
Politica
Rapina ad una donna, Inchingolo (Forza Italia): «Fare uno sforzo per rendere le strade cittadine più sicure e più vivibili»
«Evitare che simili episodi possano ripetersi ancora» sottolinea la Coordinatrice cittadina "Azzurro Donna" Forza Italia
Andria - venerdì 27 agosto 2021
15.04 Comunicato Stampa
L' avv. Alessandra Inchingolo, Coordinatrice cittadina di "Azzurro Donna" Forza Italia, interviene in merito alla rapina subita da una donna di Andria alle prime luci del giorno.
«Una città che diventa sempre più pericolosa e non a misura d'uomo dà il polso di quanto poco attenta sia la sua amministrazione comunale. Recentemente si è plaudito all'apertura del Palazzo di Questura ad Andria ma gli episodi di criminalità non sembrano diminuire ad Andria.
L'altra mattina, sebbene a molti l'ora possa essere sembrata "sconveniente", una donna è stata aggredita da un uomo travisato e armato che è riuscito per fortuna solo a portarle via la borsa e a fuggire senza essere stato bloccato.
Sottolineo fortunatamente perché avremmo potuto trovarci di fronte all'ennesimo caso di cronaca nera che ormai riempie quotidianamente i giornali. In tutto questo ciò che emerge prepotentemente chiaro agli occhi dei cittadini è la mancanza di sicurezza nelle strade. Andria è una città che pare lasciata in balia di sé stessa sebbene si ammanti di un'aura patinata che ormai diventa sempre più stucchevole. Somiglia sempre più a chi accoglie gli ospiti nel salotto buono sebbene la casa cada a pezzi.
Le strade non sono più luoghi sereni dove passeggiare e fare sport o intrattenersi a chiacchierare perché continuamente sfrecciano impazzite le bici elettriche tanto sulla carreggiata quanto nelle aree pedonali senza un'attenta e severa vigilanza che fornisca il giusto servizio per rendere la città un luogo sicuro, basti pensare alla tragedia scampata qualche giorno fa in Piazza Catuma alla presenza di donne e bambini che hanno assistito inermi alla furia incontrollata di un malintenzionato.
Chi non pratica sport all'aperto non può certamente avvedersi che la città, e non solo la villa comunale, brulica di sportivi che marciano, fanno walking e praticano corsa ed altre attività che rigenerano mente e corpo, quali yoga o pilates. Molte di queste attività vengono spesso praticate da donne alle prime luci dell'alba per poi recarsi al lavoro e da altrettanti sportivi che scelgono le prime ore del giorno, quelle che non dedicano alle loro attività lavorative o famigliari, proprio per evitare di togliere tempo all'una e all'altra pur scegliendo di restare in forma. Dunque è necessario, a seguito di quanto accaduto alla nostra concittadina, fare uno sforzo per rendere le strade della nostra amata città più sicure e più vivibili al fine di evitare che simili episodi possano ripetersi ancora.
Non si urli poi all'ennesimo femminicidio, maltrattamento o aggressione perpetrata ai danni di una donna decantandone a gran voce la tutela se poi non ci si adopera in maniera consapevole e sollecita per rendere fattivi simili propositi, peraltro da sempre baluardo della campagna elettorale di sinistra. Né s'invochi la solita scusa della carenza di personale perché basterebbe davvero poco per evitare tali incresciosi accadimenti.
A maggior ragione perché il primo cittadino è una donna, ciò che le si chiede è una maggior vigilanza delle strade affinchè esse diventino sicure a qualsiasi ora del giorno senza dover temere di camminare o girare per la città "perché a quell'ora non circola nessuno".
Una città a misura d'uomo significa che la dimensione umana debba essere messa al primo posto nella cura degli interessi e negli intenti di governo previsti dall'amministrazione comunale o quantomeno tenuta in debita considerazione perché questo porti a significativi risultati in termini di sicurezza e vivibilità della propria città».
«Una città che diventa sempre più pericolosa e non a misura d'uomo dà il polso di quanto poco attenta sia la sua amministrazione comunale. Recentemente si è plaudito all'apertura del Palazzo di Questura ad Andria ma gli episodi di criminalità non sembrano diminuire ad Andria.
L'altra mattina, sebbene a molti l'ora possa essere sembrata "sconveniente", una donna è stata aggredita da un uomo travisato e armato che è riuscito per fortuna solo a portarle via la borsa e a fuggire senza essere stato bloccato.
Sottolineo fortunatamente perché avremmo potuto trovarci di fronte all'ennesimo caso di cronaca nera che ormai riempie quotidianamente i giornali. In tutto questo ciò che emerge prepotentemente chiaro agli occhi dei cittadini è la mancanza di sicurezza nelle strade. Andria è una città che pare lasciata in balia di sé stessa sebbene si ammanti di un'aura patinata che ormai diventa sempre più stucchevole. Somiglia sempre più a chi accoglie gli ospiti nel salotto buono sebbene la casa cada a pezzi.
Le strade non sono più luoghi sereni dove passeggiare e fare sport o intrattenersi a chiacchierare perché continuamente sfrecciano impazzite le bici elettriche tanto sulla carreggiata quanto nelle aree pedonali senza un'attenta e severa vigilanza che fornisca il giusto servizio per rendere la città un luogo sicuro, basti pensare alla tragedia scampata qualche giorno fa in Piazza Catuma alla presenza di donne e bambini che hanno assistito inermi alla furia incontrollata di un malintenzionato.
Chi non pratica sport all'aperto non può certamente avvedersi che la città, e non solo la villa comunale, brulica di sportivi che marciano, fanno walking e praticano corsa ed altre attività che rigenerano mente e corpo, quali yoga o pilates. Molte di queste attività vengono spesso praticate da donne alle prime luci dell'alba per poi recarsi al lavoro e da altrettanti sportivi che scelgono le prime ore del giorno, quelle che non dedicano alle loro attività lavorative o famigliari, proprio per evitare di togliere tempo all'una e all'altra pur scegliendo di restare in forma. Dunque è necessario, a seguito di quanto accaduto alla nostra concittadina, fare uno sforzo per rendere le strade della nostra amata città più sicure e più vivibili al fine di evitare che simili episodi possano ripetersi ancora.
Non si urli poi all'ennesimo femminicidio, maltrattamento o aggressione perpetrata ai danni di una donna decantandone a gran voce la tutela se poi non ci si adopera in maniera consapevole e sollecita per rendere fattivi simili propositi, peraltro da sempre baluardo della campagna elettorale di sinistra. Né s'invochi la solita scusa della carenza di personale perché basterebbe davvero poco per evitare tali incresciosi accadimenti.
A maggior ragione perché il primo cittadino è una donna, ciò che le si chiede è una maggior vigilanza delle strade affinchè esse diventino sicure a qualsiasi ora del giorno senza dover temere di camminare o girare per la città "perché a quell'ora non circola nessuno".
Una città a misura d'uomo significa che la dimensione umana debba essere messa al primo posto nella cura degli interessi e negli intenti di governo previsti dall'amministrazione comunale o quantomeno tenuta in debita considerazione perché questo porti a significativi risultati in termini di sicurezza e vivibilità della propria città».