Cronaca
Qualità del Grano: controlli su 120mila tonnellate estere
Analisi della "Forestale" al Porto di Bari. Protesta di Coldiretti
Puglia - mercoledì 24 febbraio 2016
13.43
Controllo della Qualità del Grano in arrivo in Puglia: è questo l'obiettivo che il Corpo Forestale dello Stato sta perseguendo in particolare nel Porto di Bari. Sono, infatti, 4 le navi giunte nel capoluogo pugliese proprio in questi giorni con oltre 120mila tonnellate di grano. Navi provenienti da Panama, Canada e Regno Unito che si sommano al milione di tonnellate di grano giunto sino ad ora in soli sette mesi a partire da luglio 2015. Al Porto di Bari, infatti, sono approdati carichi da ogni parte del mondo ed in particolare dall'Africa e dall'oriente. Il personale del Corpo forestale dello Stato, quindi, è stato impegnato oltre che nei controlli documentali, nelle analisi delle micotossine grazie anche ad un kit innovativo presente all'interno della postazione del Comando Stazione Mobile del Porto di Bari. Su sette carichi analizzati nella giornata odierna, è risultato positivo al test effettuato, il campione di grano duro messicano scaricato dalla nave Ecopride, battente bandiera panamense e proveniente da Cristobal.
Le Procure di Bari e Trani hanno già disposto analisi più approfondite in laboratorio per accertare la reale qualità del grano oltre che per rilevare la presenza di eventuali metalli pesanti. Le materie prime come mais, grano, riso, soia e arachidi, quando sono in particolari condizioni di trasporto e conservazione, possono essere contaminate da micotossine, ovvero metaboliti tossici prodotti dalle muffe che possono avere gravi effetti acuti e cronici sulla salute degli esseri umani e degli animali.
Proprio nella giornata odierna, sempre nel Porto di Bari, una protesta da parte della Coldiretti, con agricoltori provenienti dalle province di Bari, Bat e Foggia, in difesa del grano duro italiano ed in particolare locale. Secondo la stessa Coldiretti, infatti, visto l'ingresso in Italia di questo flusso ingente di grano, è stata registrata una drastica riduzione del 25% del prezzo del grano pugliese, passato negli ultimi sette mesi da 34 a 25 euro al quintale. Incalcolabili, inoltre, secondo Coldiretti, i danni in termini di impatto ambientale: sommando la tratta che una nave compie per raggiungere Bari e i 750 camion utili a scaricare una media di 20mila tonnellate di grano, si stima una emissione di oltre 15mila tonnellate di CO2, tra andata e ritorno.
Le Procure di Bari e Trani hanno già disposto analisi più approfondite in laboratorio per accertare la reale qualità del grano oltre che per rilevare la presenza di eventuali metalli pesanti. Le materie prime come mais, grano, riso, soia e arachidi, quando sono in particolari condizioni di trasporto e conservazione, possono essere contaminate da micotossine, ovvero metaboliti tossici prodotti dalle muffe che possono avere gravi effetti acuti e cronici sulla salute degli esseri umani e degli animali.
Proprio nella giornata odierna, sempre nel Porto di Bari, una protesta da parte della Coldiretti, con agricoltori provenienti dalle province di Bari, Bat e Foggia, in difesa del grano duro italiano ed in particolare locale. Secondo la stessa Coldiretti, infatti, visto l'ingresso in Italia di questo flusso ingente di grano, è stata registrata una drastica riduzione del 25% del prezzo del grano pugliese, passato negli ultimi sette mesi da 34 a 25 euro al quintale. Incalcolabili, inoltre, secondo Coldiretti, i danni in termini di impatto ambientale: sommando la tratta che una nave compie per raggiungere Bari e i 750 camion utili a scaricare una media di 20mila tonnellate di grano, si stima una emissione di oltre 15mila tonnellate di CO2, tra andata e ritorno.