Territorio
Rifiuti: la Regione ha stoppato la raccolta differenziata per l'Aro 1 Bat. Ora non si sa dove conferirla
Preoccupazione dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia e Direzione Italia Congedo, Zullo, Ventola, Manca e Perrini
BAT - martedì 16 luglio 2019
15.06
Stop alla raccolta differenziata differenziata: "Ennesimo fallimento delle politiche di Emiliano".
Ecco la dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d'Italia e Direzione Italia (Erio Congedo, Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini).
"Ancora una volta il presidente Michele Emiliano si contraddistingue per incapacità nella gestione dei rifiuti, ad esempio in zona Aro 7 Lecce e Aro 1 Bat (quindi Barletta, Bisceglie e Trani e non al momento l'Aro 2 Bat ovvero quello di Andria, dove la situazione è normale n.d.r.) dove - notizia di oggi- la Regione ha stoppato la differenziata e, di conseguenza, non si sa dove conferirla. A pagare le conseguenze dell'ennesimo disservizio saranno i cittadini, che rischiano di veder aumentare la Tari a fronte degli sbandierati proclami sulla raccolta differenziata e delle autoreferenziali campagne comunicative.
Abbiamo dunque la conferma dell'incapacità dei governi regionali degli ultimi anni di realizzare un sistema di impianti in grado di assicurare la chiusura del ciclo dei rifiuti, con la conseguente impossibilità di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata spinta fissati dalla Regione e del relativo smaltimento con un ingente esborso in termini di tasse a carico dei cittadini"
Ecco la dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d'Italia e Direzione Italia (Erio Congedo, Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini).
"Ancora una volta il presidente Michele Emiliano si contraddistingue per incapacità nella gestione dei rifiuti, ad esempio in zona Aro 7 Lecce e Aro 1 Bat (quindi Barletta, Bisceglie e Trani e non al momento l'Aro 2 Bat ovvero quello di Andria, dove la situazione è normale n.d.r.) dove - notizia di oggi- la Regione ha stoppato la differenziata e, di conseguenza, non si sa dove conferirla. A pagare le conseguenze dell'ennesimo disservizio saranno i cittadini, che rischiano di veder aumentare la Tari a fronte degli sbandierati proclami sulla raccolta differenziata e delle autoreferenziali campagne comunicative.
Abbiamo dunque la conferma dell'incapacità dei governi regionali degli ultimi anni di realizzare un sistema di impianti in grado di assicurare la chiusura del ciclo dei rifiuti, con la conseguente impossibilità di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata spinta fissati dalla Regione e del relativo smaltimento con un ingente esborso in termini di tasse a carico dei cittadini"