Scuola e Lavoro
Reintroduzione del voucher? La Cgil dice "no"
E Deleonardis scrive al Prefetto della Bat
Andria - venerdì 19 maggio 2017
9.53
La Cgil Bat, fortemente preoccupata dell'ipotesi di interventi sulla manovra di bilancio che puntano a reintrodurre forme di lavoro non in coerenza con la legge che ha abolito i voucher, ha decido di mobilitarsi. Il segretario generale Giuseppe Deleonardis ha scritto al Prefetto per rappresentare il corto circuito istituzionale che rischia di prodursi. Infatti il Governo ha varato una legge che ha portato alla cancellazione dei voucher dopo il milione di firme raccolte dal sindacato a sostegno di un referendum abrogativo fissato per il 28 maggio ma poi annullato dalla Consulta proprio perché ormai le richieste in esso contenute erano state superate dalla legge. Sembra però che ora si voglia far rientrare dalla finestra quella norma.
«Siamo preoccupati – scrive Deleonardis – dalle notizie che ci giungono sulla reintroduzione di norme sul lavoro accessorio e voucher nella manovra correttiva», per questo la Cgil chiede al Prefetto «di farsi portavoce presso il Governo affinché si blocchi qualsiasi tentativo di reintroduzione di tale norma in quanto, non solo contraddice lo spirito dell'abrogazione dei referendum, facendo emergere che la legge approvata era solo tesa a bloccare l'azione referendaria, ma non avvia nessun confronto preventivo con le parti sociali in materia e reintroduce un meccanismo che sia a livello nazionale che a livello locale, ed in particolare nel nostro territorio, legittima e implementa situazioni di fenomeni elusivi, di violazione contrattuale e lavoro nero attestati oltre 66 percento, secondo i dati del Ministero del lavoro».
«Tutto ciò produce una profonda lacerazione nel tessuto sociale e nel mondo del lavoro che vive già situazioni di forte precarietà e di lavoro nero», conclude Deleonardis chiedendo al Prefetto di «dare ascolto e voce alle preoccupazioni del sindacato presso il Governo».
«Siamo preoccupati – scrive Deleonardis – dalle notizie che ci giungono sulla reintroduzione di norme sul lavoro accessorio e voucher nella manovra correttiva», per questo la Cgil chiede al Prefetto «di farsi portavoce presso il Governo affinché si blocchi qualsiasi tentativo di reintroduzione di tale norma in quanto, non solo contraddice lo spirito dell'abrogazione dei referendum, facendo emergere che la legge approvata era solo tesa a bloccare l'azione referendaria, ma non avvia nessun confronto preventivo con le parti sociali in materia e reintroduce un meccanismo che sia a livello nazionale che a livello locale, ed in particolare nel nostro territorio, legittima e implementa situazioni di fenomeni elusivi, di violazione contrattuale e lavoro nero attestati oltre 66 percento, secondo i dati del Ministero del lavoro».
«Tutto ciò produce una profonda lacerazione nel tessuto sociale e nel mondo del lavoro che vive già situazioni di forte precarietà e di lavoro nero», conclude Deleonardis chiedendo al Prefetto di «dare ascolto e voce alle preoccupazioni del sindacato presso il Governo».