La sede della ASL di Via Fornaci
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Cronaca

Ripartono le assunzioni nella Sanità in Puglia: manca la ASL BT

L'azienda sanitaria provinciale ha avuto un saldo negativo nel bilancio 2012

E' il saldo negativo nel bilancio 2012 per la spesa del personale della Asl Bat, nonché proprio la seconda maggior quota di bilancio per il personale nella Regione Puglia, ad aver escluso l'azienda sanitaria provinciale dal piano di assunzioni in sanità approvato due giorni fa dalla Giunta Regionale della Puglia. In una prima delibera adottata, infatti, sulle 703 assunzioni previste, la ASL BT ne avrebbe raccolte 21, ma la Regione ha successivamente scelto di destinarli altrove, ed in particolare in favore dell'area ionica che, secondo l'assessore al Welfare Elena Gentile «è stata taglieggiata nel passato certamente non recente e a cui restituiamo dignità in uno alla opportunità di fronteggiare le emergenze epidemiologiche a tutti ovviamente note».

In totale in Puglia, dopo la fine del piano di rientro per la Sanità, i nuovi operatori sanitari che saranno in corsia, sono 1148 per effetto delle due distinte delibere approvate dalla Regione: «Nel prossimo mese di maggio si aprirà un'ulteriore finestra che ci consentirà di assumere non meno di 800 ulteriori operatori - ha detto la Gentile - E' evidente che l'intero piano va sottoposto ad una più attenta riflessione per calibrare meglio su ciascun territorio le scelte compiute per aggiornarle alla domanda di servizi legittimamente posta, per eliminare ridondanze in alcuni casi presenti». Nel corso degli anni, e cioè da quando la Puglia è stata amministrata con Piano di Rientro, si sono persi circa 5mila addetti, tra medici ed infermieri: «La Asl Bat - ha concluso la Gentile - dovrà attendere il prossimo turno e che è già inserita nei prossimi appuntamenti della seconda fase del piano».

Molto soddisfatto anche il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: «Per noi è la fine di un incubo, il piano di rientro è stata una prigione per la Puglia, vivere cioè sotto il controllo vessatorio delle regole che, per la violazione del Patto di stabilità, ci impedivano di dare una riposta ai bisogni assistenziali dei pugliesi e degli ammalati. Abbiamo scelto con lo sguardo rivolto alle necessità degli ammalati, guardando le discipline che hanno carenza di organico. La Puglia ha cominciato con investire soprattutto su radiologi, rianimatori, cardiologi, ma anche psichiatri e neuropsichiatri infantili. Abbiamo guardato – ha concluso Vendola - a tutti i buchi che ci sono nella coperta e abbiamo cercato di dare delle risposte utili per questa terra». Le note negative, tuttavia, arrivano dalla stessa maggioranza e dai rappresentati territoriali della BAT.

Il primo è stato il barlettano Caracciolo, consigliere del Partito Democratico, che ha precisato alcuni aspetti: «Utile ricordare le deroghe concesse dalla Regione anche alla Asl Bt al divieto di assunzione che ha consentito di inserire in organico un anestesista, due cardiologi e dieci infermieri. Restano attivi i bandi per la mobilità extraregionale, con i quali si potrà già provvedere alle immediate assunzioni tramite le graduatorie. Ci auguriamo, come territorio della Bat - ha concluso Caracciolo - di superare la fase di stallo che ci vede penalizzati e la buona notizia per la Puglia suona quasi beffarda per il nostro territorio escluso. Un sistema di regole complesso e sovraordinato, di cui la politica è solo la parte più esposta. Questo ci impedisce di dare una risposta ai bisogni assistenziali della nostra provincia, di dare nuova linfa agli ospedali e di potenziare la medicina generale, ma l'impegno resta elevatissimo per la seconda fase di assunzioni».

Molto duro, invece, Franco Pastore, consigliere barlettano del PSI: «Così ci ritroviamo col numero di posti letto più basso, con alcuni ospedali chiusi senza che i servizi territoriali abbiano sostituito come dovuto i nosocomi e con le assunzioni bloccate. Io non so in base a quali criteri si siano distribuite le centinaia di assunzioni previste, circa 800, ma di sicuro non si è tenuto conto di quello elementare di equità e proporzione. Insomma neppure l'asettica logica dei numeri conforta la decisione di privare la Asl Bt della possibilità di assumere personale sanitario. Io ritengo che non ci possano essere primi e secondi tempi in queste faccende, trovo illegittimo che i cittadini di una parte di Puglia debbano usufruire in ritardo, se mai accadrà, di un provvedimento la cui ricaduta riguarda uno dei diritti fondamentali, quello alla salute. Tutta la Puglia ha bisogno di fortificare le sue dotazioni organiche in sanità».
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