Cronaca
Rapinavano e picchiavano le prostitute. Scattano due arresti
Entrambi di Molfetta, sono stati trasferiti in carcere. Quattro i colpi commessi, avrebbero violentato anche una escort
Andria - mercoledì 28 agosto 2024
8.31
Scacco matto al duo di rapinatori che terrorizzava escort e prostitute. Sono Alessandro Tenardi, di 36 anni, e Nicola De Bari, di 33, entrambi di Molfetta, arrestati giovedì dagli agenti della Questura di Barletta, Andria e Trani su misura del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Carmen Anna Lidia Corvino.
Pesanti le accuse: rapina aggravata, violenza sessuale di gruppo e tentata rapina. I due molfettesi - secondo il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Giuseppe Aiello -, si erano trasformati in una coppia di rapinatori seriali di prostitute: le aggredivano, le derubavano e in una occasione hanno consumato un rapporto sessuale. Quattro i colpi denunciati, tutti commessi da aprile a maggio scorsi, ma gli inquirenti non escludono uno scenario più ampio.
Identico il loro modus operandi: si fingevano clienti, consumavano rapporti sessuali, pure «contro la volontà della donna» e le rapinavano. L'attività della Squadra Mobile del commissario capo Gianluca Gentiluomo è partita il 24 aprile scorso quando gli agenti sono intervenuti in un B&B di piazza Campo dei Longobardi, a Trani, per una rapina. Qui due escort, una 36enne peruviana ed una 33enne colombiana, sarebbero state derubate dai due molfettesi di 5.400 euro e una borsa.
Tenardi, poi, impugnando una pistola giocattolo, e De Bari, armato di un martello, avrebbero costretto la 33enne a «subire rapporti sessuali». Le indagini, intanto, hanno portato gli investigatori ai due presunti malviventi, immortalati dalle telecamere di videosorveglianza della zona e non solo: le due donne, infatti, ignorando di essere intercettate hanno descritto Tenardi («Quello della pistola aveva gli occhiali trasparenti») e De Bari («Lui aveva un tatuaggio grande ed una cicatrice»).
Il prosieguo dell'attività ha documentato che si trattava di un comportamento abituale: il 27 aprile scorso i due malviventi, armi in pugno, avrebbero rapinato «una prostituta non identificata» a Bari, il giorno dopo avrebbero colpito a Margherita di Savoia, minacciando un 46enne di Crotone incontrato durante la fuga, mentre il 6 maggio, a Bisceglie, avrebbero derubato una 29enne dominicana, impossessandosi di 600 euro. Entrambi sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Trani.
Tenardi e De Bari, nell'interrogatorio di garanzia svoltosi col loro legale Michele Salvemini, hanno parzialmente ammesso gli addebiti e si sono difesi dall'accusa più grave. Per questo, la giudice Corvino, dopo avere rigettato le istanze, ha ritenuto ulteriormente indebolito il quadro probatorio relativo alla violenza sessuale.
Pesanti le accuse: rapina aggravata, violenza sessuale di gruppo e tentata rapina. I due molfettesi - secondo il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Giuseppe Aiello -, si erano trasformati in una coppia di rapinatori seriali di prostitute: le aggredivano, le derubavano e in una occasione hanno consumato un rapporto sessuale. Quattro i colpi denunciati, tutti commessi da aprile a maggio scorsi, ma gli inquirenti non escludono uno scenario più ampio.
Identico il loro modus operandi: si fingevano clienti, consumavano rapporti sessuali, pure «contro la volontà della donna» e le rapinavano. L'attività della Squadra Mobile del commissario capo Gianluca Gentiluomo è partita il 24 aprile scorso quando gli agenti sono intervenuti in un B&B di piazza Campo dei Longobardi, a Trani, per una rapina. Qui due escort, una 36enne peruviana ed una 33enne colombiana, sarebbero state derubate dai due molfettesi di 5.400 euro e una borsa.
Tenardi, poi, impugnando una pistola giocattolo, e De Bari, armato di un martello, avrebbero costretto la 33enne a «subire rapporti sessuali». Le indagini, intanto, hanno portato gli investigatori ai due presunti malviventi, immortalati dalle telecamere di videosorveglianza della zona e non solo: le due donne, infatti, ignorando di essere intercettate hanno descritto Tenardi («Quello della pistola aveva gli occhiali trasparenti») e De Bari («Lui aveva un tatuaggio grande ed una cicatrice»).
Il prosieguo dell'attività ha documentato che si trattava di un comportamento abituale: il 27 aprile scorso i due malviventi, armi in pugno, avrebbero rapinato «una prostituta non identificata» a Bari, il giorno dopo avrebbero colpito a Margherita di Savoia, minacciando un 46enne di Crotone incontrato durante la fuga, mentre il 6 maggio, a Bisceglie, avrebbero derubato una 29enne dominicana, impossessandosi di 600 euro. Entrambi sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Trani.
Tenardi e De Bari, nell'interrogatorio di garanzia svoltosi col loro legale Michele Salvemini, hanno parzialmente ammesso gli addebiti e si sono difesi dall'accusa più grave. Per questo, la giudice Corvino, dopo avere rigettato le istanze, ha ritenuto ulteriormente indebolito il quadro probatorio relativo alla violenza sessuale.