Territorio
Quartiere Europa: «Troppa sporcizia, aree verdi non pulite da settimane»
Il Comitato cittadino lancia un appello alle istituzioni per un intervento
Andria - domenica 13 dicembre 2015
9.44 Comunicato Stampa
Non bastano articoli di giornale né altre sollecitazioni civili per far si che una problematica che ormai da anni affligge l'intero Quartiere Europa, venga risolta. La manutenzione di aree verdi pubbliche è praticamente inesistente o molto sporadica, al punto che i rifiuti, di ogni genere, rimangono in quei luoghi a volte anche per interi mesi creando una situazione al limite dell'emergenza sanitaria visto che quelle aree sono comunque frequentate da bambini e da animali domestici. Una situazione che perdura nonostante la buona volontà e l'abnegazione del Comitato di Quartiere, dei commercianti e addirittura dei singoli cittadini che frequentemente si occupano di ripulire quelle zone, finanche davanti agli esercizi commerciali trasformando le commesse addette alle vendite in donne di pulizie.
Ecco l'accorato appello alle Istituzioni dei Dirigenti del Comitato Cittadino: «non vogliamo essere critici a tutti i costi né vogliamo vedere per forza un nemico davanti ai nostri occhi ma, per favore, non fate finta di nulla; non continuate ad esaltare il nulla e quello che non c'è tentando di "coprire" chi non fa il proprio dovere o chi non controlla o peggio chi tollera e ne diventa complice compiacente. Altro che aumento della Tassa Rifiuti e della Tassa Servizi. Ma quale tassa servizi? I servizi dove sono? Chi li vede? Strade sfasciate con pericolo costante per bambini, motociclisti e ciclisti; piste ciclabili e marciapiedi ormai in degrado crescente con le radici degli alberi che sono diventate montagnole; problema sicurezza con un Ufficio decentrato dei Vigili Urbani realizzato ma mai aperto in via A. Moro; parchi pubblici in condizioni precarie affidati direttamente senza evidenza pubblica come prevedono la legge ed il regolamento comunale; atti vandalici e tutto quello di cui anche le cronache nazionali hanno riportato sui piccoli e grandi schermi. Ma che quartiere è diventato questo? A chi non piaceva quel ben Quartiere cittadino così tanto ben organizzato e ben tenuto? A chi dava fastidio quell'ordine, quella disciplina, quella dedizione che dieci anni fa faceva si che il Quartiere Europa fosse il più ambito e meglio tenuto di Andria? Se il nostro lavoro – fanno sapere dal Comitato - il nostro duro lavoro abbia potuto dare fastidio a qualcuno ce ne dispiace e ce ne scusiamo ma noi quel quartiere com'è stato ridotto non lo vogliamo e non lo possiamo più vedere».
Ecco l'accorato appello alle Istituzioni dei Dirigenti del Comitato Cittadino: «non vogliamo essere critici a tutti i costi né vogliamo vedere per forza un nemico davanti ai nostri occhi ma, per favore, non fate finta di nulla; non continuate ad esaltare il nulla e quello che non c'è tentando di "coprire" chi non fa il proprio dovere o chi non controlla o peggio chi tollera e ne diventa complice compiacente. Altro che aumento della Tassa Rifiuti e della Tassa Servizi. Ma quale tassa servizi? I servizi dove sono? Chi li vede? Strade sfasciate con pericolo costante per bambini, motociclisti e ciclisti; piste ciclabili e marciapiedi ormai in degrado crescente con le radici degli alberi che sono diventate montagnole; problema sicurezza con un Ufficio decentrato dei Vigili Urbani realizzato ma mai aperto in via A. Moro; parchi pubblici in condizioni precarie affidati direttamente senza evidenza pubblica come prevedono la legge ed il regolamento comunale; atti vandalici e tutto quello di cui anche le cronache nazionali hanno riportato sui piccoli e grandi schermi. Ma che quartiere è diventato questo? A chi non piaceva quel ben Quartiere cittadino così tanto ben organizzato e ben tenuto? A chi dava fastidio quell'ordine, quella disciplina, quella dedizione che dieci anni fa faceva si che il Quartiere Europa fosse il più ambito e meglio tenuto di Andria? Se il nostro lavoro – fanno sapere dal Comitato - il nostro duro lavoro abbia potuto dare fastidio a qualcuno ce ne dispiace e ce ne scusiamo ma noi quel quartiere com'è stato ridotto non lo vogliamo e non lo possiamo più vedere».