Cronaca
Reparto di medicina al "Bonomo", Fials: «Gravi criticità»
La denuncia del sindacato provinciale sul nosocomio andriese
Andria - lunedì 8 febbraio 2016
8.55
«Apprendiamo con viva soddisfazione che il consigliere regionale dott. Nino Marmo ha stigmatizzato la chiusura di una stanza del reparto di medicina dell'ospedale "Bonomo" di Andria per carenza di personale, promettendo di dare battaglia per evitare lo svuotamento del nosocomio andriese. L'occasione ci è tuttavia utile per rilevare e denunciare alcune gravi criticità che interessano il reparto in questione e che hanno determinato, dunque, la riduzione del servizio con la chiusura della stanza». La denuncia arriva direttamente dal sindacato FIALS BAT che elenca tutte le criticità del reparto di medicina dell'Ospedale "Bonomo" di Andria.
«In primo luogo - dice la FIALS BAT - si ritiene necessario evidenziare la grave carenza di personale nel reparto, ridotto a sole 10 unità, che ha come inevitabile conseguenza un continuo stress ed il demansionamento del personale infermieristico, spesso costretto a straordinari e ad orari di lavoro che contravvengono alla legge 161/2014. La mancanza di operatori socio sanitari, indispensabili figure professionali in un reparto di medicina, non mette il personale nelle condizioni di poter rispondere con tempestività alle esigenze del paziente. Ciò mette a rischio l'incolumità fisica del personale che in più circostanze ha dovuto fronteggiare atteggiamenti minacciosi di pazienti e congiunti. A questo, inoltre, si aggiunge la mancanza di strumentazione per la diagnosi e le cure oltre che l'utilizzo di presidi obsoleti che, oltre a frenare l'efficacia e la rapidità del servizio, costituisce un intralcio al sereno svolgimento del lavoro».
«La FIALS si farà portavoce in tutte le sedi di tali disagi e criticità che ledono non solo il diritto del lavoratore ad operare in condizioni di ordine e tranquillità, ma soprattutto il diritto del paziente a ricevere le cure e i servizi garantiti dall'articolo 32 della Costituzione Italiana».
«In primo luogo - dice la FIALS BAT - si ritiene necessario evidenziare la grave carenza di personale nel reparto, ridotto a sole 10 unità, che ha come inevitabile conseguenza un continuo stress ed il demansionamento del personale infermieristico, spesso costretto a straordinari e ad orari di lavoro che contravvengono alla legge 161/2014. La mancanza di operatori socio sanitari, indispensabili figure professionali in un reparto di medicina, non mette il personale nelle condizioni di poter rispondere con tempestività alle esigenze del paziente. Ciò mette a rischio l'incolumità fisica del personale che in più circostanze ha dovuto fronteggiare atteggiamenti minacciosi di pazienti e congiunti. A questo, inoltre, si aggiunge la mancanza di strumentazione per la diagnosi e le cure oltre che l'utilizzo di presidi obsoleti che, oltre a frenare l'efficacia e la rapidità del servizio, costituisce un intralcio al sereno svolgimento del lavoro».
«La FIALS si farà portavoce in tutte le sedi di tali disagi e criticità che ledono non solo il diritto del lavoratore ad operare in condizioni di ordine e tranquillità, ma soprattutto il diritto del paziente a ricevere le cure e i servizi garantiti dall'articolo 32 della Costituzione Italiana».