Politica
Regionali 2015, Zinni: «La coerenza non è fossilizzazione»
Nei giorni scorsi si è parlato di sinistra con il sociologo Franco Cassano
Andria - mercoledì 15 aprile 2015
11.20
«Le ragioni della sinistra non solo non sono scomparse, ma torneranno ad affacciarsi nel futuro. Ci saranno vecchie lezioni da rimeditare e nuove strade da scoprire. Occorre un'apertura all'idea che nessuna generazione possiede il monopolio della verità e chi vuole provare a capire il mondo che si affaccia dopo, deve imparare ad andar sui propri confini. Di fronte a un mondo profondamente cambiato si può continuare a dire la verità solo se si lascia la vecchia risposta e si prova a cercarne una nuova». Sono queste le parole che riassumono il pensiero di Franco Cassano, sociologo e deputato del Partito Democratico, che ha raccontato la sua idea di sinistra attraverso un dialogo serrato ed intenso con i giornalisti Antonio Del Giudice e Luigi Quaranta.
L'idea di campagna elettorale di Sabino Zinni, candidato alla carica di consigliere regionale per la Lista Emiliano, infatti, è quella di cercare questioni, disquisire di strumenti, raccontare le ipotesi di soluzioni. E proprio sulla politica e sulla sua idea di politica ci si muove su tre cardini fondamentali, innovazione, istruzione ed imprese: «Queste parole d'ordine non sono parole d'origine tipicamente di sinistra, ma credo siano il corredo comune a tutta la politica - ha detto Sabino Zinni - poi ovviamente c'è modo e modo di declinare queste chiavi di lettura. E' necessario partire dall'innovazione e dalla capacità di leggere il futuro. In un'epoca in cui tutto sta cambiando credo che la coerenza non può essere fossilizzazione, ma la coerenza è capacità di interpretare la propria identità e la propria storia alla luce del presente e del futuro. Scommettere su questo significa giovani, e far si che i giovani abbiano opportunità. La seconda parola d'ordine è istruzione, inscindibile. In luoghi come la Cina si fa tutto quello che si può fare qui in campo manifatturiero nella metà del tempo e con il costo del prodotto più basso. La concorrenza qui non può esser tenuta, ma noi possiamo esser competitivi soprattutto se riusciamo a dare valore aggiunto attraverso l'innovazione, la tecnologia e la qualità. In terzo luogo imprese non possono più essere delle isole per fatti suoi, ma arcipelaghi per formare sistema virtuoso, tale da rendersi competitivi.
L'idea di campagna elettorale di Sabino Zinni, candidato alla carica di consigliere regionale per la Lista Emiliano, infatti, è quella di cercare questioni, disquisire di strumenti, raccontare le ipotesi di soluzioni. E proprio sulla politica e sulla sua idea di politica ci si muove su tre cardini fondamentali, innovazione, istruzione ed imprese: «Queste parole d'ordine non sono parole d'origine tipicamente di sinistra, ma credo siano il corredo comune a tutta la politica - ha detto Sabino Zinni - poi ovviamente c'è modo e modo di declinare queste chiavi di lettura. E' necessario partire dall'innovazione e dalla capacità di leggere il futuro. In un'epoca in cui tutto sta cambiando credo che la coerenza non può essere fossilizzazione, ma la coerenza è capacità di interpretare la propria identità e la propria storia alla luce del presente e del futuro. Scommettere su questo significa giovani, e far si che i giovani abbiano opportunità. La seconda parola d'ordine è istruzione, inscindibile. In luoghi come la Cina si fa tutto quello che si può fare qui in campo manifatturiero nella metà del tempo e con il costo del prodotto più basso. La concorrenza qui non può esser tenuta, ma noi possiamo esser competitivi soprattutto se riusciamo a dare valore aggiunto attraverso l'innovazione, la tecnologia e la qualità. In terzo luogo imprese non possono più essere delle isole per fatti suoi, ma arcipelaghi per formare sistema virtuoso, tale da rendersi competitivi.