Attualità
Puglia "promossa" zona gialla. Ma i contagi non rallentano
L'Istituto superiore della sanità ha indicato la Puglia come regione ad alto rischio
Andria - sabato 5 dicembre 2020
11.14
Da domani la Puglia tornerà zona gialla. Cambiando colore archivierebbe quelle restrizioni imposte per cercare di frenare la curva dei contagi. Tra meno di 24 ore, quindi, bar e ristoranti potranno restare aperti fino alle 18:00. Resterà in vigore il coprifuoco alle ore 22:00, con divieto di spostarsi fino alle 5 di mattina, ma sarà nuovamente possibile spostarsi tra Comuni e altre regioni gialle.
Eppure sulla base dei dati compresi tra il 23 e il 29 novembre, l'Istituto superiore della sanità ha indicato la Puglia come una delle regioni ad alto rischio contagi. Ma il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri l'ordinanza che "premia" la regione Puglia, nella giornata che si colora del nero più intenso in termini di decessi. Sono 72 quelli comunicati nell'ultimo bollettino epidemiologico, ma «si sono verificati in un arco temporale di diversi giorni» ha provveduto a precisare l'assessore regionale Pierluigi Lopalco in serata. «Non è vero che oggi abbiamo avuto 72 morti – ha rilanciato a distanza di quale ora il presidente pugliese Michele Emiliano – ma solo che oggi sono stati inseriti nei data base 72 decessi avvenuti in diversi giorni».
Cala, pur restando al di sopra della media nazionale, il rapporto tra positivi e tamponi effettuati. Ha sfiorato il 17% ad inizio settimana mentre ieri si attestava al 14,97%. Diminuisce di qualche unità anche il numero di ricoveri che alla giornata di ieri erano 1.823, ma aumenta quello delle terapie intensive con 42 nuovi letti occupati.
La zona gialla, ha scritto in un post Facebook il governatore Emiliano «significa che il nostro sistema sanitario ha retto l'ondata che nel solo mese di novembre ha portato a 35mila i nuovi contagi, quando in tutta la prima ondata erano stati poco più di 4mila».
Lo stesso governatore pugliese, inoltre, solo a metà novembre richiedeva l'adozione della zona rossa per le province di Foggia e di Barletta-Andria-Trani. L'istanza non è stata accolta dal ministero della Salute perché il criterio era quello regionale.
L'auspicio dei primi cittadini era che si intervenisse su base provinciale. Dopo il tavolo tecnico svoltosi il 23 novembre con i sindaci nella Prefettura Bat, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia azzardava: «Il prossimo Dpcm potrebbe consentire le zonizzazioni provinciali». Nulla di fatto. Anche la Bat e Foggia, le province più colpite, saranno in zona gialla da domani «ma non escludo di applicare restrizioni a questi territori», ha fatto sapere Emiliano ieri sera.
Il cambio di colore sorprende, ma il governatore commenta: «La zona gialla è una decisione del Ministro della Salute e non della Regione Puglia. Se fosse stato per me e al mio istinto di protezione vi avrei chiusi tutti in casa, ma non sarebbe stata la mossa giusta».
Eppure sulla base dei dati compresi tra il 23 e il 29 novembre, l'Istituto superiore della sanità ha indicato la Puglia come una delle regioni ad alto rischio contagi. Ma il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri l'ordinanza che "premia" la regione Puglia, nella giornata che si colora del nero più intenso in termini di decessi. Sono 72 quelli comunicati nell'ultimo bollettino epidemiologico, ma «si sono verificati in un arco temporale di diversi giorni» ha provveduto a precisare l'assessore regionale Pierluigi Lopalco in serata. «Non è vero che oggi abbiamo avuto 72 morti – ha rilanciato a distanza di quale ora il presidente pugliese Michele Emiliano – ma solo che oggi sono stati inseriti nei data base 72 decessi avvenuti in diversi giorni».
Cala, pur restando al di sopra della media nazionale, il rapporto tra positivi e tamponi effettuati. Ha sfiorato il 17% ad inizio settimana mentre ieri si attestava al 14,97%. Diminuisce di qualche unità anche il numero di ricoveri che alla giornata di ieri erano 1.823, ma aumenta quello delle terapie intensive con 42 nuovi letti occupati.
La zona gialla, ha scritto in un post Facebook il governatore Emiliano «significa che il nostro sistema sanitario ha retto l'ondata che nel solo mese di novembre ha portato a 35mila i nuovi contagi, quando in tutta la prima ondata erano stati poco più di 4mila».
Lo stesso governatore pugliese, inoltre, solo a metà novembre richiedeva l'adozione della zona rossa per le province di Foggia e di Barletta-Andria-Trani. L'istanza non è stata accolta dal ministero della Salute perché il criterio era quello regionale.
L'auspicio dei primi cittadini era che si intervenisse su base provinciale. Dopo il tavolo tecnico svoltosi il 23 novembre con i sindaci nella Prefettura Bat, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia azzardava: «Il prossimo Dpcm potrebbe consentire le zonizzazioni provinciali». Nulla di fatto. Anche la Bat e Foggia, le province più colpite, saranno in zona gialla da domani «ma non escludo di applicare restrizioni a questi territori», ha fatto sapere Emiliano ieri sera.
Il cambio di colore sorprende, ma il governatore commenta: «La zona gialla è una decisione del Ministro della Salute e non della Regione Puglia. Se fosse stato per me e al mio istinto di protezione vi avrei chiusi tutti in casa, ma non sarebbe stata la mossa giusta».