Attualità
Presentazione regionale ad Andria di Osterie d’Italia e Slow Wine 2022
La promozione letteraria/culinaria si è svolta nel chiostro della biblioteca diocesana
Andria - giovedì 9 dicembre 2021
6.44
Presentate ad Andria, domenica 5 dicembre, le due guide di Slow Food Editore, Osterie d'Italia e Slow Wine, nell'incantevole cornice del chiostro della biblioteca Diocesana "San Tommaso d'Aquino". Gli onori di casa li fanno Vincenzo Milano, fiduciario della Condotta Castel del Monte e Luigia Ciuffreda, vice presidente di Slow Food Puglia che ha portato il saluto del presidente Marcello Longo e del Comitato Esecutivo Regionale.
L'evento si è rivelato un vero omaggio a tutti gli attori, produttori e "artigiani del gusto" che con le loro sinergie creano processi virtuosi e relazioni umane. Nel pieno rispetto delle normative anti-Covid gli osti, i produttori di vino e i cultori del cibo "buono, pulito e giusto" si sono incontrati per la presentazione delle due guide che rappresentano un'istituzione nel mondo dell'enogastronomica.
Marco Bolasco, curatore nazionale, collegatosi telefonicamente, ha approfondito le novità e i contenuti di Osterie d'Italia, da 32 anni il punto di riferimento indiscusso per tutti gli appassionati di cucina di territorio: «Un prodotto culturale a tutti gli effetti che con la sua opera coltiva, tramanda e promuove un modello, quello dell'osteria, che oggi più che mai riesce a rendere contemporanea la tradizione». Salvatore Taronno, responsabile regionale della guida, nel ringraziare i collaboratori, ha fotografato la stupenda realtà pugliese.
12° anno per Slow Wine, l'unica guida a visitare ogni anno tutti i produttori recensiti, grazie ai tanti collaboratori che mappano il territorio come nessun altro, 17 i collaboratori in Puglia, ringraziati personalmente da Francesco Muci, responsabile pugliese della guida. Slow Wine, come evidenziato durante la presentazione dal curatore nazionale Fabio Giavedoni, non è più solo un progetto editoriale, infatti, con la Slow Wine Coalition si creano connessioni per migliorare le relazioni tra il mondo della produzione e il mondo del consumo, uniti, insieme, per vincere le grandi sfide del futuro del vino. I componenti della Slow Wine Coalition si sono dati appuntamento a Bologna, dal 26 febbraio al 1° marzo 2022 dove verrà presentata la Slow Wine Fair, l'evento internazionale dedicato al vino buono, pulito e giusto. Saranno riuniti centinaia di produttori di tutto il mondo in conferenze, dibattiti, degustazioni e con l'esposizione di migliaia di etichette.
Per impreziosire ulteriormente la serata si è dato spazio anche all'arte e alla cultura con la video-proiezione della collezione di fotografie di Mirella Caldarone "Mani di Puglia" -La manualità è capacità di generare forme, prodotti e architetture- e con la mostra fotografica di Giuseppe Tricarico "Ris-Volti d'Africa", che racconta per immagini momenti di vita dei contadini e pastori ugandesi e l'inaugurazione del Villaggio Puglia a Rwentobo (Uganda), un'utopia divenuta realtà.
L'occasione ci ha permesso di ricordare Antonello Del Vecchio, dirigente regionale, nazionale ed internazionale di Slow Food che ci ha lasciati troppo presto, ma negli anni che ha vissuto ha costruito tantissimo intorno a sé e insieme agli altri. A lui è stato intitolato un Orto in Africa, nella scuola primaria di Muriundu (Kenya) dove studiano tanti bambini che il nostro Antonello ha sempre curato e amato.
Don Mimmo Basile si dice soddisfatto per aver accolto l'evento targato Slow Food all'interno della cornice del seminario della biblioteca diocesana: «Mi piace rimarcare un connubio stretto che esiste tra parole e cibo citato anche da un autore brasiliano a me caro, Rubem Alves, che evidenzia come la parola e il cibo vadano indissolubilmente assieme. Auspico nuove sinergie e collaborazioni con la condotta Slow Food facendo, altresì, leva sulla comunità La Téranga che è diventata una bella realtà consolidata».
L'assessore alle Radici del Comune di Andria, Cesareo Troia, a nome dell'amministrazione Bruno lancia l'invito a creare sinergie: «Se consideriamo che solo Andria produce il 60% dell'olio di tutta la Regione significa che attraverso le valide collaborazioni e il ruolo fondamentale che un'amministrazione deve avere, ovvero quello di accompagnare i processi, possiamo davvero lanciare nuove sfide e raggiungere obiettivi soddisfacenti».
