Partito Democratico
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Primarie PD Day: Cuperlo, Renzi e Civati per la segreteria

Tante iniziative in vista del voto: un pomeriggio di torte, le parole di D'Alema, l'analisi dell'Alternativa

E' arrivato il giorno delle tanto attese Primarie del Partito Democratico nazionale: in ballo c'è la carica di Segretario per sostituire Guglielmo Epifani traghettatore per il dopo Bersani. Una lunghissima trafila ha portato al voto i militanti del PD diverse volte da quando è iniziata la corsa per la segreteria ma alla fine la contesa resta tra i tre giunti sino in fondo: si tratta di Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, Gianni Cuperlo, Presidente del Centro Studi PD, Giuseppe Civati, Presidente del Forum per i nuovi linguaggi e le nuove culture del PD. Ad ognuno di loro è collegata una lista di delegati provinciale all'Assemblea Nazionale. Si vota domenica 8 dicembre dalle ore 8 alle ore 20 e nella Città di Andria, il luogo prescelto è il Chiostro di San Francesco. Possono votare tutti coloro che hanno compiuto 16 anni entro l'8 dicembre, anche se non iscritti al PD. A costoro, prima del voto, sarà chiesto di firmare l'albo degli elettori alle Primarie, oltre alla normativa sulla privacy e di versare il contributo di 2 euro per le spese organizzative. E' possibile registrarsi on-line fino alle ore 12:00 del 6 Dicembre. La registrazione on-line è obbligatoria per i ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti e i lavoratori fuori sede. Coloro che sono invece iscritti al PD non dovranno né registrarsi, né versare il contributo di 2 euro. Per votare è necessario esibire un documento in corso di validità.

Nella Città di Andria tante le iniziative in favore dei diversi candidati: la prima, in ordine di tempo, mercoledì pomeriggio a cura del comitato BAT a sostegno di Civati. Sulla scia di quello che è avvenuto anche in altre regioni, ad Andria è stata pensata un'operazione conviviale come "Torte per Civati": una fetta di torta in cambio di una chiacchierata sulle ragioni per votare Civati: «Prima erano in molti a sostenere la scarsa incidenza della rete e dell'approccio virale nelle campagne elettorali ma si stanno ricredendo - ci dice Annamaria Palladino componenti della lista per Civati della provincia Bat - Ormai è chiaro a tutti: la rete non è solo un modo per veicolare facce e nomi, ma anche per diffondere contenuti, per alimentare confronti. Si può offrire una torta al cioccolato o un thè in un bar, come abbiamo fatto ad Andria a Trani o a Barletta, oppure organizzare confronti in luoghi di aggregazione giovanile e di produzione musicale come il SAM di San Ferdinando, a fronte di comunicazioni istituzionali di senatori, deputati, consiglieri regionali che richiamano stampa e televisioni? Noi diciamo di sì, se nei discorsi che facciamo parliamo ai nostri elettori (specie ai più delusi) con la semplicità e la nettezza di Civati. Parole precise su tutto, e soprattutto spiccatamente di sinistra: dal no alle larghe intese ai matrimoni egualitari, dal sostegno al reddito al contratto unico nel mondo del lavoro, dall'abbassamento delle tasse sul lavoro (ma non di quelle sul patrimonio) alla difesa della dignità della donna, per la quale Civati parla provocatoriamente di "questione maschile" piuttosto che di questione femminile, ribaltando così una certa retorica falsamente paritaria - conclude Annamaria Palladino - Non a caso la lista per Civati è l'unica ad avere una capolista donna, e dunque conta più donne che uomini».

Giovedì mattina, invece, spazio all'ex Presidente del Consiglio nonché esponente di spicco del PD, Massimo D'Alema, ospite del gruppo di partito a sostegno di Cuperlo nella saletta del Cristal Palace ad Andria. Per lui un lungo discorso introdotto da Lorenzo Marchio, Consigliere comunale del PD di Andria, nel quale tanti sono stati i punti politici trattati (l'intervista integrale nel video allegato ndr): «Sono tre mesi che il nostro partito è diviso in tifoserie, votazioni e fazioni - ha detto l'ex Presidente del Consiglio - mi sembra naturale che vi sia disaffezione verso una giornata importante come quella delle primarie. E' un meccanismo che rischia di stancare e logorare i cittadini. Vedo che c'è un tentativo di monopolizzare il circolo mediatico attorno a Renzi, ma noi cerchiamo di opporre a questo un progetto politico e culturale ed il progetto di una persona come Cuperlo che vuole dare finalmente un'idea ed una identità vera a questo partito. Cuperlo è l'unico che vuole fare il segretario del partito mentre Renzi vuole fare il Presidente del Consiglio e quindi la segreteria è solo un trampolino di lancio verso quell'obiettivo».

Ultimo in ordine di tempo, il Movimento politico l'Alternativa, in una conferenza stampa sempre ieri mattina, ha ribadito il suo impegno a sostegno della candidatura di Matteo Renzi. Sabino Zinni e Antonello Fortunato hanno illustrato le motivazioni della scelta, enfatizzando la necessità di un cambio di rotta rispetto al ventennio appena trascorso: «Sosteniamo Renzi - ha affermato Zinni - perché i temi ed il linguaggio del sindaco di Firenze lasciano ben sperare in un deciso superamento dello stato in cui l'Italia è precipitata. Un Paese che vive una profonda sfiducia, depresso dal punto di vista sociale, economico e morale. Non pensiamo che Renzi sia il Messia - ha continuato il presidente dell'Alternativa - e non crediamo nel potere meramente carismatico dei leader. Renzi ha saputo intraprendere un percorso coraggioso nel Partito Democratico, l'unico contenitore, nonostante tutto, cui guardiamo con interesse. Ha saputo aprire alla partecipazione e invitare le giovani generazioni al riscatto». Concentra l'attenzione sulla realtà territoriale, invece, Antonello Fortunato, che insiste sulla capacità di riscoprire il valore della competenza della classe dirigente cittadina. «Mi pare che Andria viva in uno stato soporoso - ha esordito Fortunato - incapace di indignarsi e stimolare l'attività dei suoi rappresentanti politici, i quali, fatte le dovute eccezioni, non brillano per capacità e competenza specifica e si caratterizzano spesso, al contrario, per la loro attitudine ad essere coinvolti in poco edificanti conflitti di interessi».
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Di seguito, le liste provinciali a sostegno delle tre mozioni congressuali.

Lista Renzi
Filippo Caracciolo (Barletta)
Maria Andriano (Trinitapoli)
Fabrizio Ferrante (Trani)
Rosalba Lasciarrea (Andria)
Nicola Cuccovillo (Trani)

Lista Cuperlo
Ruggiero Mennea (Barletta)
Angela Tempesta (Minervino Murge)
Edoardo Filipponio
Angela Curci (Bisceglie)
Andrea Patruno (San Ferdinando)

Lista Civati
Giuliana Damato (Barletta)
Eugenio Martello (Trani)
Maria Palladino (Andria)
Vincenzo Lobascio (Minervino Murge)
Grazia Loconte (San Ferdinando)
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