Cronaca
Sanità e "Bonomo": il centro dello scontro politico
Interventi da destra a sinistra, vetri in frantumi e nuove disposizioni. Gentile e Direzione Generale Asl sotto la lente di ingrandimento
Andria - sabato 6 aprile 2013
8.39
Il terreno dell'aspro confronto politico-istituzionale è quello della Sanità in Puglia e dell'Ospedale "Bonomo" ad Andria. Non si contano più gli interventi su queste due tematiche ed i passaggi fatti dalla Direzione Generale della ASL BT dopo la visita a sorpresa dell'Assessore alla Sanità, Elena Gentile, sono drastici e di grande impatto, ma hanno provocato già altri problemi. Ad esempio sono stati rimossi enormi cumuli di rifiuti nel cortile interno oppure è stato vietato l'ingresso delle auto anche del personale impiegato nel nosocomio. Ma arriva l'immediata denuncia di un infermiere di Corato in servizio ad Andria, che ha ritrovato la sua autovettura, parcheggiata all'esterno dopo le nuove disposizioni, con i vetri completamente distrutti. Poichè l'auto non è stata rubata ma solo danneggiata, è ipotizzabile che sia un gesto di "vendetta" nei suoi confronti e subito è stata sporta denuncia contro ignoti.
Ma nel panorama politico regionale, gli interventi non si contano ed è il vice Presidente regionale nonchè Presidente del Consiglio Comunale di Andira, Nino Marmo (Pdl), a lanciare un appello per le imminenti nuove assunzioni in sanità: «La possibilità di effettuare, finalmente, nuove assunzioni per il Sistema Sanitario Regionale non può non comportare l'esigenza di garantire procedure trasparenti - dice Marmo - A tal riguardo la Regione si dotò, ad iniziativa del gruppo consiliare di An guidato da Roberto Ruocco, di una legge (n.15 del 20 giugno 2008) sulla trasparenza degli atti della Regione stessa che, all'art. 15 e seguenti, prevede procedure e criteri di nomina delle commissioni giudicatrici che garantiscano la massima regolarità ed imparzialità delle operazioni concorsuali. Nella legge era compresa la registrazione audio-visiva del sorteggio e delle prove e della loro effettuazione ad opera dei candidati. Bisogna applicare la Legge Ruocco per non lasciare nessun tipo di dubbio».
Il ritorno è, tuttavia, immediatamente al territorio ed all'Ospedale "Bonomo" di Andria. Questa volta gli interventi si susseguono ora dopo ora. In particolare, Salvatore Pistillo dell'UGL Giovani, parla di «ispezioni fini a se stesse» e «chiara la totale negligenza dei palazzi del potere regionali». Lo stesso Pistillo, quindi, si interroga sul diritto alla salute e sulla necessità di intervenire nel nosocomio andriese: «I macchinari, la pavimentazione, il personale, lo spazio e il chiaro diritto alla salute vengono meno e l'art. 32 della Costituzione è molto chiaro e senza dubbio, non rispettato dalla Giunta Vendola - continua Pistillo - Tutte le agevolazioni, le rassicurazioni, la riqualificazione e la sistemazione di alcune aree della struttura ospedaliera sono state solo semplici parole, che mai finora hanno trovato riscontro pratico. L'UGL Giovani Bat vuole far sentire la propria voce a tutela di un servizio cittadino e provinciale, affinché questo territorio non sia discriminato e venga considerato in egual maniera ad altri edifici ospedalieri della Regione».
Poi c'è il Movimento Politico de "L'Alternativa" di Andria, all'opposizione in consiglio comunale e per cui il tema sanità è di estrema importanza: «Il tentativo della Gentile, quello di una ricognizione generale ed effettiva delle condizioni della sanità della nostra regione non può essere che apprezzato - dicono dall'Alternativa - Fra i meriti che gli si possono riconoscere c'è sicuramente quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini dando un segnale concreto di interessamento. L'iniziativa, tuttavia, presenta anche dei limiti che è bene evidenziare. Il limite più grosso, a nostro avviso, è ravvisabile nel fatto che esso sia un tentativo di "controllo" e "contenimento" dei problemi e non di un loro effettivo superamento. Si prenda il caso di Andria. Nel suo giro all'ospedale Bonomo l'Assessore Gentile ha riscontrato diverse deficienze che, sicuramente, avrà notato ed annotato e alle quali proverà a porre rimedio. Ora tali deficienze e le possibili relative soluzioni, erano già state portate all'attenzione dalla commissione sanitaria cittadina formata da consiglieri e da tecnici che in quell'ospedale lavorano da anni. Se sia più conveniente utilizzare dei fondi per acquistare un nuovo macchinario, o utilizzarli per assumere (o stabilizzare) nuovo personale ausiliario o paramedico, ai fini di un miglior funzionamento di tutta la macchina ospedaliera, difficilmente potrà saperlo l'Assessore dopo una visita, è più probabile che ne abbia idea chi è immerso in quella realtà da sempre».
