Cronaca
Provinciale Andria - Trani: un altro piccolo passo
Accertati altri 5milioni di euro disponibili per un'opera da oltre 20milioni
Andria - giovedì 28 novembre 2013
10.15
La lunga burocrazia italiana non fa sconti neanche per un'opera essenziale quale il raddoppio e l'ammodernamento di una delle strade più tragiche della BAT: la provinciale che collega Andria a Trani. Con una determina pubblicata il 26 novembre del settore Infrastrutture, trasporti e viabilità della Provincia di Barletta Andria Trani, infatti, vi è stata l'approvazione del nuovo quadro tecnico-economico di spesa ed accertamento del credito per circa 5 milioni di euro divisi tra quota di cofinanziamento del Comune di Trani ed economie d'asta sulla quota dei fondi posti a disposizione dal C.I.P.E..
Parole troppo complesse per spiegare sostanzialmente che la Provincia BAT ha accertato la disponibilità di tutte le somme necessarie per giungere ai 21 milioni di euro (come da specifica allegata nel box di approfondimento), base economica per ammodernare ed allargare il piano viabile, demolire e ricostruire il sottopasso dell'A14 nonchè eliminare l'incrocio con la provinciale 168 con livelli sfalsati.
L'atto è giunto subito dopo l'approvazione da parte del Consiglio provinciale sia del Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il Triennio 2013-2015 nonché l'elenco annuale per l'esercizio 2013 e sia della Variazione al Bilancio di Previsione 2013. Ma la strada che collega Andria a Trani ha una sua storia di dolore e lungaggini che resta nella memoria collettiva. Da decenni, infatti, si parla della sistemazione dell'arteria di grande importanza e dopo una lunga battaglia nel 2010, esattamente tre anni fa il 3 novembre, i lavori sono stati aggiudicati definitivamente all'ATI composta dall'azienda "Salvatore Matarrese s.p.a." e dal "Gruppo Massara s.p.a." entrambe aziende di Bari. La base d'asta era di oltre 13 milioni di euro ma l'ATI ha vinto presentando un ribasso sull'importo del 42%.
Il finanziamento dell'opera è diviso tra quattro enti principali: il C.I.P.E. per oltre il 66% del totale, la Provincia di Bari (con quota ora ceduta alla Provincia BAT) con poco più del 22% ed infine i Comuni di Andria e Trani per una quota di circa il 5% a testa. Ma nel 2012 la Provincia BAT ha chiesto alla Regione Puglia di rideterminare il quadro economico per via degli espropri, sia per le tante eccezioni pervenute da parte dei proprietari e sia per una sentenza della Corte Costituzionale che ha rideterminato il valore stesso di suoli agricoli o non edificabili (sentenza della Corte Costituzionale n°181 del 10.06.2011 ).
La prima modifica al quadro economico, avvenuta nel 2012 ha previsto un'ulteriore quota di cofinanziamento propria della Provincia di quasi 5 milioni di euro nonché la richiesta alla Regione Puglia di utilizzare le economie sui fondi C.I.P.E. dopo il ribasso d'asta, per una somma di poco superiore ai 4 milioni di euro tali da coprire tutte le procedure espropriative. L'ok è giunto a gennaio di questo anno e con la determina del 26 novembre, il settore provinciale per le infrastrutture ha accertato sia il nuovo budget regionale che la quota di co finanziamento del Comune di Trani di oltre 600mila euro.
Ad ora il quadro economico del progetto ha accertato tutti i 21 milioni di euro necessari per la realizzazione dell'opera. Nel contempo procedono le operazioni per concludere gli espropri dei terreni per i quali in molti casi si è già proceduto alla liquidazione ma in altri sono ancora in corso rideterminazioni di valore. Conclusa questa fase ci potrebbe davvero esser l'avvio dei lavori già affidati e con soldi praticamente disponibili.
Parole troppo complesse per spiegare sostanzialmente che la Provincia BAT ha accertato la disponibilità di tutte le somme necessarie per giungere ai 21 milioni di euro (come da specifica allegata nel box di approfondimento), base economica per ammodernare ed allargare il piano viabile, demolire e ricostruire il sottopasso dell'A14 nonchè eliminare l'incrocio con la provinciale 168 con livelli sfalsati.
L'atto è giunto subito dopo l'approvazione da parte del Consiglio provinciale sia del Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il Triennio 2013-2015 nonché l'elenco annuale per l'esercizio 2013 e sia della Variazione al Bilancio di Previsione 2013. Ma la strada che collega Andria a Trani ha una sua storia di dolore e lungaggini che resta nella memoria collettiva. Da decenni, infatti, si parla della sistemazione dell'arteria di grande importanza e dopo una lunga battaglia nel 2010, esattamente tre anni fa il 3 novembre, i lavori sono stati aggiudicati definitivamente all'ATI composta dall'azienda "Salvatore Matarrese s.p.a." e dal "Gruppo Massara s.p.a." entrambe aziende di Bari. La base d'asta era di oltre 13 milioni di euro ma l'ATI ha vinto presentando un ribasso sull'importo del 42%.
Il finanziamento dell'opera è diviso tra quattro enti principali: il C.I.P.E. per oltre il 66% del totale, la Provincia di Bari (con quota ora ceduta alla Provincia BAT) con poco più del 22% ed infine i Comuni di Andria e Trani per una quota di circa il 5% a testa. Ma nel 2012 la Provincia BAT ha chiesto alla Regione Puglia di rideterminare il quadro economico per via degli espropri, sia per le tante eccezioni pervenute da parte dei proprietari e sia per una sentenza della Corte Costituzionale che ha rideterminato il valore stesso di suoli agricoli o non edificabili (sentenza della Corte Costituzionale n°181 del 10.06.2011 ).
La prima modifica al quadro economico, avvenuta nel 2012 ha previsto un'ulteriore quota di cofinanziamento propria della Provincia di quasi 5 milioni di euro nonché la richiesta alla Regione Puglia di utilizzare le economie sui fondi C.I.P.E. dopo il ribasso d'asta, per una somma di poco superiore ai 4 milioni di euro tali da coprire tutte le procedure espropriative. L'ok è giunto a gennaio di questo anno e con la determina del 26 novembre, il settore provinciale per le infrastrutture ha accertato sia il nuovo budget regionale che la quota di co finanziamento del Comune di Trani di oltre 600mila euro.
Ad ora il quadro economico del progetto ha accertato tutti i 21 milioni di euro necessari per la realizzazione dell'opera. Nel contempo procedono le operazioni per concludere gli espropri dei terreni per i quali in molti casi si è già proceduto alla liquidazione ma in altri sono ancora in corso rideterminazioni di valore. Conclusa questa fase ci potrebbe davvero esser l'avvio dei lavori già affidati e con soldi praticamente disponibili.