Politica
Questione ITA "Umberto I": si cercano soluzioni condivise in Provincia
Ieri mattina l'incontro, Ventola: «Potremmo fare un passo indietro». Opposizioni: «Due le strade»
Andria - martedì 8 luglio 2014
08.58
Sarà giovedì l'ultimo passaggio formale per la Provincia di Barletta Andria Trani con l'ultimo Consiglio Provinciale della storia della BAT e sarà in quella data che potrebbe esserci un ultimo passaggio definitivo di indirizzo per la questione Istituto Tecnico Agrario "Umberto I" di Andria. Dopo i numerosi appelli, gli interventi, le interpellanze e le proteste, infatti, ieri mattina vi è stato un incontro chiarificatore nella sede dell'ente alla presenza del Presidente, Francesco Ventola, dei Consiglieri di opposizione della Città di Andria tra cui rappresentanti del Partito Democratico e di Progetto Andria, ed una rappresentanza dei docenti a tempo determinato dell'istituto nonchè di Riccardo Liso, Dirigente Scolastico dell'ITA.
Toni pacati solo nei primi istanti, poi spazio alle rimostranze delle due diverse parti. «Potremmo fare un passo indietro rispetto all'iter intrapreso per far si che l'Istituto Agrario divenga statale», ha detto il Presidente della Provincia, Ventola, durante l'incontro. Ad ora i ragazzi, come spiegato dai consiglieri di opposizione della Città di Andria presenti all'incontro, nella prossima annualità scolastica saranno iscritti formalmente al "Lotti", un istituto tecnico di Andria che ha avuto l'autorizzazione dalla Regione Puglia per attivare un indirizzo "Agroalimentare ed Agrario". In sostanza i ragazzi del biennio dell'ITA saranno iscritti direttamente all'altro istituto. Per il triennio, invece, si concluderà il percorso di studi a carico della Provincia sino alla completa chiusura dell'Umberto I.
Al tavolo si è convenuto che, pur essendo questa la strada più rapida per un passaggio al Ministero dell'Istituto Agrario, questa non è una vera e propria statizzazione ma, difatto, una chiusura dell'attività dell'Umberto I dopo 130 anni di storia. «Due sono le soluzioni percorribili e che anche il Presidente Ventola si è detto pronto a sostenere - ha detto Giovanna Bruno, Consigliere comunale di Andria 3 - partendo dallo stop a questo iter che porterà alla chiusura definitiva dell'Istituto, si cercherà di avere entro giovedì dal Ministro Delrio una deroga al Patto di Stabilità che blocca le assunzioni a tempo determinato della Provincia per continuare a gestire l'Agrario come scuola paritaria ed avviare il vero percorso di statizzazione che dura circa 3 anni. La seconda soluzione, invece, è quella di rendere subito autonoma la Scuola rendendola sin da subito statale e chiedendo, questa volta al Ministero dell'Istruzione, una deroga alla necessità di avere 600 studenti per l'autonomia scolastica».
Tutto dovrà esser fatto entro giovedì prossimo, data dell'ultimo Consiglio Provinciale e data ultima nella quale si può ritirare l'iter già avviato per provare a percorrere altre strade. La problematica principale è quella dell'impossibilità della Provincia, come ente, di assumere altro personale a tempo determinato, problema aggirato in questo anno grazie al passaggio alla Fondazione "Bonomo" creata ad hoc per la gestione temporanea dell'ITA e del Centro Ricerche "Bonomo". Per le due soluzioni, invece, appaiono entrambe complicate visti i tempi stretti ma, i tanti politici presenti al tavolo nella riunione di ieri, si sono impegnati a percorrere entrambe le strade per cercare di mantenere autonomo ed in vita l'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I" di Andria. Una deroga al Patto di Stabilità per avviare il regolare iter di statizzazione o una deroga per mantenere l'autonomia scolastica sono le due risorse in campo sino a giovedì. L'Istituto Agrario, infatti, ha quasi 400 iscritti a partire dal prossimo anno scolastico con circa 100 nuove iscrizioni effettuate solo in questo anno ed un trend di crescita che i docenti, hanno ribadito durante la riunione, sarà senza dubbio ancor più forte nei prossimi anni sino ad arrivare ai 600 studenti necessari per avere l'autonomia scolastica.
Toni pacati solo nei primi istanti, poi spazio alle rimostranze delle due diverse parti. «Potremmo fare un passo indietro rispetto all'iter intrapreso per far si che l'Istituto Agrario divenga statale», ha detto il Presidente della Provincia, Ventola, durante l'incontro. Ad ora i ragazzi, come spiegato dai consiglieri di opposizione della Città di Andria presenti all'incontro, nella prossima annualità scolastica saranno iscritti formalmente al "Lotti", un istituto tecnico di Andria che ha avuto l'autorizzazione dalla Regione Puglia per attivare un indirizzo "Agroalimentare ed Agrario". In sostanza i ragazzi del biennio dell'ITA saranno iscritti direttamente all'altro istituto. Per il triennio, invece, si concluderà il percorso di studi a carico della Provincia sino alla completa chiusura dell'Umberto I.
Al tavolo si è convenuto che, pur essendo questa la strada più rapida per un passaggio al Ministero dell'Istituto Agrario, questa non è una vera e propria statizzazione ma, difatto, una chiusura dell'attività dell'Umberto I dopo 130 anni di storia. «Due sono le soluzioni percorribili e che anche il Presidente Ventola si è detto pronto a sostenere - ha detto Giovanna Bruno, Consigliere comunale di Andria 3 - partendo dallo stop a questo iter che porterà alla chiusura definitiva dell'Istituto, si cercherà di avere entro giovedì dal Ministro Delrio una deroga al Patto di Stabilità che blocca le assunzioni a tempo determinato della Provincia per continuare a gestire l'Agrario come scuola paritaria ed avviare il vero percorso di statizzazione che dura circa 3 anni. La seconda soluzione, invece, è quella di rendere subito autonoma la Scuola rendendola sin da subito statale e chiedendo, questa volta al Ministero dell'Istruzione, una deroga alla necessità di avere 600 studenti per l'autonomia scolastica».
Tutto dovrà esser fatto entro giovedì prossimo, data dell'ultimo Consiglio Provinciale e data ultima nella quale si può ritirare l'iter già avviato per provare a percorrere altre strade. La problematica principale è quella dell'impossibilità della Provincia, come ente, di assumere altro personale a tempo determinato, problema aggirato in questo anno grazie al passaggio alla Fondazione "Bonomo" creata ad hoc per la gestione temporanea dell'ITA e del Centro Ricerche "Bonomo". Per le due soluzioni, invece, appaiono entrambe complicate visti i tempi stretti ma, i tanti politici presenti al tavolo nella riunione di ieri, si sono impegnati a percorrere entrambe le strade per cercare di mantenere autonomo ed in vita l'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I" di Andria. Una deroga al Patto di Stabilità per avviare il regolare iter di statizzazione o una deroga per mantenere l'autonomia scolastica sono le due risorse in campo sino a giovedì. L'Istituto Agrario, infatti, ha quasi 400 iscritti a partire dal prossimo anno scolastico con circa 100 nuove iscrizioni effettuate solo in questo anno ed un trend di crescita che i docenti, hanno ribadito durante la riunione, sarà senza dubbio ancor più forte nei prossimi anni sino ad arrivare ai 600 studenti necessari per avere l'autonomia scolastica.