Ma nel panorama politico regionale, gli interventi non si contano ed è il vice Presidente regionale nonchè Presidente del Consiglio Comunale di Andira, Nino Marmo (Pdl), a lanciare un appello per le imminenti nuove assunzioni in sanità: «La possibilità di effettuare, finalmente, nuove assunzioni per il Sistema Sanitario Regionale non può non comportare l'esigenza di garantire procedure trasparenti - dice Marmo - A tal riguardo la Regione si dotò, ad iniziativa del gruppo consiliare di An guidato da Roberto Ruocco, di una legge (n.15 del 20 giugno 2008) sulla trasparenza degli atti della Regione stessa che, all'art. 15 e seguenti, prevede procedure e criteri di nomina delle commissioni giudicatrici che garantiscano la massima regolarità ed imparzialità delle operazioni concorsuali. Nella legge era compresa la registrazione audio-visiva del sorteggio e delle prove e della loro effettuazione ad opera dei candidati. Bisogna applicare la Legge Ruocco per non lasciare nessun tipo di dubbio».
Il ritorno è, tuttavia, immediatamente al territorio ed all'Ospedale "Bonomo" di Andria. Questa volta gli interventi si susseguono ora dopo ora. In particolare, Salvatore Pistillo dell'UGL Giovani, parla di «ispezioni fini a se stesse» e «chiara la totale negligenza dei palazzi del potere regionali». Lo stesso Pistillo, quindi, si interroga sul diritto alla salute e sulla necessità di intervenire nel nosocomio andriese: «I macchinari, la pavimentazione, il personale, lo spazio e il chiaro diritto alla salute vengono meno e l'art. 32 della Costituzione è molto chiaro e senza dubbio, non rispettato dalla Giunta Vendola - continua Pistillo - Tutte le agevolazioni, le rassicurazioni, la riqualificazione e la sistemazione di alcune aree della struttura ospedaliera sono state solo semplici parole, che mai finora hanno trovato riscontro pratico. L'UGL Giovani Bat vuole far sentire la propria voce a tutela di un servizio cittadino e provinciale, affinché questo territorio non sia discriminato e venga considerato in egual maniera ad altri edifici ospedalieri della Regione».
Poi c'è il Movimento Politico de "L'Alternativa" di Andria, all'opposizione in consiglio comunale e per cui il tema sanità è di estrema importanza: «Il tentativo della Gentile, quello di una ricognizione generale ed effettiva delle condizioni della sanità della nostra regione non può essere che apprezzato - dicono dall'Alternativa - Fra i meriti che gli si possono riconoscere c'è sicuramente quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini dando un segnale concreto di interessamento. L'iniziativa, tuttavia, presenta anche dei limiti che è bene evidenziare. Il limite più grosso, a nostro avviso, è ravvisabile nel fatto che esso sia un tentativo di "controllo" e "contenimento" dei problemi e non di un loro effettivo superamento. Si prenda il caso di Andria. Nel suo giro all'ospedale Bonomo l'Assessore Gentile ha riscontrato diverse deficienze che, sicuramente, avrà notato ed annotato e alle quali proverà a porre rimedio. Ora tali deficienze e le possibili relative soluzioni, erano già state portate all'attenzione dalla commissione sanitaria cittadina formata da consiglieri e da tecnici che in quell'ospedale lavorano da anni. Se sia più conveniente utilizzare dei fondi per acquistare un nuovo macchinario, o utilizzarli per assumere (o stabilizzare) nuovo personale ausiliario o paramedico, ai fini di un miglior funzionamento di tutta la macchina ospedaliera, difficilmente potrà saperlo l'Assessore dopo una visita, è più probabile che ne abbia idea chi è immerso in quella realtà da sempre».