Commento
Ripensando a quel 12 luglio 2016 -12 luglio 2020: "Fermiamoci un attimo"
Una breve riflessione del referente del Centro Igino Giordani di Andria, Gino Piccolo
Andria - domenica 12 luglio 2020
9.58
Ripensando a quel 12 luglio 2016 – 12 luglio 2020 – Fermiamoci un attimo
"Quando si è conosciuto il dolore" di Chiara Lubich
Quando si è conosciuto il dolore in tutte le sue sfumature più atroci, nelle angosce più varie, e i son tese le mani a Dio in mute strazianti implorazioni, in sommesse grida di aiuto; quando si è bevuto il fondo del calice e si è offerta a Dio, per giorni e per anni, la propria croce, confusa con la sua, che la valorizza divinamente, allora Dio ha pietà di noi e ci accoglie nella sua unione.
E' il momento in cui dopo aver sperimentato il valore unico del dolore, dopo aver creduto all'economia della croce ed averne visto gli effetti benefici, Iddio mostra in forma più alta e nuova qualcosa che vale più ancora del dolore. E' l'amore agli altri in forma di misericordia, l'amore che fa allargare cuore e braccia ai miserabili, ai peccatori pentiti, ai pezzenti, agli straziati dalla vita. Un amore che sa accogliere il prossimo sviato, amico, fratello o sconosciuto e lo perdona infinite volte.
L'Amore che fa più festa a un peccatore che torna che a mille giusti, e presta a Dio intelligenza e beni per permettergli di dimostrare al figliol prodigo la felicità per il suo ritorno.
Un amore che non misura e non sarò misurato.
Gennaro Piccolo
"Quando si è conosciuto il dolore" di Chiara Lubich
Quando si è conosciuto il dolore in tutte le sue sfumature più atroci, nelle angosce più varie, e i son tese le mani a Dio in mute strazianti implorazioni, in sommesse grida di aiuto; quando si è bevuto il fondo del calice e si è offerta a Dio, per giorni e per anni, la propria croce, confusa con la sua, che la valorizza divinamente, allora Dio ha pietà di noi e ci accoglie nella sua unione.
E' il momento in cui dopo aver sperimentato il valore unico del dolore, dopo aver creduto all'economia della croce ed averne visto gli effetti benefici, Iddio mostra in forma più alta e nuova qualcosa che vale più ancora del dolore. E' l'amore agli altri in forma di misericordia, l'amore che fa allargare cuore e braccia ai miserabili, ai peccatori pentiti, ai pezzenti, agli straziati dalla vita. Un amore che sa accogliere il prossimo sviato, amico, fratello o sconosciuto e lo perdona infinite volte.
L'Amore che fa più festa a un peccatore che torna che a mille giusti, e presta a Dio intelligenza e beni per permettergli di dimostrare al figliol prodigo la felicità per il suo ritorno.
Un amore che non misura e non sarò misurato.
Gennaro Piccolo