Politica
Primarie 2012: «La cultura è il petrolio dell'Italia»
Cataldo (Sel) lancia Nichi Vendola nell'incontro svolto alla SPA di Andria. Tante le testimonianze dirette per una campagna elettorale innovativa e «social»
Andria - giovedì 22 novembre 2012
21.53
Pochissimi giorni al voto per le Primarie del centro-sinistra, che si terranno domenica 25 novembre. Ieri sera è stato il turno di Gaetano Cataldo, intervenuto ad Andria nella galleria d'arte Spa per sostenere la candidatura di Nichi Vendola. La serata si è aperta con la proiezione di un video dal titolo inequivocabile La cultura è il petrolio dell'Italia ma ve ne fregate, che ha insieme riassunto ed evocato, rispettivamente, lo stato dell'arte, tutt'altro che invidiabile, del patrimonio culturale del nostro paese e le sue infinite potenzialità. La cultura, insieme al turismo, all'istruzione, alla lotta al precariato, i temi al centro delle testimonianze dell'artista Riccardo Cannone e dell'operatrice turistica Angela Ciciriello, accanto a quelle di Rachele, Gianluca, Nico, giovani studenti e lavoratori andriesi: «utilizzare lo sviluppo della cultura e della ricerca come strumento di crescita economica - ha scritto proprio il regista Riccardo Cannone - ed adoperarsi con passione per questi e per gli altri obiettivi proposti è un progetto politico fortemente condivisibile. Mi occupo di cultura, arte e spettacolo e il sostenere Vendola alle primarie del centrosinistra mi permette di sperare che, alla luce dei grandi risultati ottenuti in Puglia, ci possa esser una estensione a tutta la nazione di questo progetto politico».
L'intervento di Cataldo, poi, è partito dai tempi risicati della campagna elettorale di Nichi Vendola, individuando nella distanza breve una risorsa per lanciare al meglio la sua candidatura. Si è parlato di diritti e unioni civili, intese come opportunità aperte a tutti, senza riserva ideologica o di parte; di lavoro, visto come strumento di rinnovata affermazione della persona, oltre la dicotomia imprenditore Vs. lavoratore; di articolo 18 e della proposta di referendum, avanzata da Sel con una raccolta firme, attraverso cui chiamare i cittadini ad esprimersi. Ancora, si è discusso di equlibri interni alla coalizione e della totale discontinuità che la leadership di Vendola garantirebbe rispetto all'attuale Governo Monti. Sullo sfondo otto anni di guida della Regione Puglia, che rappresentano, secondo Cataldo, «lo strumento migliore per presentare il programma agli italiani e sfidare i nostri competitori».
La campagna elettorale è stata, infatti, basata essenzialmente sul contatto diretto con le persone e con i loro appelli al voto, come un grande social network ispirato ai più famosi facebook e twitter. Una campagna virale che ha visto protagonisti ad Andria semplici simpatizzanti o politici di lungo corso. Una toccante lettera alla cultura ha immaginato un'operatrice culturale andriese, Giorgia Di Renzo: «Cara cultura, non sei sola. Io ed altri irriducibili temerari stiamo cercando di collocarti al centro delle nostre vite e dell'economia del nostro Paese. La nostra patria - scrive Giorgia Di Renzo - ha dimenticato di considerare il sapere e la conoscenza come bene comune e ti ha relegato ai suoi margini. Noi non ti abbandoneremo, grideremo per te, peroreremo la tua causa. Faremo in modo che si ritorni non solo a respirare bellezza, ma ad investire in essa. Settimane fa la Commissione Europea ha detto che sei 'il petrolio dell'Italia'. Dovresti esserne felice ma non è così. Hai ragione. Quel qualcuno ha anche aggiunto che noi 'ce ne freghiamo'. Non abbatterti - conclude la lettera - 'I have a dream': continuare a crescere con te, con la mia città e la mia nazione e con un oppure ed il suo nome è Nichi Vendola».
Testimonianze ed appelli sono giunti anche dal mondo politico locale come l'ex Sindaco cittadino, Vincenzo Zaccaro: «Vorrei che tutti scegliessero il loro candidato sulla base di idee e programmi, io ho letto cosa propongono e sono convinto nella scelta di Vendola». Al termine dell'incontro tanti applausi e l'appuntamento per le primarie del 25 novembre.
L'intervento di Cataldo, poi, è partito dai tempi risicati della campagna elettorale di Nichi Vendola, individuando nella distanza breve una risorsa per lanciare al meglio la sua candidatura. Si è parlato di diritti e unioni civili, intese come opportunità aperte a tutti, senza riserva ideologica o di parte; di lavoro, visto come strumento di rinnovata affermazione della persona, oltre la dicotomia imprenditore Vs. lavoratore; di articolo 18 e della proposta di referendum, avanzata da Sel con una raccolta firme, attraverso cui chiamare i cittadini ad esprimersi. Ancora, si è discusso di equlibri interni alla coalizione e della totale discontinuità che la leadership di Vendola garantirebbe rispetto all'attuale Governo Monti. Sullo sfondo otto anni di guida della Regione Puglia, che rappresentano, secondo Cataldo, «lo strumento migliore per presentare il programma agli italiani e sfidare i nostri competitori».
La campagna elettorale è stata, infatti, basata essenzialmente sul contatto diretto con le persone e con i loro appelli al voto, come un grande social network ispirato ai più famosi facebook e twitter. Una campagna virale che ha visto protagonisti ad Andria semplici simpatizzanti o politici di lungo corso. Una toccante lettera alla cultura ha immaginato un'operatrice culturale andriese, Giorgia Di Renzo: «Cara cultura, non sei sola. Io ed altri irriducibili temerari stiamo cercando di collocarti al centro delle nostre vite e dell'economia del nostro Paese. La nostra patria - scrive Giorgia Di Renzo - ha dimenticato di considerare il sapere e la conoscenza come bene comune e ti ha relegato ai suoi margini. Noi non ti abbandoneremo, grideremo per te, peroreremo la tua causa. Faremo in modo che si ritorni non solo a respirare bellezza, ma ad investire in essa. Settimane fa la Commissione Europea ha detto che sei 'il petrolio dell'Italia'. Dovresti esserne felice ma non è così. Hai ragione. Quel qualcuno ha anche aggiunto che noi 'ce ne freghiamo'. Non abbatterti - conclude la lettera - 'I have a dream': continuare a crescere con te, con la mia città e la mia nazione e con un oppure ed il suo nome è Nichi Vendola».
Testimonianze ed appelli sono giunti anche dal mondo politico locale come l'ex Sindaco cittadino, Vincenzo Zaccaro: «Vorrei che tutti scegliessero il loro candidato sulla base di idee e programmi, io ho letto cosa propongono e sono convinto nella scelta di Vendola». Al termine dell'incontro tanti applausi e l'appuntamento per le primarie del 25 novembre.