«Un ringraziamento da tutta Slow Food va agli osti, ristoratori e produttori "responsabili e consapevoli" che hanno voluto sostenere l'iniziativa offrendo le loro mani e il loro sapere – conclude Vincenzo Milano - . Un grazie di cuore ai volontari della Comunità MigrantesLiberi e alla Comunità "La Tèranga" e alla Biblioteca Diocesana San Tommaso D'Aquino per il considerevole contributo offerto per l'ottima riuscita di una giornata buona, pulita e giusta».
L'evento si è rivelato un vero omaggio a tutti gli attori, produttori e "artigiani del gusto" che con le loro sinergie creano processi virtuosi e relazioni umane. Nel pieno rispetto delle normative anti-Covid gli osti, i produttori di vino e i cultori del cibo "buono, pulito e giusto" si sono incontrati per la presentazione delle due guide che rappresentano un'istituzione nel mondo dell'enogastronomica.
Marco Bolasco, curatore nazionale, collegatosi telefonicamente, ha approfondito le novità e i contenuti di Osterie d'Italia, da 32 anni il punto di riferimento indiscusso per tutti gli appassionati di cucina di territorio: «Un prodotto culturale a tutti gli effetti che con la sua opera coltiva, tramanda e promuove un modello, quello dell'osteria, che oggi più che mai riesce a rendere contemporanea la tradizione». Salvatore Taronno, responsabile regionale della guida, nel ringraziare i collaboratori, ha fotografato la stupenda realtà pugliese.
12° anno per Slow Wine, l'unica guida a visitare ogni anno tutti i produttori recensiti, grazie ai tanti collaboratori che mappano il territorio come nessun altro, 17 i collaboratori in Puglia, ringraziati personalmente da Francesco Muci, responsabile pugliese della guida. Slow Wine, come evidenziato durante la presentazione dal curatore nazionale Fabio Giavedoni, non è più solo un progetto editoriale, infatti, con la Slow Wine Coalition si creano connessioni per migliorare le relazioni tra il mondo della produzione e il mondo del consumo, uniti, insieme, per vincere le grandi sfide del futuro del vino. I componenti della Slow Wine Coalition si sono dati appuntamento a Bologna, dal 26 febbraio al 1° marzo 2022 dove verrà presentata la Slow Wine Fair, l'evento internazionale dedicato al vino buono, pulito e giusto. Saranno riuniti centinaia di produttori di tutto il mondo in conferenze, dibattiti, degustazioni e con l'esposizione di migliaia di etichette.
Per impreziosire ulteriormente la serata si è dato spazio anche all'arte e alla cultura con la video-proiezione della collezione di fotografie di Mirella Caldarone "Mani di Puglia" -La manualità è capacità di generare forme, prodotti e architetture- e con la mostra fotografica di Giuseppe Tricarico "Ris-Volti d'Africa", che racconta per immagini momenti di vita dei contadini e pastori ugandesi e l'inaugurazione del Villaggio Puglia a Rwentobo (Uganda), un'utopia divenuta realtà.
L'occasione ci ha permesso di ricordare Antonello Del Vecchio, dirigente regionale, nazionale ed internazionale di Slow Food che ci ha lasciati troppo presto, ma negli anni che ha vissuto ha costruito tantissimo intorno a sé e insieme agli altri. A lui è stato intitolato un Orto in Africa, nella scuola primaria di Muriundu (Kenya) dove studiano tanti bambini che il nostro Antonello ha sempre curato e amato.
Don Mimmo Basile si dice soddisfatto per aver accolto l'evento targato Slow Food all'interno della cornice del seminario della biblioteca diocesana: «Mi piace rimarcare un connubio stretto che esiste tra parole e cibo citato anche da un autore brasiliano a me caro, Rubem Alves, che evidenzia come la parola e il cibo vadano indissolubilmente assieme. Auspico nuove sinergie e collaborazioni con la condotta Slow Food facendo, altresì, leva sulla comunità La Téranga che è diventata una bella realtà consolidata».
L'assessore alle Radici del Comune di Andria, Cesareo Troia, a nome dell'amministrazione Bruno lancia l'invito a creare sinergie: «Se consideriamo che solo Andria produce il 60% dell'olio di tutta la Regione significa che attraverso le valide collaborazioni e il ruolo fondamentale che un'amministrazione deve avere, ovvero quello di accompagnare i processi, possiamo davvero lanciare nuove sfide e raggiungere obiettivi soddisfacenti».
«Un ringraziamento da tutta Slow Food va agli osti, ristoratori e produttori "responsabili e consapevoli" che hanno voluto sostenere l'iniziativa offrendo le loro mani e il loro sapere – conclude Vincenzo Milano - . Un grazie di cuore ai volontari della Comunità MigrantesLiberi e alla Comunità "La Tèranga" e alla Biblioteca Diocesana San Tommaso D'Aquino per il considerevole contributo offerto per l'ottima riuscita di una giornata buona, pulita e giusta».