Roberto Serino, Andria
Roberto Serino, Andria
Attualità

Roberto Serino vince una borsa di studio in uno dei centri di ricerca più prestigiosi al mondo

Giovane studente, è l'unico pugliese vincitore della borsa di studio con l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)

Roberto Serino, giovane studente andriese a breve vivrà una delle esperienze più incredibili della sua vita. Dopo essersi diplomato al liceo scientifico di Andria, ha continuato i suoi studi tra dubbi e incertezze.

Da quel momento sono trascorsi solo tre anni e Roberto dopo aver conseguito la laurea triennale di ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie al Politecnico di Milano, oggi prosegue, determinato, il suo percorso universitario a un passo dalla magistrale in fisica della particella all'Università di Milano-Bicocca. Il tutto in tempi record.

Ma a rendere ancor più interessante la sua carriera universitaria è senza dubbio l'aver vinto una borsa di studio con l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Una borsa di studio che gli consentirà di vivere un'esperienza formativa in uno dei centri di ricerca sotterranei più grandi al mondo: i laboratori nazionali del Gran Sasso.

Roberto, a soli 23 anni, è riuscito a conquistare la borsa di studio grazie alla sua determinazione nello studio, spinto da una curiosità irrefrenabile ma soprattutto da una grande passione: la fisica.
Solo dieci erano i posti disponibili per la borsa di studio ai laboratori nazionale del Gran Sasso. Roberto si è aggiudica non solo un primato, ovvero di essere stato selezionato tra i dieci in tutta Italia, ma si aggiudica il record di essere l'unico pugliese tra i selezionati.

Un'esperienza che sicuramente segnerà in modo ancor più positivo la sua carriera universitaria. Sperando un giorno di poter proseguire con il dottorato proprio qui a laboratori nazionali del gran sasso, uno dei laboratori più prestigiosi al mondo.

I Laboratori nazionali del Gran Sasso, in sigla LNGS, sono dei laboratori di ricerca, appartenenti all'Istituto nazionale di fisica nucleare, dedicati allo studio della fisica astroparticellare: istituiti nel 1985 ed operativi dal 1987, sono considerati i centri di ricerca sotterranei più grandi e importanti del mondo. I laboratori sono situati ad Assergi, frazione dell'Aquila in Abruzzo.

Il centro costituisce una delle principali strutture per la ricerca scientifica in Italia e collabora in sinergia con gli altri centri dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, con l'Università degli studi dell'Aquila e con il Gran Sasso Science Institute. Nella sua storia ha ospitato numerosi esperimenti e studiosi da tutto il mondo, compresi i premi Nobel per la fisica Barry C. Barish e Carlo Rubbia; attualmente vi operano circa 1 100 studiosi provenienti da 29 paesi diversi

Roberto subito dopo la maturità avevi le idee chiare su cosa fare?
«No in realtà ero molto indeciso. In realtà volevo far fisica e non ingegneria e ho avuto un po' di confusione. Penso un po' come tutti quando alla fine del quinto anno non sanno cosa fare esattamente. Poi ho fatto il test al Politecnico di Milano. In realtà l'ho provato. Il test è abbastanza difficile per entrare e così ho pensato se mi prendono vado al Politecnico altrimenti faccio fisica a Bari. Poi il test è andato bene. L'ho preso come un buon segno. Dopo la triennale in ingegneria, ora sto facendo fisica delle particelle all'università degli studi di Milano Bicocca».

Come procede?
«Ho appena terminato ultimo anno, ora mi tocca scrivere solo la tesi. Ho anticipato i tempi con 9 esami + 2 del secondo conclusi in un anno ora mi resta solo la tesi di laurea. Grazie a questo tempismo ha vinto il bando per il Gran Sasso perché ho accumulato un punteggio alto in termini di crediti formativi»

Quanto durerà questa esperienza?
«Solo tre mesi. Vivrò tre mesi in Abruzzo, dove appunto c'è questo grande centro di ricerca, il più grande al mondo sotterraneo, perché si trova appunto a millecinquecento metri sotto una montagna. Ho fatto un po' di esami in più rispetto agli altri e mi hanno preso per questo perché ho avuto tanti crediti formativi»

Quando inizierai questa esperienza?
«Inizierò questa esperienza a gennaio 2024. Mi sono preso il tempo per prepararmi e lo farò grazie all'aiuto dei miei professori»

Avresti mai immaginato di essere selezionato nel centro di ricerca sotterraneo più grande al mondo?
«Non mi aspettavo tutto questo. I posti in Italia sono 10, dalla Puglia dovrei essere l'unico ad esser preso»

Quali sono le tue emozioni, oggi?
«All'inizio felicissimo, ma allo stesso tempo un po' spaventato perché è una collaborazione internazionale. Ci sono quasi 30 stati, ho paura di non essere "all'altezza"».

Dopo questa esperienza c'è la possibilità di un contratto?
«Dopo c'è il dottorato, che sarebbe il livello più alto d'istruzione. E io vorrei fare il dottorato sempre lì»

Qual è la cosa che più ti lusinga?
«Sicuramente questo tipo di collaborazione perché avrò la possibilità di lavorare con persone che sono in contatto con vari premi Nobel»

Come ha reagito la tua famiglia?
«I miei, così come mio fratello, mi hanno sempre supportato per tutto. Anche quando io ero titubante mi hanno sempre incoraggiato. Al liceo mi avevano presentato solo un'unica possibilità con questo percorso di studio, cioè insegnare. Invece qui ho scoperto che non è esattamente così. Oggi il grazie più grande lo devo ai miei professori, se non fosse per loro oggi non sarei qui perché sono loro che mi hanno formato».

Cosa ti senti di dire a chi come te oggi si trova nella situazione di dover affrontare una scelta, dopo la maturità?
«Dico loro di non fermarsi all'apparenza. Ma semplicemente bisogna essere curiosi perché alla fine non è esattamente l'ambizione che ti spinge ma è proprio la curiosità nel cercare nuove risposte. Il bisogno di cercare la propria verità, essere curioso e farsi le giuste domande. E anche un po' di coraggio. Il passo più spaventoso è stato trasferirmi. Bisogna osare, provare nuove strade poi magari se va male non importa importante averci provato» aggiunge «E ci tengo a dire un'altra cosa. Provengo da una famiglia normale eppure ho potuto studiare in una città considerata da sempre costosissima, come effettivamente lo è: Milano. Ma io non ho mai pagato una residenza a Milano perché ho sempre avuto borse di studio. Quindi a chi pensa di non potersi permettere questo tipo di istruzione, io posso testimoniare che non è così perché in realtà esistono anche in Italia delle agevolazioni e ce sono tante. Non è così difficile come si pensa. Bisogna stare nei tempi con vincoli neanche troppo stringenti. E soprattutto bisogna informarsi, perché se ti informi bene ti rendi conto che non è così non è impossibile» e infine conclude « Mi piacerebbe che chi mi leggesse in generale sapesse che non bisogna limitarsi per motivi economici o robe del genere perché in Italia le possibilità ci sono, basta osare»
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