Cronaca
Processo Rating, ieri udienza "fiume": 8 ore in aula
Ammesse come parti civili Federconsumatori, Adusbef Puglia e di una decina di consumatori
BAT - venerdì 6 marzo 2015
9.21
Dopo quasi otto ore di discussione, in alcuni momenti anche con accesi dibattiti tra accusa e difesa, si sono concluse le udienze dinanzi al tribunale penale di Trani contro le agenzie di rating Standard & Poors e Fitch. Il processo si era aperto in mattinata intorno alle ore 10.00 con la lettura da parte del Presidente del Collegio Giudicante, Dott.ssa Pavese, dell'ordinanza con la quale il Tribunale oltre a confermare la presenza nel giudizio di Adusbef e dei consumatori ammessi in sede di udienza preliminare, dichiarava ammissibili le richieste di costituzione di parte civile da parte di altri consumatori difesi da Adusbef, dell'Adusbef Puglia e delle associazioni dei consumatori Acu e Federconsumatori.
Superata questa prima fase, il processo, poi, si è sviluppato con le arringhe dei difensori degli imputati che hanno sollevato diverse eccezioni relative alla competenza territoriale del Tribunale di Trani, alla giurisdizione del giudice italiano, alla presunta nullità del processo per l'omessa traduzione in lingua inglese di alcuni atti ed al presunto deposito tardivo di alcuni documenti processuali. A tutte queste eccezioni ha puntualmente risposto il PM, dott. Michele Ruggiero, sostenuto in tal senso anche dalle difese delle parti civili, avv.ti Antonio Tanza, Astolfo di Amato, Vincenzo Laudadio, i quali hanno confutato punto per punto le avverse deduzioni evidenziando le ragioni ed i motivi che, di contro, indurrebbero a ritenere Trani quale sede del giudice naturale, oltre a respingere in toto le eccezioni in ordine alle presunte nullità del processo in quanto infondate in fatto ed in diritto.
Il Tribunale, all'esito di tutte le difese si è riservato di decidere sulle questioni prospettate ed ha rinviato i due procedimenti, che ricordiamo procedono parallelamente ma su binari separati, all'udienza del 16 aprile prossimo venturo data nella quale leggerà il provvedimento con il quale definisce le summenzionate questioni. Ove il Tribunale dovesse decidere di mantenere a Trani il processo all'esito si aprirà definitivamente il dibattimento con le richieste di prove da parte di imputati, accusa e parti civili.
Superata questa prima fase, il processo, poi, si è sviluppato con le arringhe dei difensori degli imputati che hanno sollevato diverse eccezioni relative alla competenza territoriale del Tribunale di Trani, alla giurisdizione del giudice italiano, alla presunta nullità del processo per l'omessa traduzione in lingua inglese di alcuni atti ed al presunto deposito tardivo di alcuni documenti processuali. A tutte queste eccezioni ha puntualmente risposto il PM, dott. Michele Ruggiero, sostenuto in tal senso anche dalle difese delle parti civili, avv.ti Antonio Tanza, Astolfo di Amato, Vincenzo Laudadio, i quali hanno confutato punto per punto le avverse deduzioni evidenziando le ragioni ed i motivi che, di contro, indurrebbero a ritenere Trani quale sede del giudice naturale, oltre a respingere in toto le eccezioni in ordine alle presunte nullità del processo in quanto infondate in fatto ed in diritto.
Il Tribunale, all'esito di tutte le difese si è riservato di decidere sulle questioni prospettate ed ha rinviato i due procedimenti, che ricordiamo procedono parallelamente ma su binari separati, all'udienza del 16 aprile prossimo venturo data nella quale leggerà il provvedimento con il quale definisce le summenzionate questioni. Ove il Tribunale dovesse decidere di mantenere a Trani il processo all'esito si aprirà definitivamente il dibattimento con le richieste di prove da parte di imputati, accusa e parti civili.