Politica
«Punteruolo rosso»: si cercano soluzioni con l'ITA di Andria
L'assessore Camero: «Le soluzioni finora proposte si sono rivelate effimere». Ricerca e sperimentazione per rilanciare le quotazioni dell'Istituto centenario
Andria - venerdì 23 novembre 2012
9.23
Il «Punteruolo rosso» sta distruggendo le palme presenti nei comuni della sesta provincia. I numerosi trattamenti fito-sanitari, non hanno finora dato frutti accettabili per via di una forte resistenza dei «parassiti». Ed allora può scendere in campo la ricerca e sperimentazione. Ed è l'Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Barletta - Andria - Trani, a lanciare il suo appello diretto al centenario Istituto Tecnico Agrario di Andria, di proprietà della provincia stessa: «Il punteruolo rosso si sta rivelando di una resistenza ad ogni trattamento fitosanitario davvero insospettabile sino a qualche tempo fa - scrive Camero - per queste ragioni, ritengo che dobbiamo mettere in campo le migliori conoscenze scientifiche in materia, per combatterlo ad armi pari e, se necessario, sviluppare un processo di studio e di ricerca, sino all'individuazione dei possibili rimedi validi».
L'Istituto Tecnico Agrario ha nelle sue specificità didattiche la ricerca e la sperimentazione ed è un fiore all'occhiello del territorio del nord barese: «Le soluzioni finora proposte, si sono rivelate talvolta effimere, spesso costose ed in taluni casi, hanno soltanto rinviato l'abbattimento delle piante irrimediabilmente colpite - conclude Camero - sono certo che uno studio accurato, condotto dai nostri ragazzi, potrà portare a risultati che da più parti da anni si attendono. Se si raggiungesse l'ambizioso obiettivo, penso che l'ITA di Andria rafforzerebbe ancor di più il proprio prestigio e persino con profitto, attraverso la divulgazione dell'esito dell'esperienza ai soggetti pubblici e privati alle prese con il problema, che intendessero avvalersi della consulenza».
L'Istituto Tecnico Agrario ha nelle sue specificità didattiche la ricerca e la sperimentazione ed è un fiore all'occhiello del territorio del nord barese: «Le soluzioni finora proposte, si sono rivelate talvolta effimere, spesso costose ed in taluni casi, hanno soltanto rinviato l'abbattimento delle piante irrimediabilmente colpite - conclude Camero - sono certo che uno studio accurato, condotto dai nostri ragazzi, potrà portare a risultati che da più parti da anni si attendono. Se si raggiungesse l'ambizioso obiettivo, penso che l'ITA di Andria rafforzerebbe ancor di più il proprio prestigio e persino con profitto, attraverso la divulgazione dell'esito dell'esperienza ai soggetti pubblici e privati alle prese con il problema, che intendessero avvalersi della consulenza».