Cronaca
Rifiuti abbandonati e lacrime di coccodrillo
Questo succede tra via Canosa e Madonna dei Miracoli, passando per San Valentino
Andria - martedì 4 settembre 2018
Alla nostra redazione continuano a giungere quasi quotidianamente, da parte di alcuni cittadini, le segnalazioni di rifiuti abbandonati. Lo scenario cambia in base ai luoghi ma i soggetti sono sempre gli stessi, è sempre ugualmente agghiaccianti. Divani cannibalizzati, cartoni, secchi di plastica, tavole di compensato, residui di banchetti, scarti di edilizia lastre con qualche immancabile elemento di eternit e chi più ne ha più ne metta (senza porre limiti alla fantasia!) si accumulano ai margini delle strade diffondendo fragranze maleodoranti.
Quello che vedete nelle immagini succede oggi in contrada Zagaria, sulla strada che da via Canosa porta al Santuario della Madonna dei Miracoli, costeggiando il quartiere San Valentino, dove secondo le testimonianze dei cittadini i rifiuti sostano da tempo, aumentando di giorno in giorno. Ma tale problematica è generalizzata e molto diffusa in tutte le periferie cittadine, dove è evidentemente più semplice abbandonare i propri residui lontano da occhi indisturbati; luoghi di nessuno scambiate per discariche sostitutive, a patto che siano lontane dalle proprie abitazioni.
«Questo è lo spettacolo a cui abbiamo assistito stamattina – scrive indignata una cittadina su Facebook-. Provo a pubblicarle sperando di suscitare in chi guarderà queste immagini la stessa indignazione che abbiamo provato noi percorrendo questa strada. Cosa spinge un cittadino andriese, ben vestito, profumato, alla moda, ad abbandonare i rifiuti in questo modo? Furbizia e senso di onnipotenza? Io direi ignoranza e stupidità. Vorrei farvi notare che in una delle foto si vede il retro di una scuola elementare che dista appena qualche centinaio di metri. Questi bambini sono cittadini di serie D? Come possono educarsi al bello e alla civiltà se dalla finestra, a breve, vedranno questo scempio? E vogliamo parlare della loro salute? A giorni alterni l'odore acre delle fiamme, che dovrebbero coprire il misfatto, si fa sentire. Bisogna cominciare a fare qualcosa. L'indifferenza e l'inciviltà non creano i presupposti di una città che vuole crescere e migliorare».
I residenti sono stanchi di vivere in queste condizioni e si alza corale la loro denuncia; molti sono invece gli altri cittadini che, tra un caffè e una chiacchiera da bar, lamentano la sporcizia della città e l'aumento della tassa sui rifiuti. Diventa lecito chiedersi, a questo punto, se tutta questa situazione sia interamente addebitabile a quei pochi cittadini che restano in silenzio in merito alla questione. Viene da pensare che si possa talvolta trattare di lacrime da coccodrillo di chi, tra una chiacchiera e una lamentela, fuma una sigaretta la cui cicca sarà gettata per terra.
Cittadini,rispettate la vostra città come se fosse casa vostra. Risulta evidente che non solo il senso civico o il rispetto dell'ambiente sono qui tirati in causa, ma anche il rispetto delle leggi. Infatti, secondo la normativa in vigore, il cittadino che abbia abbandonato rifiuti sarà soggetto ad una sanzione amministrativa che va da un minimo di 300 ad un massimo di 3 mila euro. Oltre alla totale irrisione delle norme, molta strada c'è da fare in quanto a senso civico e amor della propria città.
Quello che vedete nelle immagini succede oggi in contrada Zagaria, sulla strada che da via Canosa porta al Santuario della Madonna dei Miracoli, costeggiando il quartiere San Valentino, dove secondo le testimonianze dei cittadini i rifiuti sostano da tempo, aumentando di giorno in giorno. Ma tale problematica è generalizzata e molto diffusa in tutte le periferie cittadine, dove è evidentemente più semplice abbandonare i propri residui lontano da occhi indisturbati; luoghi di nessuno scambiate per discariche sostitutive, a patto che siano lontane dalle proprie abitazioni.
«Questo è lo spettacolo a cui abbiamo assistito stamattina – scrive indignata una cittadina su Facebook-. Provo a pubblicarle sperando di suscitare in chi guarderà queste immagini la stessa indignazione che abbiamo provato noi percorrendo questa strada. Cosa spinge un cittadino andriese, ben vestito, profumato, alla moda, ad abbandonare i rifiuti in questo modo? Furbizia e senso di onnipotenza? Io direi ignoranza e stupidità. Vorrei farvi notare che in una delle foto si vede il retro di una scuola elementare che dista appena qualche centinaio di metri. Questi bambini sono cittadini di serie D? Come possono educarsi al bello e alla civiltà se dalla finestra, a breve, vedranno questo scempio? E vogliamo parlare della loro salute? A giorni alterni l'odore acre delle fiamme, che dovrebbero coprire il misfatto, si fa sentire. Bisogna cominciare a fare qualcosa. L'indifferenza e l'inciviltà non creano i presupposti di una città che vuole crescere e migliorare».
I residenti sono stanchi di vivere in queste condizioni e si alza corale la loro denuncia; molti sono invece gli altri cittadini che, tra un caffè e una chiacchiera da bar, lamentano la sporcizia della città e l'aumento della tassa sui rifiuti. Diventa lecito chiedersi, a questo punto, se tutta questa situazione sia interamente addebitabile a quei pochi cittadini che restano in silenzio in merito alla questione. Viene da pensare che si possa talvolta trattare di lacrime da coccodrillo di chi, tra una chiacchiera e una lamentela, fuma una sigaretta la cui cicca sarà gettata per terra.
Cittadini,rispettate la vostra città come se fosse casa vostra. Risulta evidente che non solo il senso civico o il rispetto dell'ambiente sono qui tirati in causa, ma anche il rispetto delle leggi. Infatti, secondo la normativa in vigore, il cittadino che abbia abbandonato rifiuti sarà soggetto ad una sanzione amministrativa che va da un minimo di 300 ad un massimo di 3 mila euro. Oltre alla totale irrisione delle norme, molta strada c'è da fare in quanto a senso civico e amor della propria città.