Politica
Riordino sanità, la Bat avrà il nuovo ospedale di Andria
Il consigliere Marmo (Fi): «Sarà un polo di secondo livello»
Andria - martedì 20 settembre 2016
15.23 Comunicato Stampa
Buone notizie, anche se in prospettiva, per la provincia di Barletta-Andria.Trani dopo la due giorni di riunione della commissione Regionale Sanità. A spiegarlo è il consigliere regionale Nino Marmo (Forza Italia). «Portiamo a casa - dice Marmo - con serenità e fiducia nella parola dei nostri interlocutori, l'impegno tecnico del direttore Gorgoni e quello politico del governatore Emiliano, che il nuovo Ospedale di Andria si farà e che sarà un polo di secondo livello, atto ad accogliere l'utenza ordinaria dei nosocomi di Andria, Trani, Canosa e Bisceglie - destinati a chiusura o a riconversione - e quella più territorialmente allargata legata all'offerta dell'emergenza-urgenza».
L'esponente in Consiglio regionale precisa che «solo questa concreta prospettiva - quella cioè di un nuovo e moderno Ospedale con un bacino tra i quattrocentomila ed i seicentomila utenti - può consentirci di ingoiare l'amaro boccone di un Piano di Riordino che allo stato non prevede, tra Foggia e Bari, nessun hub di secondo livello, con evidente penalizzazione della provincia di Barletta-Andria-Trani».
«Restiamo dunque in fiduciosa attesa - prosegue - dell'annunciato vertice romano tra il ministro della Sanità, Lorenzin, ed il dottoe Gorgoni, perché si comincino a mettere dei punti fermi e sicuri per avviare finalmente la fase di progettazione del nuovo ospedale. Nel frattempo però non trascuriamo il fatto che il Bonomo di Andria debba arrivare in salute, e non azzoppato, al traguardo finale. Ecco perché segnaliamo con favore l'accoglimento in sede di Commissione di alcuni nostri emendamenti, che portano alla conferma del servizio di Emodinamica in seno alla Cardiologia; della Chirurgia Plastica come modulo della Chirurgia Generale; di un servizio di Oculistica e di un ambulatorio fisso di Otorino; al mantenimento della Neuroradiologia; oltre alla possibilità di introdurre nuove discipline quali la chirurgia maxillo-facciale, toracica o vascolare, attraverso una panificazione organizzativa in convenzione con il Policlinico di Bari o gli Ospedali Riuniti di Foggia».
Marmo conclude dicendo che «su un tema così sensibile come la salute dei cittadini, non siamo più disposti ad abbassare la guardia, per cui monitoreremo costantemente l'operato del Governo regionale e le risposte concrete agli impegni oggi solennemente assunti».
L'esponente in Consiglio regionale precisa che «solo questa concreta prospettiva - quella cioè di un nuovo e moderno Ospedale con un bacino tra i quattrocentomila ed i seicentomila utenti - può consentirci di ingoiare l'amaro boccone di un Piano di Riordino che allo stato non prevede, tra Foggia e Bari, nessun hub di secondo livello, con evidente penalizzazione della provincia di Barletta-Andria-Trani».
«Restiamo dunque in fiduciosa attesa - prosegue - dell'annunciato vertice romano tra il ministro della Sanità, Lorenzin, ed il dottoe Gorgoni, perché si comincino a mettere dei punti fermi e sicuri per avviare finalmente la fase di progettazione del nuovo ospedale. Nel frattempo però non trascuriamo il fatto che il Bonomo di Andria debba arrivare in salute, e non azzoppato, al traguardo finale. Ecco perché segnaliamo con favore l'accoglimento in sede di Commissione di alcuni nostri emendamenti, che portano alla conferma del servizio di Emodinamica in seno alla Cardiologia; della Chirurgia Plastica come modulo della Chirurgia Generale; di un servizio di Oculistica e di un ambulatorio fisso di Otorino; al mantenimento della Neuroradiologia; oltre alla possibilità di introdurre nuove discipline quali la chirurgia maxillo-facciale, toracica o vascolare, attraverso una panificazione organizzativa in convenzione con il Policlinico di Bari o gli Ospedali Riuniti di Foggia».
Marmo conclude dicendo che «su un tema così sensibile come la salute dei cittadini, non siamo più disposti ad abbassare la guardia, per cui monitoreremo costantemente l'operato del Governo regionale e le risposte concrete agli impegni oggi solennemente assunti».