Eventi e cultura
Sabato sera al Festival: l'ex Macello apre le porte ad un fuori programma
Ingresso gratuito all'Officina San Domenico per "Project Mercury" in prima regionale
Andria - sabato 2 settembre 2017
Comunicato Stampa
Prosegue con la decima giornata del Festival Castel dei Mondi il percorso artistico tra performance e spettacoli teatrali.
Per sabato 2 settembre il palinsensto prevede, alle ore 20 presso l'auditorium ex Macelli Comunali, il fuori programma "Castel del Monte: nuove indagini sull'ipotesi funzionale del monumento". Si tratta di un docufilm a cura di Giuseppe Fallacara e Ubaldo Occhionegro.
Il documentario Castel del Monte: Nuove Indagini sull'ipotesi funzionale del Monumento, curato dai ricercatori Giuseppe Fallacara e Ubaldo Occhionegro, raccoglie e condensa nove anni di indagini condotte all'interno del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura del Politecnico di Bari, sulla reale destinazione funzionale del più rappresentativo edificio Federiciano, simbolo della Puglia nel Mondo. Il video, prodotto grazie al supporto del Lions Club Castel del Monte Host, ripercorre questo lungo ed avvincente percorso di ricerca che, negli ultimi anni, ha riaperto il dibattito sul Monumento e gettato nuova luce sulla sua origine nel tentativo di rispondere alle numerose incognite che si celano dietro le sue mura ottagonali: quale è stata la sua reale funzione? Perché è stato costruito in quel particolare luogo, isolato da centri urbani? Perché tanta perfezione geometrica, ricercatezza architettonica e ricchezza di materiali per un castello difensivo? Partendo dagli approfonditi rilievi architettonici dell'edificio, grazie all'apporto di numerosi studiosi di varie discipline ed indagini scientifiche mai eseguite prima, il docufilm accompagna lo spettatore nei meandri della storia e dell'architettura celata nelle pietre, fino a disvelarne i segreti e ricostruirne la facies attraverso l'uso della realtà virtuale secondo l'innovativa ipotesi formulata dai due ricercatori. Il Castello viene "riscoperto" come uno dei più straordinari edifici mai realizzati nel Medioevo, attraverso una visione che coniuga finalmente la forma geometrica, i caratteri architettonici e funzionali, la filosofia illuminata di Federico II di Svevia e la sua cultura rivolta al mondo arabo, ricollegando gli impianti nascosti nel suo interno alla presenza dell'acqua. Il documentario è diviso in due sezioni: la prima parte riguarda l'ipotesi funzionale su Castel del Monte, mentre la seconda contiene un suggestivo approfondimento sulle possibili connessioni tra il monumento e l'enigmatico (e a tutt'oggi indecifrato) manoscritto di Voynich
Si prosegue alle 21.45 con la prima regionale, "Project Mercury" di "OHT | Office for a human theatre": Sara e Chiara si allenano per diventare astronaute e affrontare quella che, a tutti gli effetti, sarà un'odissea spaziale. L'incapacità di affermarsi è latente in ogni loro gesto e parola, eppure non demordono e lottano per conquistare la loro porzione di spazio. È la loro totale assenza di cinismo a trasformare un asettico studio fotografico nello spazio siderale e a mettere lo spettacolo in bilico fra essere un'illusione e un vero viaggio intergalattico. A partire da Mercury 13, il fallimentare progetto americano per mandare tredici donne nello spazio, lo spettacolo indaga le conseguenze emotive di non avere l'opportunità di fare ciò che più si desidera, ciò che più ci si sente capaci e preparati di fare. Quest'impossibilità, simile al non poter esprimere ciò che si sente di essere, ci fa chiedere se in ambito professionale, così come nella vita, conta di più il duro lavoro, l'onestà e la compassione oppure se sia solo una questione di know-how, capacità tecniche e privilegi. Oscillando in quest'interrogativo, lo spettacolo diventa un meccanismo analogico che mette in dialogo le due aspiranti astronaute con James Bond e con la prima trans a essere pubblicata su Playboy. Lo spettacolo si terrà all'Officina San Domenico. L'ingresso è gratuito.
