Cronaca
Rapinarono 60mila euro in una azienda: arrestati in tre
Lunga indagine della Polizia di Andria. Due in carcere uno ai domiciliari
Andria - mercoledì 1 luglio 2015
10.05
Una rapina perpetrata il 28 agosto dello scorso anno ai danni di un'azienda commerciale di Andria con un bottino pari a 60mila euro, le lunghe e complesse indagini del Commissariato di Andria e questa notte i tre arresti, tutti andriesi e pregiudicati. Si tratta del 35enne A.M. e del 20enne G.P. per i quali è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere mentre per il 34enne N.L. è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa nei giorni scorsi dal GIP del Tribunale di Bari, Angela Schiralli, su richiesta della Procura della Repubblica di Trani.
Gli arrestati sono ritenuti responsabili dei reati di rapina in concorso aggravata e di concorso in porto illegale di arma comune da sparo. Lunga ed elaborata l'attività di indagine degli investigatori andriesi che hanno raccolto numerosi elementi di prova tutti univocamente attestanti la partecipazione, a vario titolo, alla commissione della rapina. Nello specifico, partendo dalla disamina delle fasi conclusive di quella giornata dell'agosto dello scorso anno, attraverso l'analisi di numerosi filmati acquisiti, gli investigatori sono riusciti a ricostruire perfettamente le fasi preparatorie della rapina, i soggetti ed i mezzi utilizzati per compierla. E' emerso anche come il 20enne arrestato avesse il ruolo di basista dopo, secondo l'accusa, aver progettato, pianificato e fatto realizzare a terzi, la rapina stessa dissimulando il proprio coinvolgimento.
La successiva attività tecnica effettuata, ha permesso inoltre di acquisire, nei confronti degli indagati, numerosissimi elementi di prova comprovanti i ruoli ed i compiti svolti e le conseguenti responsabilità penali addebitate loro pur non riuscendo nell'intento di individuare ed identificare gli autori materiali.
Gli arrestati sono ritenuti responsabili dei reati di rapina in concorso aggravata e di concorso in porto illegale di arma comune da sparo. Lunga ed elaborata l'attività di indagine degli investigatori andriesi che hanno raccolto numerosi elementi di prova tutti univocamente attestanti la partecipazione, a vario titolo, alla commissione della rapina. Nello specifico, partendo dalla disamina delle fasi conclusive di quella giornata dell'agosto dello scorso anno, attraverso l'analisi di numerosi filmati acquisiti, gli investigatori sono riusciti a ricostruire perfettamente le fasi preparatorie della rapina, i soggetti ed i mezzi utilizzati per compierla. E' emerso anche come il 20enne arrestato avesse il ruolo di basista dopo, secondo l'accusa, aver progettato, pianificato e fatto realizzare a terzi, la rapina stessa dissimulando il proprio coinvolgimento.
La successiva attività tecnica effettuata, ha permesso inoltre di acquisire, nei confronti degli indagati, numerosissimi elementi di prova comprovanti i ruoli ed i compiti svolti e le conseguenti responsabilità penali addebitate loro pur non riuscendo nell'intento di individuare ed identificare gli autori materiali.