Cronaca
Rancori criminali alla base del tentato omicidio di un 35enne
L'uomo fu lasciato all'esterno dell'Ospedale da un suo amico poi arrestato per favoreggiamento. L'esecutore dell'agguato è un 42enne andriese fermato ieri mattina
Andria - lunedì 25 marzo 2013
13.50
Un'operazione lunga che ha portato all'arresto di due uomini per il tentato omicidio di un 35enne andriese, Vincenzo Fucci, sorvegliato speciale lo scorso 25 novembre. Quella sera, un uomo a bordo della propria auto, trasportò in ospedale il 35enne lasciandolo all'esterno dell'Ospedale "Bonomo" di Andria con diverse ferite d'arma da fuoco. L'uomo era già gravato dal non possesso delle braccia sostituite da protesi mediche per uno scoppio di qualche anno fa. L'agguato, nel quale è stato coinvolto, ha pregiudicato anche l'uso delle gambe rendendo molto gravi le conseguenze dell'atto criminoso.
Al termine delle indagini, svolte dai Carabinieri con il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani, gli arrestati sono stati due. Il primo è il classe '78, Riccardo Cannone, finito ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento per aver abbandonato all'esterno dell'Ospedale l'uomo senza aver denunciato l'accaduto. Il secondo è l'autore materiale dell'agguato, il 42enne andriese Salvatore Capurso, già noto alle forze dell'ordine con l'accusa di tentato omicidio e detenzione illegale di armi. La complessità dell'azione degli inquirenti è stata quella di doversi muovere all'interno di un ambiente altamente criminoso.
Alla base dell'attentato diversi rancori criminali perpetrati tra i due protagonisti della vicenda ed in particolare il fratello dello stesso Capurso, autore materiale dell'atto. Diversi gli episodi precedenti ricostruiti dai Carabinieri e diverse le dinamiche che hanno condotto all'agguato finale in Via Comuni di Puglia nella sera del 25 novembre. L'attentato è avvenuto dopo minacce nel pomeriggio e con l'ausilio di un ciclomotore dal quale partirono due colpi di pistola dei quali furono rinvenuti i bossoli. Soddisfazione da parte degli inquirenti per questo arresto poichè le difficoltà di operare in un contesto di questo genere ed in una realtà come quella di Andria, lasciano la sensazione che le forze dell'ordine ci sono e sono presenti, come ribadito durante la conferenza stampa di questa mattina.
Al termine delle indagini, svolte dai Carabinieri con il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani, gli arrestati sono stati due. Il primo è il classe '78, Riccardo Cannone, finito ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento per aver abbandonato all'esterno dell'Ospedale l'uomo senza aver denunciato l'accaduto. Il secondo è l'autore materiale dell'agguato, il 42enne andriese Salvatore Capurso, già noto alle forze dell'ordine con l'accusa di tentato omicidio e detenzione illegale di armi. La complessità dell'azione degli inquirenti è stata quella di doversi muovere all'interno di un ambiente altamente criminoso.
Alla base dell'attentato diversi rancori criminali perpetrati tra i due protagonisti della vicenda ed in particolare il fratello dello stesso Capurso, autore materiale dell'atto. Diversi gli episodi precedenti ricostruiti dai Carabinieri e diverse le dinamiche che hanno condotto all'agguato finale in Via Comuni di Puglia nella sera del 25 novembre. L'attentato è avvenuto dopo minacce nel pomeriggio e con l'ausilio di un ciclomotore dal quale partirono due colpi di pistola dei quali furono rinvenuti i bossoli. Soddisfazione da parte degli inquirenti per questo arresto poichè le difficoltà di operare in un contesto di questo genere ed in una realtà come quella di Andria, lasciano la sensazione che le forze dell'ordine ci sono e sono presenti, come ribadito durante la conferenza stampa di questa mattina.