Scuola e Lavoro
Restauratori: oggi protesta davanti alla sede del MiBACT
Anche nella Bat professionalità che da anni attendono il riconoscimento della loro qualifica
Andria - venerdì 26 gennaio 2018
Sindacato in piazza oggi per una manifestazione di protesta organizzata presso il MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) a Roma in relazione alla problematica del riconoscimento della qualifica di restauratore.
È dal 2004 che il Ministero deve provvedere per legge al riconoscimento della qualifica di restauratore, tramite la pubblicazione di un elenco nazionale dei restauratori. Solo nel 2015 si sono avviate le procedure con un bando pubblico. A scadenza del quale erano state presentate circa 6.500 domande ed il Mibact ha costituito una commissione per esaminarle. Da allora sono passati più di due anni, ci sono stati tre rinvii del termine dei lavori della commissione, l'ultimo il 29 dicembre 2017. Oltre ai 6.500, altri 11.000 stanno attendendo la prova di idoneità (anch'essa prevista dalla legge) per ottenere la qualifica attraverso quest'altro canale. Si continua a ripetere che il patrimonio monumentale, storico e artistico del nostro Paese è una risorsa inestimabile ma moltissime persone che lavorano alla sua salvaguardia, a causa di ritardi del Ministero, ancora non possiedono alcuna attestazione ufficiale della loro qualifica e sono per questo perennemente esposti a contratti al ribasso e precari, e al ricatto di datori di lavoro che ne approfittano.
"Con la manifestazione di oggi vogliamo ribadire la necessità del giusto riconoscimento di chi lavora nel restauro e per affermare una tutela che salvaguardi e valorizzi veramente il nostro patrimonio e chi se ne prende cura. Anche sul nostro territorio abbiamo diverse professionalità che da anni aspettano un giusto riconoscimento", commenta Nico Disabato, segretario Fillea Cgil Bat.
È dal 2004 che il Ministero deve provvedere per legge al riconoscimento della qualifica di restauratore, tramite la pubblicazione di un elenco nazionale dei restauratori. Solo nel 2015 si sono avviate le procedure con un bando pubblico. A scadenza del quale erano state presentate circa 6.500 domande ed il Mibact ha costituito una commissione per esaminarle. Da allora sono passati più di due anni, ci sono stati tre rinvii del termine dei lavori della commissione, l'ultimo il 29 dicembre 2017. Oltre ai 6.500, altri 11.000 stanno attendendo la prova di idoneità (anch'essa prevista dalla legge) per ottenere la qualifica attraverso quest'altro canale. Si continua a ripetere che il patrimonio monumentale, storico e artistico del nostro Paese è una risorsa inestimabile ma moltissime persone che lavorano alla sua salvaguardia, a causa di ritardi del Ministero, ancora non possiedono alcuna attestazione ufficiale della loro qualifica e sono per questo perennemente esposti a contratti al ribasso e precari, e al ricatto di datori di lavoro che ne approfittano.
"Con la manifestazione di oggi vogliamo ribadire la necessità del giusto riconoscimento di chi lavora nel restauro e per affermare una tutela che salvaguardi e valorizzi veramente il nostro patrimonio e chi se ne prende cura. Anche sul nostro territorio abbiamo diverse professionalità che da anni aspettano un giusto riconoscimento", commenta Nico Disabato, segretario Fillea Cgil Bat.