
Attualità
Ricordando Andria e le serate dell'adolescenza: un gruppo di amici si ritrova dopo quarant'anni
Viale Crispi e via Regina Margherita quando non erano aree pedonali e ci si riuniva, ieri come oggi per condividere emozioni
Andria - sabato 29 marzo 2025
4.46
Dopo quarant'anni ritrovarsi per condividere emozioni e ricordi legati all'adolescenza, ad una gioventù vissuta tra le mode ed i miti di un tempo, forse non troppo lontano ma sicuramente diverso da quello odierno.
E' stato questo il lietmotiv di un incontro tra amici, che qualche sera fa, dopo alcuni decenni, si sono ritrovati per una cena ricca di tante emozioni. Non più i ragazzi di quando si sono conosciuti a scuola o in comitiva, ma ancora giovani nello spirito, sia pure con quella maturità di chi è oggi é madre e padre di adolescenti che si cimentano con le asperità della vita attuale.
Cappuccini, come viale Crispi e via Regina Margherita erano ieri come oggi le location cittadine dove ritrovarsi, per scambiarsi magari qualche parola non detta all'uscita dalle lezioni o rivedersi e parlarsi con tranquillità, lontano dalla confusione, perché non andava di parlare al telefono di casa, quando i cellulari erano soltanto un sogno e immaginare di possederne uno era solo una chimera. Generazioni passate quando allora, senza connessioni permenenti, il senso dell'amicizia era un legame (forse?!) più forte di oggi.
Luoghi cittadini tanto cari quanto diversi da come lo sono oggi per Nicola Girasole e Isa Porta, per Angelo Catania e Nicla Carnicella, per Luigi Rustico e Mariangela Regano, per Daniela Matera ed Emanuele Porro, come per tante centinaia e centinaia di loro coetanei: intrisi di traffico perenne e di parcheggi sempre colmi di autovetture erano le caratteristiche salienti di chi si intratteneva tra il bar Alba e la galleria appena realizzata di viale Crispi con via Duca degli Abruzzi.
Oggi, rivedere quegli spazi urbani, resi per fortuna più ad dimensione umana fa un certo effetto, come sapere che lì oggi come ieri, nascono amori, passioni e delusioni. E' la vita che inesrorabile, continua a scorrere come un fiume in piena.
E' stato questo il lietmotiv di un incontro tra amici, che qualche sera fa, dopo alcuni decenni, si sono ritrovati per una cena ricca di tante emozioni. Non più i ragazzi di quando si sono conosciuti a scuola o in comitiva, ma ancora giovani nello spirito, sia pure con quella maturità di chi è oggi é madre e padre di adolescenti che si cimentano con le asperità della vita attuale.
Cappuccini, come viale Crispi e via Regina Margherita erano ieri come oggi le location cittadine dove ritrovarsi, per scambiarsi magari qualche parola non detta all'uscita dalle lezioni o rivedersi e parlarsi con tranquillità, lontano dalla confusione, perché non andava di parlare al telefono di casa, quando i cellulari erano soltanto un sogno e immaginare di possederne uno era solo una chimera. Generazioni passate quando allora, senza connessioni permenenti, il senso dell'amicizia era un legame (forse?!) più forte di oggi.
Luoghi cittadini tanto cari quanto diversi da come lo sono oggi per Nicola Girasole e Isa Porta, per Angelo Catania e Nicla Carnicella, per Luigi Rustico e Mariangela Regano, per Daniela Matera ed Emanuele Porro, come per tante centinaia e centinaia di loro coetanei: intrisi di traffico perenne e di parcheggi sempre colmi di autovetture erano le caratteristiche salienti di chi si intratteneva tra il bar Alba e la galleria appena realizzata di viale Crispi con via Duca degli Abruzzi.
Oggi, rivedere quegli spazi urbani, resi per fortuna più ad dimensione umana fa un certo effetto, come sapere che lì oggi come ieri, nascono amori, passioni e delusioni. E' la vita che inesrorabile, continua a scorrere come un fiume in piena.