Politica
Puglia, Giunta Emiliano senza BAT e con i 5 Stelle
Dalle "sagre del programma" 1613 voti per la scelta degli assessori
Puglia - martedì 7 luglio 2015
08.30
La Puglia ha la sua nuova Giunta o forse no: alle 19 di ieri pomeriggio il neo Governatore Michele Emiliano ha presentato l'elenco dei dieci nomi che comporranno il suo esecutivo. Una sorta di talent per la scelta degli assessori venuti fuori dopo una vera e propria selezione sulla rete internet svolta da 1613 cittadini aderenti, nel corso della campagna elettorale, alle "sagre del programma" del centrosinistra. In totale coloro i quali avrebbero potuto votare erano 2800. Dall'urna di internet son venuti fuori 5 nominativi tra cui nessuno della BAT nonostante ci fossero due rappresentanti della Provincia che avrebbero potuto avere spazio in Giunta. Si trattava di Filippo Caracciolo e Mimmo Santorsola. Prima dose di polemiche: la BAT, nelle "Sagre del programma" ha avuto meno iscritti delle altre province, quindi in un mero calcolo matematico sarebbe stato molto difficile che per numero di voti uno dei due fosse entrato in Giunta.
Una scelta piuttosto inefficace da questo punto di vista e soprattutto una scelta che, nonostante i ben sette rappresentanti del territorio, tiene ancora fuori dall'esecutivo regionale un delegato della Provincia BAT, essenziale per diversi ambiti dell'economia regionale. I cinque prescelti, tuttavia, sono stati: il riconfermato Giovanni Giannini ai lavori pubblici e le infrastrutture, Raffaele Piemontese al Bilancio, Gianni Liviano al Turismo ed alla Cultura, Sebastiano Leo alla Formazione e Lavoro, Salvatore Negro al Welfare. La complessa e pessima legge elettorale, poi, prevede il rispetto della parità di genere nell'esecutivo ma non nel Consiglio Regionale. Così il grande paradosso è che il centrosinistra non ha donne tra gli scranni della maggioranza e così lo stesso Emiliano ha dovuto prima pescare dall'urna dei due assessori esterni a lui consentiti con Loredana Capone allo Sviluppo Economico ed Annamaria Curcuruto alla Pianificazione territoriale, e poi forzare la mano inserendo in Giunta le uniche donne elette e cioè le rappresentanti del Movimento 5 Stelle con Rosa Barone Agricoltura, Antonella Laricchia Ambiente, Viviana Guarini Personale.
Seconda polemica aspra: «Voglio essere molto chiaro così evitiamo strumentalizzazioni. Il MoVimento 5 Stelle non ha alcun assessore nella giunta regionale di Emiliano. Il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato i tre assessorati vigliaccamente assegnati a nostra insaputa alle nostre tre consigliere regionali. Il MoVimento 5 Stelle non è interessato a poltrone ma ad argomenti e proposte per migliorare la vita dei pugliesi». Le parole sono del deputato andriese del M5S Giuseppe D'Ambrosio che rispedisce al mittente le nomine e promette battaglia in Consiglio Regionale: «I nostri 8 consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle attendono Emiliano in consiglio per i primi atti perché se continua come ha cominciato, avremo un gran piacere a "fargli il mazzo" politicamente parlando, e scusate ma vista la scorrettezza istituzionale a noi rivolta, adesso sarà un gran piacere davvero. Vergogna!». Punto e a capo la Giunta perde tre pezzi che, in questo momento, lo stesso Emiliano non potrà sostituire almeno finchè non vi sarà una modifica, i cui tempi sono tutti da valutare, della pasticciata legge elettorale.
Una scelta piuttosto inefficace da questo punto di vista e soprattutto una scelta che, nonostante i ben sette rappresentanti del territorio, tiene ancora fuori dall'esecutivo regionale un delegato della Provincia BAT, essenziale per diversi ambiti dell'economia regionale. I cinque prescelti, tuttavia, sono stati: il riconfermato Giovanni Giannini ai lavori pubblici e le infrastrutture, Raffaele Piemontese al Bilancio, Gianni Liviano al Turismo ed alla Cultura, Sebastiano Leo alla Formazione e Lavoro, Salvatore Negro al Welfare. La complessa e pessima legge elettorale, poi, prevede il rispetto della parità di genere nell'esecutivo ma non nel Consiglio Regionale. Così il grande paradosso è che il centrosinistra non ha donne tra gli scranni della maggioranza e così lo stesso Emiliano ha dovuto prima pescare dall'urna dei due assessori esterni a lui consentiti con Loredana Capone allo Sviluppo Economico ed Annamaria Curcuruto alla Pianificazione territoriale, e poi forzare la mano inserendo in Giunta le uniche donne elette e cioè le rappresentanti del Movimento 5 Stelle con Rosa Barone Agricoltura, Antonella Laricchia Ambiente, Viviana Guarini Personale.
Seconda polemica aspra: «Voglio essere molto chiaro così evitiamo strumentalizzazioni. Il MoVimento 5 Stelle non ha alcun assessore nella giunta regionale di Emiliano. Il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato i tre assessorati vigliaccamente assegnati a nostra insaputa alle nostre tre consigliere regionali. Il MoVimento 5 Stelle non è interessato a poltrone ma ad argomenti e proposte per migliorare la vita dei pugliesi». Le parole sono del deputato andriese del M5S Giuseppe D'Ambrosio che rispedisce al mittente le nomine e promette battaglia in Consiglio Regionale: «I nostri 8 consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle attendono Emiliano in consiglio per i primi atti perché se continua come ha cominciato, avremo un gran piacere a "fargli il mazzo" politicamente parlando, e scusate ma vista la scorrettezza istituzionale a noi rivolta, adesso sarà un gran piacere davvero. Vergogna!». Punto e a capo la Giunta perde tre pezzi che, in questo momento, lo stesso Emiliano non potrà sostituire almeno finchè non vi sarà una modifica, i cui tempi sono tutti da valutare, della pasticciata legge elettorale.