Cronaca
Ritardi nei lavori allo stadio Sant'Angelo dei Ricchi di Andria
Disagi e maggiori spese per le 5 società di calcio giovanile costrette ad emigrare
Andria - martedì 24 settembre 2024
7.05 Comunicato Stampa
Sta per partire la stagione del calcio giovanile con all'orizzonte un grosso problema legato alla struttura dello stadio "Sant'Angelo dei Ricchi". I ritardi dei lavori di rifacimento della pista di atletica della struttura sportiva andriese, comportano l'impossibilità di utilizzo del rettangolo verde di calcio. Sta di fatto che i campionati agonistici partono il 6 ottobre e per 16 squadre appartenenti a 5 società locali, non ci sarà la possibilità di utilizzare la struttura per gli allenamenti e per le partite ufficiali.
Un ostacolo del genere comporta un esborso economico notevole per i sodalizi, che operano nel calcio giovanile e che devono fare i salti mortali per far quadrare i conti. Un problema che va ad incidere prepotentemente sui bilanci societari, condizionando l'attività fino alla fine della stagione agonistica.
«Non è concepibile un ritardo così evidente nei lavori iniziati il 20 maggio e che dovevano essere consegnati il 20 settembre – scrivono all'unisono i rappresentanti delle società calcistiche andriesi della Fidelis Andria, Football Academy, Pgs Don Bosco, Icaro e Virtus Andria -. Solo dopo le nostre sollecitazioni abbiamo ricevuto notizia, che lo stadio potrebbe essere completato e riutilizzato solo per la fine del mese di ottobre. In pratica i nostri ragazzi per un mese (si spera) dovranno andare girando per le città della provincia, alla ricerca di campi di allenamento e dei campi dove disputare le partite di campionato».
«Una situazione del genere andrà a gravare in maniera determinante sulle casse delle singole realtà calcistiche, che lo ricordiamo, operano tra mille difficoltà solo per regalare sport e divertimento ai ragazzi della città. Stiamo parlando di un movimento che riguarda circa 400 giovani calciatori, ed è per questo che sale ancor di più la rabbia nel vedere il disinteresse dell'amministrazione comunale sull'andamento di lavori, che procedono a rilento e che dovevano essere completati già a metà settembre – aggiungono i rappresentanti delle cinque società calcistiche andriesi -. A Palazzo di città sapevano dell'inizio dei nostri campionati, ma nessuno si è mosso per evitare il nascere del problema. E' assoluta mancanza di rispetto verso chi si adopera per dare agli adolescenti andriesi la possibilità di fare sport, coltivando il sogno di diventare calciatori. E' il momento di muoversi, per sollecitare la conclusione dei lavori, altrimenti a fine ottobre staremo ancora qui a parlare di ulteriori ritardi».
Un ostacolo del genere comporta un esborso economico notevole per i sodalizi, che operano nel calcio giovanile e che devono fare i salti mortali per far quadrare i conti. Un problema che va ad incidere prepotentemente sui bilanci societari, condizionando l'attività fino alla fine della stagione agonistica.
«Non è concepibile un ritardo così evidente nei lavori iniziati il 20 maggio e che dovevano essere consegnati il 20 settembre – scrivono all'unisono i rappresentanti delle società calcistiche andriesi della Fidelis Andria, Football Academy, Pgs Don Bosco, Icaro e Virtus Andria -. Solo dopo le nostre sollecitazioni abbiamo ricevuto notizia, che lo stadio potrebbe essere completato e riutilizzato solo per la fine del mese di ottobre. In pratica i nostri ragazzi per un mese (si spera) dovranno andare girando per le città della provincia, alla ricerca di campi di allenamento e dei campi dove disputare le partite di campionato».
«Una situazione del genere andrà a gravare in maniera determinante sulle casse delle singole realtà calcistiche, che lo ricordiamo, operano tra mille difficoltà solo per regalare sport e divertimento ai ragazzi della città. Stiamo parlando di un movimento che riguarda circa 400 giovani calciatori, ed è per questo che sale ancor di più la rabbia nel vedere il disinteresse dell'amministrazione comunale sull'andamento di lavori, che procedono a rilento e che dovevano essere completati già a metà settembre – aggiungono i rappresentanti delle cinque società calcistiche andriesi -. A Palazzo di città sapevano dell'inizio dei nostri campionati, ma nessuno si è mosso per evitare il nascere del problema. E' assoluta mancanza di rispetto verso chi si adopera per dare agli adolescenti andriesi la possibilità di fare sport, coltivando il sogno di diventare calciatori. E' il momento di muoversi, per sollecitare la conclusione dei lavori, altrimenti a fine ottobre staremo ancora qui a parlare di ulteriori ritardi».