Attualità
Racket e ordigni ad Andria, l’incontro con il Prefetto: “Non abbiate paura di denunciare”
Convocato, a Palazzo di Città, un incontro dell’osservatorio sulle tensioni economico sociali
Andria - mercoledì 28 giugno 2023
11.08
Convocato ieri pomeriggio, martedì 27 giugno, l'incontro a Palazzo di Città per discutere e approfondire il tema della sicurezza ad Andria in relazione anche all'ultimo attentato dinamitardo contro un'attività commerciale di via Don Lotti, nelle prime ore dello scorso sabato. Si tratta di un ennesimo episodio d'intimidazione, il quinto dall'inizio del 2023. Alla presenza della Sindaca Giovanna Bruno, la riunione dell'osservatorio sulle tensioni economico sociali è stata presieduta dal Prefetto di Barletta Andria Trani Rossana Riflesso e dai vertici delle Forze di Polizia ed i rappresentanti dell'Arca, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e partenariato economico e sociale.
Il Prefetto Rossana Riflesso ha sottolineato l'importanza da parte dei commercianti di denunciare, perché "la presenza dello Stato, in questo settore, è concreta. Inoltre, c'è una rete attiva sul territorio di associazioni antiusura e antiracket che svolgono un ruolo importante a sostegno delle vittime". La Sindaca ha manifestato solidarietà nei confronti di coloro che hanno subito azioni malavitose, sottolineando anche la necessità di costituire una costante sinergia tra istituzioni e tessuto socio economico". Significativo anche il suo intervento sul tema della prevenzione da divulgare tra i giovani e degli strumenti a disposizione per prevenire e reprimere il crimine, e per sostenere chi è già vittima di racket.
Tra i presenti anche il professor Antonello Fortunato, presidente dell'associazione Zenith, il quale ha portato la sua testimonianza di bene confiscato alla mafia, ricordando come "una città laboriosa, qual è Andria, non può essere sotto scacco di un manipolo di delinquenti che fanno attività denigratoria nei confronti della comunità" e gli alunni del Pon sul giornalismo, svolto dai ragazzi di scuola media della "Manzoni – Don Bosco" accompagnati dalla dirigente scolastica Lilla Bruno.
Alla luce dell'esperienza sin qui maturata, i controlli da parte di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza sul territorio sono stati rinforzati, tensione massima su un eventuale ritorno del racket delle estorsioni, ma anche sui fenomeni di micro criminalità: nei giorni scorsi sono stati portati via materiali vari dall'oratorio San Pio. Importante, infatti, anche l'intervento di don Riccardo Agresti, prete di frontiera, sul rispetto dell'anonimato nei confronti di chi denuncia e ad un'attività accompagnatoria da parte delle Forze dell'Ordine. L'obiettivo principale, insomma, dell'incontro è stato quello di mettere in atto interventi di sostegno più efficaci partendo da un'analisi approfondita dei dati, mentre le forze dell'ordine in queste ore stanno svolgendo indagini sulle quali c'è massimo riserbo.
Il Prefetto Rossana Riflesso ha sottolineato l'importanza da parte dei commercianti di denunciare, perché "la presenza dello Stato, in questo settore, è concreta. Inoltre, c'è una rete attiva sul territorio di associazioni antiusura e antiracket che svolgono un ruolo importante a sostegno delle vittime". La Sindaca ha manifestato solidarietà nei confronti di coloro che hanno subito azioni malavitose, sottolineando anche la necessità di costituire una costante sinergia tra istituzioni e tessuto socio economico". Significativo anche il suo intervento sul tema della prevenzione da divulgare tra i giovani e degli strumenti a disposizione per prevenire e reprimere il crimine, e per sostenere chi è già vittima di racket.
Tra i presenti anche il professor Antonello Fortunato, presidente dell'associazione Zenith, il quale ha portato la sua testimonianza di bene confiscato alla mafia, ricordando come "una città laboriosa, qual è Andria, non può essere sotto scacco di un manipolo di delinquenti che fanno attività denigratoria nei confronti della comunità" e gli alunni del Pon sul giornalismo, svolto dai ragazzi di scuola media della "Manzoni – Don Bosco" accompagnati dalla dirigente scolastica Lilla Bruno.
Alla luce dell'esperienza sin qui maturata, i controlli da parte di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza sul territorio sono stati rinforzati, tensione massima su un eventuale ritorno del racket delle estorsioni, ma anche sui fenomeni di micro criminalità: nei giorni scorsi sono stati portati via materiali vari dall'oratorio San Pio. Importante, infatti, anche l'intervento di don Riccardo Agresti, prete di frontiera, sul rispetto dell'anonimato nei confronti di chi denuncia e ad un'attività accompagnatoria da parte delle Forze dell'Ordine. L'obiettivo principale, insomma, dell'incontro è stato quello di mettere in atto interventi di sostegno più efficaci partendo da un'analisi approfondita dei dati, mentre le forze dell'ordine in queste ore stanno svolgendo indagini sulle quali c'è massimo riserbo.