossero state pronte a consentire un graduale avvicendamento tra gli O.S.S. in scadenza contrattuale e reclutati da avviso Pubblico e gli O.S.S. da reclutare dalla graduatoria del concorso regionale, si poteva disporre una proroga tecnica di ulteriori 2 mesi, così come a differenza della Asl Bt, hanno fatto altre Aziende Sanitarie della Regione Puglia .

Questi lavoratori nella furia dell'avv. Delle Donne di ottemperare, in ritardo, alle disposizioni regionali, non hanno neanche avuto la possibilità di usufruire delle ferie maturate e non godute in quanto bloccate dal 11 Novembre 2020 dalla Direzione Generale a causa dell'emergenza CORONAVIRUS.

Se bisognava ottemperare alla Legge, utilizzando esclusivamente la graduatoria del concorso regionale per OSS non si comprendono le motivazioni per cui il Direttore Generale della Asl Bt non si sia reso tempestivamente adempiente, atteso che la graduatoria del concorso regionale OSS è vigente sin dal 19 giugno 2020 ed abbia invece scelto di prorogare ed assumere nuovi OSS precari a fine luglio 2020 dall'avviso pubblico della Asl Bt ?

Perché il direttore generale della Asl Bt non ha proceduto alla sostituzione degli OSS precari sin da allora ottemperando alle direttive regionali ?
Perché a differenza di quanto fatto da altri direttori generali delle aziende sanitarie Pugliesi, i quali hanno per tempo assunto dalla graduatoria del concorso regionale l'avv. Delle Donne ha disatteso le disposizioni regionali ?

Il Direttore Generale del Policlinico di Bari nel mese di novembre 2020 ha revocato un proprio avviso pubblico, assumendo quindi a tempo determinato dalla graduatoria del concorso regionale gli OSS, senza contare che la più grande azienda sanitaria della Puglia, la Asl BA, non ha alle sue dipendenze nemmeno un OSS precario. Perchè la Asl Bt invece manda a casa 164 operatori socio sanitari precari e ne assume altri 164 sempre a tempo determinato con contratti di Mesi 4?

Sono tutte domande a cui ci teniamo ad avere delle risposte, come ci piacerebbe conoscere il contenuto delle missive inviate dalla regione al Direttore Generale della Asl Bt, top secret per i sindacati.

Nel frattempo in onore dei cosiddetti eroi rimasti in servizio lo scenario e il seguente, dal 31 Gennaio scorso, dopo il licenziamento di 164 Operatori Socio Sanitari ad oggi, nelle corsie degli ospedali di tutta la Asl non si riscontrano ancora le sostituzioni previste con deliberazione n°114 del 31 gennaio 2021, risultato? Caos totale, In quasi tutte le unità operative della Asl Bt oramai non si riesce più a garantire la regolare turnazione, il poco personale attualmente in servizio è gravato da una incredibile mole di lavoro, con turni al di fuori delle norme contrattuali che non consentono nemmeno il riposo settimanale e senza poter usufruire neanche di brevi periodi di congedi ordinari, (bloccati con disposizione del direttore generale), e costretti a restare bardati con le tute ANTICOVID per quasi tutto il turno senza poter né bere e né andare in bagno per far fronte all'emergenza, infermieri in agitazione in quanto costretti a svolgere mansioni inferiori.

Il Personale sanitario della Asl Bt è allo stremo e chiede a gran voce il nostro intervento al fine di poter lavorare in sicurezza ma soprattutto con dignità. AI lavoratori della sanità e di tutto il sistema socio sanitario e assistenziale è già stato chiesto il massimo, fin dai tempi in cui venivano chiamati eroi.

La seconda ondata era ampiamente attesa e non è pensabile che agli stessi lavoratori vengano richiesti turni massacranti, spesso senza riposi, esponendoli costantemente al rischio di contagio.

Ma oltre all'attuale carenza di Operatori Socio Sanitari c'è da considerare un'altra gravissima emergenza, che in qualche realtà a costretto la Direzione Generale ad esternalizzare il servizio. mancano anche gli ausiliari socio sanitari, ausiliari pulitori, anche questi dipendenti sono costretti a turni massacranti, una storica carenza, più volte segnalata dalla FIALS con diverse note già nella prima ondata covid 2020.

La situazione degli ausiliari si è aggravata ulteriormente dopo la trasformazione e successivo inquadramento di 32 ausiliari dipendenti nella qualifica di O.S.S. attraverso l'utilizzo della riserva del concorso regionale per i dipendenti dell'azienda".

E la lunga serie di doglianze circa la preoccupante situazione sanitaria nella provincia Barletta Andria Trani prosegue nella disamina di Angelo Somma e Sergio Di Liddo rispettivamente Segretario e Vice Segretario della FIALS Asl Bt.

"E' da Settembre 2019 che continuiamo a segnalare la carenza di ausiliari nelle corsie degli ospedali sollecitando la Direzione Generale della Asl Bt ad approvare il nuovo Business Plan della SANITASERVICE Asl Bt srl prevedendo l'assunzione di almeno un centinaio di ausiliari. Infatti in assenza di reclutamento di ausiliari in tempi brevissimi saranno al collasso e a rischio infezioni per carenze nelle pulizie e sanificazione degli ambienti.

Un'emergenza non nuova, dunque, denunciata dalla FIALS che invita ancora una volta i vertici Aziendali a rivedere l'assetto organizzativo per renderlo congruo alle esigenze reali. Esigenze da identificare non solo con i bisogni dei pazienti che rischiano di non essere sottoposti alle dovute cure, ma anche in quelle degli stessi lavoratori sottoposti a turni esagerati di lavoro, spesso utilizzati in continua emergenza. La sanità pugliese oltre ai guai che ha, non può avere altri guai ….. si faccia attenta valutazione ………"
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