Politica
Referendum, #CeChiDiceNo
Incontro del comitato andriese per il “no” venerdì all’Officina San Domenico
Andria - giovedì 27 ottobre 2016
0.25
«La riforma è stata votata da un Parlamento eletto sulla base di una Legge dichiarata incostituzionale dalla Corte», con queste parole il consigliere regionale Nino Marmo annuncia l'incontro organizzato ad Andria dal Comitato per il "No alla Riforma Costituzionale Renzi-Boschi" che si terrà venerdì 28 ottobre, alle ore 18.30, presso l'Officina di San Domenico.
«Pur senza spingersi a definirlo un Parlamento illegittimo, va da sé che per un'Assemblea di questo genere sarebbe stato politicamente corretto evitare di mettere mano ad un provvedimento straordinario come la riscrittura della Carta. Tanto più che una riforma Costituzionale non può certo essere partorita, in maniera affrettata e confusa, da una maggioranza modesta e variabile e su esplicito indirizzo di un premier che gli italiani non hanno mai votato né mai eletto. Così come risibili appaiono le tesi circa il contenimento dei costi della politica, il superamento del bicameralismo e del contenzioso legislativo Stato Regioni. Tutto fumo negli occhi dei cittadini ignari».
«In realtà – conclude Marmo - siamo davanti ad un autentico pasticcio del tandem Renzi/Boschi, un pasticcio che nasconde però un fine subdolo e neanche tanto occulto: controllare agevolmente la Camera dei Deputati ed uno pseudo Senato, picconare il sistema regionale e delle autonomie locali, condizionare l'elezione del Presidente della Repubblica e di una parte dell'organo di Governo della Magistratura. In estrema sintesi avere in mano il Paese magari soltanto con il 25 % dei voti. Rispetto a questo progetto scellerato che mira a violentare la sovranità popolare, l'unica scelta di buon senso è quella di chi dice NO».
Ai lavori del convegno – improntato all'hashtag #CeChiDiceNo - porteranno il loro contributo l'avv. Alessandra Inchingolo, responsabile provinciale Bat dei Difensori del Voto; il sindaco della città, Nicola Giorgino e l'Europarlamentare di Forza Italia, Fulvio Martusciello.
«Pur senza spingersi a definirlo un Parlamento illegittimo, va da sé che per un'Assemblea di questo genere sarebbe stato politicamente corretto evitare di mettere mano ad un provvedimento straordinario come la riscrittura della Carta. Tanto più che una riforma Costituzionale non può certo essere partorita, in maniera affrettata e confusa, da una maggioranza modesta e variabile e su esplicito indirizzo di un premier che gli italiani non hanno mai votato né mai eletto. Così come risibili appaiono le tesi circa il contenimento dei costi della politica, il superamento del bicameralismo e del contenzioso legislativo Stato Regioni. Tutto fumo negli occhi dei cittadini ignari».
«In realtà – conclude Marmo - siamo davanti ad un autentico pasticcio del tandem Renzi/Boschi, un pasticcio che nasconde però un fine subdolo e neanche tanto occulto: controllare agevolmente la Camera dei Deputati ed uno pseudo Senato, picconare il sistema regionale e delle autonomie locali, condizionare l'elezione del Presidente della Repubblica e di una parte dell'organo di Governo della Magistratura. In estrema sintesi avere in mano il Paese magari soltanto con il 25 % dei voti. Rispetto a questo progetto scellerato che mira a violentare la sovranità popolare, l'unica scelta di buon senso è quella di chi dice NO».
Ai lavori del convegno – improntato all'hashtag #CeChiDiceNo - porteranno il loro contributo l'avv. Alessandra Inchingolo, responsabile provinciale Bat dei Difensori del Voto; il sindaco della città, Nicola Giorgino e l'Europarlamentare di Forza Italia, Fulvio Martusciello.