Politica
Salvini attacca la Puglia: «I morti non sono serviti a far adeguare il trasporto su ferro»
Replica dell'assessore Giannini: «Prima di parlare, lasciandosi andare nelle sue consuete operazioni di sciacallaggio, è meglio che le notizie le legga con più attenzione»
Andria - sabato 20 giugno 2020
«Neppure 23 morti e 57 feriti hanno convinto la Regione Puglia ad adeguare la sicurezza delle infrastrutture su ferro. A quattro anni dal disastro tra Andria e Corato, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie conferma che tutto è ancora in corso di adeguamento. Nessun rispetto per i morti e i pendolari pugliesi, la Regione non muove un dito». Con queste parole il leader della Lega, ed ex ministro del Governo gialloverde, Matteo Salvini, ha commentato la relazione preliminare sulla sicurezza ferroviaria pubblicata da Ansf.
Ma non ha tardato la risposta della Regione Puglia, che attraverso l'assessore regionale ai trasporti Giovanni Giannini ha sottolineato quanto fatto in questi anni. «È dal 2013 che la Regione Puglia investe, stanziando 83 milioni di euro, nei sistemi di sicurezza per la circolazione ferroviaria. Il dossier dell'Agenzia Nazionale da infatti atto che tra le 5 gestioni più virtuose italiane ce ne sono due pugliesi: la Ferrotramviaria che ha completato l'attrezzaggio della linea al 78% e le Ferrovie del Gargano, il cui completamento è al 100%. La censura dell'Agenzia è invece indirizzata ai 7 operatori che non hanno ancora attrezzato con i sistemi di controllo della marcia del treno, un solo chilometro di linea. La Regione ha il compito di mettere a disposizione le risorse: i tempi di attuazione sono determinati dai soggetti attuatori. Appare quindi veramente incredibile addebitare le responsabilità dei ritardi alla politica. Vale la pena ricordare che i tempi di approvazione dei progetti ferroviari hanno tempi lunghi che incidono notevolmente sui tempi di realizzazione. Prima di parlare, lasciandosi andare nelle sue consuete operazioni di sciacallaggio, è meglio che le notizie le legga con più attenzione, evitando interventi fuorvianti e discorsivi».
Ma non ha tardato la risposta della Regione Puglia, che attraverso l'assessore regionale ai trasporti Giovanni Giannini ha sottolineato quanto fatto in questi anni. «È dal 2013 che la Regione Puglia investe, stanziando 83 milioni di euro, nei sistemi di sicurezza per la circolazione ferroviaria. Il dossier dell'Agenzia Nazionale da infatti atto che tra le 5 gestioni più virtuose italiane ce ne sono due pugliesi: la Ferrotramviaria che ha completato l'attrezzaggio della linea al 78% e le Ferrovie del Gargano, il cui completamento è al 100%. La censura dell'Agenzia è invece indirizzata ai 7 operatori che non hanno ancora attrezzato con i sistemi di controllo della marcia del treno, un solo chilometro di linea. La Regione ha il compito di mettere a disposizione le risorse: i tempi di attuazione sono determinati dai soggetti attuatori. Appare quindi veramente incredibile addebitare le responsabilità dei ritardi alla politica. Vale la pena ricordare che i tempi di approvazione dei progetti ferroviari hanno tempi lunghi che incidono notevolmente sui tempi di realizzazione. Prima di parlare, lasciandosi andare nelle sue consuete operazioni di sciacallaggio, è meglio che le notizie le legga con più attenzione, evitando interventi fuorvianti e discorsivi».