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Quando un pezzo di vita diventa teatro...
I Fiori d’Acciaio in scena al Palazzo Ducale
Andria - lunedì 1 ottobre 2018
11.39
Un entusiasmante e straordinario spettacolo teatrale, ha immerso lo spettatore in un'atmosfera di sogno e di tormento, di magia e di stupore, un'esperienza stimolante ed unica.
"Fiori di coraggio" è stata una rappresentazione ben riuscita, con un cast di splendide interpreti, che a dimostrazione dei temi trattati, ha raccontato lo stato d'animo di queste donne, il tutto integrato con forti ed espliciti riferimenti alla voglia di vivere.
Un gruppo di amiche che improvvisamente si è ritrovato ad affrontare un dramma, un epilogo inaspettato e doloroso, trovando, però la forza di uscirne, acquisirne la consapevolezza, condividerla ed entrare in relazione con gli altri, con il mondo esterno, contrastando l'isolamento ed il rischio di emarginazione legato alla malattia e dando vita ad un'interpretazione con frasi e parole colorate di tinte vive, amalgamando passione, delicatezza e verità.
Il coraggio delle donne ha creato tridimensionalità nei personaggi, dando vitalità e sapore alla narrazione, trasformandola in pezzi di teatro vivo, capace di toccare le corde degli spettatori.
La scenografia è messa in risalto dalle ombre cinesi mimate dalle stesse interpreti e dall'attrice che da sola sul palcoscenico dialogava con queste.
Il teatro delle ombre è una tipica espressione dell'arte cinese di antichissima origine che serviva a venerare le divinità ma anche a scacciare fantasmi e mostri. Le ombre cinesi sono state la soluzione perfetta per dare vita e trasmettere queste emozioni fantastiche, sia perché hanno lasciato spazio alla fantasia, sia perché intrise di magia tanto da entrare nel cuore dello spettatore.
Le musiche appassionanti si sono adattate perfettamente allo spettacolo, diventandone tutt'uno.
La malattia è una esperienza di rinnovamento che aiuta a capire cosa si vuole e cosa non si vuole, è una esperienza che fa incontrare nuove meravigliose persone e perderne altre, offre momenti di condivisione con altri, che stanno vivendo lo stesso dramma.
E' stato un grande successo, il nutrito pubblico alla fine si è messo in piedi per un lungo applauso.
Grande soddisfazione da parte del gruppo "Fiori d'Acciaio", soddisfazione che ha il sapore del riscatto.
Anche il teatro è un linguaggio ed uno strumento espressivo che cura e fa prevenzione.
La malattia è tutto questo e tanto altro ancora. Nella malattia c'è vita.
"Fiori di coraggio" è stata una rappresentazione ben riuscita, con un cast di splendide interpreti, che a dimostrazione dei temi trattati, ha raccontato lo stato d'animo di queste donne, il tutto integrato con forti ed espliciti riferimenti alla voglia di vivere.
Un gruppo di amiche che improvvisamente si è ritrovato ad affrontare un dramma, un epilogo inaspettato e doloroso, trovando, però la forza di uscirne, acquisirne la consapevolezza, condividerla ed entrare in relazione con gli altri, con il mondo esterno, contrastando l'isolamento ed il rischio di emarginazione legato alla malattia e dando vita ad un'interpretazione con frasi e parole colorate di tinte vive, amalgamando passione, delicatezza e verità.
Il coraggio delle donne ha creato tridimensionalità nei personaggi, dando vitalità e sapore alla narrazione, trasformandola in pezzi di teatro vivo, capace di toccare le corde degli spettatori.
La scenografia è messa in risalto dalle ombre cinesi mimate dalle stesse interpreti e dall'attrice che da sola sul palcoscenico dialogava con queste.
Il teatro delle ombre è una tipica espressione dell'arte cinese di antichissima origine che serviva a venerare le divinità ma anche a scacciare fantasmi e mostri. Le ombre cinesi sono state la soluzione perfetta per dare vita e trasmettere queste emozioni fantastiche, sia perché hanno lasciato spazio alla fantasia, sia perché intrise di magia tanto da entrare nel cuore dello spettatore.
Le musiche appassionanti si sono adattate perfettamente allo spettacolo, diventandone tutt'uno.
La malattia è una esperienza di rinnovamento che aiuta a capire cosa si vuole e cosa non si vuole, è una esperienza che fa incontrare nuove meravigliose persone e perderne altre, offre momenti di condivisione con altri, che stanno vivendo lo stesso dramma.
E' stato un grande successo, il nutrito pubblico alla fine si è messo in piedi per un lungo applauso.
Grande soddisfazione da parte del gruppo "Fiori d'Acciaio", soddisfazione che ha il sapore del riscatto.
Anche il teatro è un linguaggio ed uno strumento espressivo che cura e fa prevenzione.
La malattia è tutto questo e tanto altro ancora. Nella malattia c'è vita.