Attualità
Prof. Fortunato (Centro Zenith): "Green pass è la scelta giusta"
A meno di 24 ore dall'obbligo di esibirlo per i lavoratori, pubblici e privati, una riflessione da parte del responsabile del centro Zenith
Andria - giovedì 14 ottobre 2021
16.00
Manca poco ormai, meno di 24 ore e da domani, venerdì 15 ottobre, il green pass sarà necessario per tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, sia dipendenti che autonomi. Questo obbligo arriva dopo quelli introdotti mesi fa per poter viaggiare, per andare al ristorante, per insegnare nelle scuole. Un obbligo che resterà in vigore, per il momento, fino al 31 dicembre, data fissata come termine dello stato di emergenza. Ecco una riflessione del prof. Antonello Fortunato, responsabile del centro Zenith di Andria.
"Durante il lock down ho visto i ragazzi specialmente abili soffrire di solitudine e di inerzia. Chiusi nelle loro case hanno sperimentato il senso di inutilità che gli inglesi definiscono mancanza di "need for competence", ovvero l'impossibilità di esprimere le proprie competenze e la propria vitalità.
Per questo credo che il governo abbia scelto la strada giusta, di fatto, disponendo dei Green Pass che, in qualche modo, ti obbligano a essere vaccinato se vuoi avere una vita normale, se vuoi viaggiare, se vuoi andare a mangiare, se vuoi andare al cinema, se vuoi andare allo stadio, eccetera… Quindi ritengo che questo sia il percorso più corretto, più giusto, per un Paese come il nostro".
"Durante il lock down ho visto i ragazzi specialmente abili soffrire di solitudine e di inerzia. Chiusi nelle loro case hanno sperimentato il senso di inutilità che gli inglesi definiscono mancanza di "need for competence", ovvero l'impossibilità di esprimere le proprie competenze e la propria vitalità.
Per questo credo che il governo abbia scelto la strada giusta, di fatto, disponendo dei Green Pass che, in qualche modo, ti obbligano a essere vaccinato se vuoi avere una vita normale, se vuoi viaggiare, se vuoi andare a mangiare, se vuoi andare al cinema, se vuoi andare allo stadio, eccetera… Quindi ritengo che questo sia il percorso più corretto, più giusto, per un Paese come il nostro".