Per sabato 2 settembre il palinsensto prevede, alle ore 20 presso l'auditorium ex Macelli Comunali, il fuori programma "Castel del Monte: nuove indagini sull'ipotesi funzionale del monumento". Si tratta di un docufilm a cura di Giuseppe Fallacara e Ubaldo Occhionegro.
Il documentario Castel del Monte: Nuove Indagini sull'ipotesi funzionale del Monumento, curato dai ricercatori Giuseppe Fallacara e Ubaldo Occhionegro, raccoglie e condensa nove anni di indagini condotte all'interno del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura del Politecnico di Bari, sulla reale destinazione funzionale del più rappresentativo edificio Federiciano, simbolo della Puglia nel Mondo. Il video, prodotto grazie al supporto del Lions Club Castel del Monte Host, ripercorre questo lungo ed avvincente percorso di ricerca che, negli ultimi anni, ha riaperto il dibattito sul Monumento e gettato nuova luce sulla sua origine nel tentativo di rispondere alle numerose incognite che si celano dietro le sue mura ottagonali: quale è stata la sua reale funzione? Perché è stato costruito in quel particolare luogo, isolato da centri urbani? Perché tanta perfezione geometrica, ricercatezza architettonica e ricchezza di materiali per un castello difensivo? Partendo dagli approfonditi rilievi architettonici dell'edificio, grazie all'apporto di numerosi studiosi di varie discipline ed indagini scientifiche mai eseguite prima, il docufilm accompagna lo spettatore nei meandri della storia e dell'architettura celata nelle pietre, fino a disvelarne i segreti e ricostruirne la facies attraverso l'uso della realtà virtuale secondo l'innovativa ipotesi formulata dai due ricercatori. Il Castello viene "riscoperto" come uno dei più straordinari edifici mai realizzati nel Medioevo, attraverso una visione che coniuga finalmente la forma geometrica, i caratteri architettonici e funzionali, la filosofia illuminata di Federico II di Svevia e la sua cultura rivolta al mondo arabo, ricollegando gli impianti nascosti nel suo interno alla presenza dell'acqua. Il documentario è diviso in due sezioni: la prima parte riguarda l'ipotesi funzionale su Castel del Monte, mentre la seconda contiene un suggestivo approfondimento sulle possibili connessioni tra il monumento e l'enigmatico (e a tutt'oggi indecifrato) manoscritto di Voynich
Si prosegue alle 21.45 con la prima regionale, "Project Mercury" di "OHT | Office for a human theatre": Sara e Chiara si allenano per diventare astronaute e affrontare quella che, a tutti gli effetti, sarà un'odissea spaziale. L'incapacità di affermarsi è latente in ogni loro gesto e parola, eppure non demordono e lottano per conquistare la loro porzione di spazio. È la loro totale assenza di cinismo a trasformare un asettico studio fotografico nello spazio siderale e a mettere lo spettacolo in bilico fra essere un'illusione e un vero viaggio intergalattico. A partire da Mercury 13, il fallimentare progetto americano per mandare tredici donne nello spazio, lo spettacolo indaga le conseguenze emotive di non avere l'opportunità di fare ciò che più si desidera, ciò che più ci si sente capaci e preparati di fare. Quest'impossibilità, simile al non poter esprimere ciò che si sente di essere, ci fa chiedere se in ambito professionale, così come nella vita, conta di più il duro lavoro, l'onestà e la compassione oppure se sia solo una questione di know-how, capacità tecniche e privilegi. Oscillando in quest'interrogativo, lo spettacolo diventa un meccanismo analogico che mette in dialogo le due aspiranti astronaute con James Bond e con la prima trans a essere pubblicata su Playboy. Lo spettacolo si terrà all'Officina San Domenico. L'ingresso è gratuito.