Territorio
Quota 100 e Reddito di cittadinanza sono leggi. Via libera in Senato al "Decretone"
Ecco le novità introdotte nella vita degli italiani
Andria - giovedì 28 marzo 2019
15.31
Anche il Senato della Repubblica ha approvato in terza lettura il decreto legge su Pensioni a "Quota 100" e Reddito di Cittadinanza. La seduta si è conclusa con 150 voti favorevoli, 107 contrari e con 50 astenuti.
Saranno dunque leggi dello Stato dal momento in cui saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, ma c'è qualche modifica al testo originario.
Chi ha richiesto il Reddito di Cittadinanza prima dell'approvazione del nuovo testo, potrà ugualmente beneficiarne, ma soltanto per un periodo di 6 mesi. Il reddito potrà raggiungere i6.000 euro complessivi moltiplicati per i componenti del nucleo familiare, facendo però riferimento ad una scala di equivalenza, come giustamente ricordano i portali specializzati nel settore economico-tributario. Un'altra novità sta nel fatto che il RdC potrà essere erogato anche a tempo indeterminato se il soggetto beneficiario risponderà a tutte le chiamate per proposte di lavoro e formazione, ma in caso non sia giunta alcuna proposta concreta, potrà essere rinnovato con la sospensione di un solo mese.
Gli Enti provinciali, regionali e metropolitani potranno poi assumere fino a 3.000 nuovi impieganti nelle Agenzie per l'impiego entro il 2020 e poi ulteriori 4.600 posti potrebbero essere necessari nel 2021 per far fronte alle domande dell'utenza. Confermatissimo anche nel testo di legge definitivo l'inasprimento della pena per chi fa il furbo con false dichiarazioni: previsti da 2 a 6 anni di carcere.
Interessante infine il capitolo mutui: un nucleo familiare potrà avere fino a 3.360 euro annui.
Quanto a "Quota 100", nel link che vi abbiamo riproposto ci sono tutte le novità. Va ricordato che si potrà andare a 62 anni in pensione con 38 di contributi, con il trattamento che sarà erogato dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti per i dipendenti privati e le partite IVA e dopo sei mesi per quelli pubblici.
La liquidazione potrà essere erogata nel momento in cui il diritto al trattamento pensionistico sarebbe maturato con i parametri della pensione di vecchiaia, ma sarà possibile chiedere un prestito fino ad un cumulo massimo di 45.000 euro. Però, c'è un limite importante: il tutto dovrà essere restituito con gli interessi al momento in cui sarà riscossa la liquidazione.
I redditi da lavoro dipendente o autonomo non danno diritto a cumulo con l'unica eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale, con un paletto chiaro fissato a 5.000 euro annui.
Saranno dunque leggi dello Stato dal momento in cui saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, ma c'è qualche modifica al testo originario.
Chi ha richiesto il Reddito di Cittadinanza prima dell'approvazione del nuovo testo, potrà ugualmente beneficiarne, ma soltanto per un periodo di 6 mesi. Il reddito potrà raggiungere i6.000 euro complessivi moltiplicati per i componenti del nucleo familiare, facendo però riferimento ad una scala di equivalenza, come giustamente ricordano i portali specializzati nel settore economico-tributario. Un'altra novità sta nel fatto che il RdC potrà essere erogato anche a tempo indeterminato se il soggetto beneficiario risponderà a tutte le chiamate per proposte di lavoro e formazione, ma in caso non sia giunta alcuna proposta concreta, potrà essere rinnovato con la sospensione di un solo mese.
Gli Enti provinciali, regionali e metropolitani potranno poi assumere fino a 3.000 nuovi impieganti nelle Agenzie per l'impiego entro il 2020 e poi ulteriori 4.600 posti potrebbero essere necessari nel 2021 per far fronte alle domande dell'utenza. Confermatissimo anche nel testo di legge definitivo l'inasprimento della pena per chi fa il furbo con false dichiarazioni: previsti da 2 a 6 anni di carcere.
Interessante infine il capitolo mutui: un nucleo familiare potrà avere fino a 3.360 euro annui.
Quanto a "Quota 100", nel link che vi abbiamo riproposto ci sono tutte le novità. Va ricordato che si potrà andare a 62 anni in pensione con 38 di contributi, con il trattamento che sarà erogato dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti per i dipendenti privati e le partite IVA e dopo sei mesi per quelli pubblici.
La liquidazione potrà essere erogata nel momento in cui il diritto al trattamento pensionistico sarebbe maturato con i parametri della pensione di vecchiaia, ma sarà possibile chiedere un prestito fino ad un cumulo massimo di 45.000 euro. Però, c'è un limite importante: il tutto dovrà essere restituito con gli interessi al momento in cui sarà riscossa la liquidazione.
I redditi da lavoro dipendente o autonomo non danno diritto a cumulo con l'unica eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale, con un paletto chiaro fissato a 5.000 euro annui.