Ristorante. Foto di Peter H. da Pixabay
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Attualità

Pronte agevolazioni e sostegni per bar e ristoranti

"Custodiamo le imprese": da oggi è possibile accedere alla misura regionale per compensare le perdite causate dall’emergenza sanitaria

Riapre la misura straordinaria "Custodiamo le imprese". Con una dotazione di oltre 15,482 milioni di euro offre alle imprese micro, piccole e medie della Puglia, chiuse per decreto nel corso del 2021, un ristoro, cioè una sovvenzione diretta finalizzata a compensare la riduzione di ricavi dovuti all'emergenza sanitaria.

La misura sarà aperta da oggi, 13 gennaio, al 28 febbraio del 2022. A stabilirlo la determina sottoscritta ieri dal direttore generale di Puglia Sviluppo, Antonio De Vito, e in pubblicazione domani sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia. Lo strumento di agevolazione è gestito infatti dalla Società in house e Finanziaria regionale in qualità di organismo delegato.

Chiusa il 9 dicembre del 2021 con la presentazione di 952 domande di ristoro, Custodiamo le imprese – che è, lo ricordiamo, una misura straordinaria legata al quadro temporaneo degli aiuti concessi dall'Unione Europea per il Covid - riapre con una novità rispetto alla precedente edizione: l'apertura anche a bar e ristoranti (codici Ateco 56.30.00 e 56.10.11), oltre che a tutte le altre categorie di commercio al dettaglio e dei servizi.

A spiegarne le motivazioni l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci: "Riapriamo questo avviso a sostegno del sistema produttivo pugliese e lo facciamo con una marcia in più. Abbiamo ritenuto fondamentale allargare le possibilità di ristoro offerte dalla misura anche agli esercizi impegnati nella "Ristorazione con somministrazione" ed ai "Bar e altri esercizi simili senza cucina".

Queste attività durante i periodi di chiusura imposte per decreto, hanno potuto svolgere solo attività di asporto, con una riduzione considerevole nel fatturato. Bar e ristoranti si aggiungono dunque a tutti gli altri esercizi già inclusi nella precedente edizione dell'avviso. Dunque centri di estetica, parrucchieri, commercianti e ambulanti, attività sportive e di divertimento, varie tipologie di servizi tra cui asili nido e assistenza per disabili potranno chiedere i ristori previsti da questo avviso che - lo ricordiamo - possono arrivare fino ai 25mila euro.

È importante che tutte le categorie interessate sfruttino questa opportunità che resterà aperta fino al 28 febbraio e non potrà essere più riproposta per restare nei tempi del quadro temporaneo degli aiuti concessi dall'Unione Europea (Temporary Framework). La riapertura di Custodiamo le imprese insieme con la proroga di Microprestito Circolante mettono a disposizione delle aziende pugliesi più di 55 milioni di euro, un impegno concreto da parte della Regione Puglia e di Puglia Sviluppo ma soprattutto un supporto tangibile a sostegno della ripresa".

Come funziona lo strumento
La misura straordinaria di aiuto "Custodiamo le imprese" si rivolge alle imprese micro, piccole e medie con una sede operativa in Puglia, costrette alla chiusura per decreto nel corso del 2021. Potranno partecipare all'avviso le imprese che non abbiano ottenuto ulteriori aiuti specifici da parte della Regione Puglia tra i quali quelli previsti da Microprestito (edizioni 2020 e 2021) e Titolo II Circolante (Capo 3 e Capo 6) dalle misure Custodiamo il Turismo in Puglia 2.0 e Custodiamo la Cultura in Puglia 2.0.

L'impresa deve aver conseguito, nel periodo 1° luglio 2020-30 giugno 2021, un fatturato che non sia superiore al 70% di quello conseguito nel periodo 1° luglio 2019-30 giugno 2020. In sostanza dal confronto tra i due periodi deve risultare un decremento almeno pari al 30%.

L'agevolazione consiste in un ristoro (a fondo perduto) che può arrivare fino a 25mila euro.

La domanda deve essere presentata attraverso il portale custodiamoleimprese.regione.puglia.it dal 13.1.2022, data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, e fino alle ore 16.00 del 28.2.2022.

La misura è legata al quadro temporaneo degli aiuti concessi dall'Unione Europea per l'emergenza sanitaria da Covid 19.
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